Dialogo per la cooperazione asiatica

Dialogo per la Cooperazione Asiatica
Asia Cooperation Dialogue
I paesi membri dell'organizzazione
AbbreviazioneACD
TipoOrganizzazione internazionale
Fondazione18-19 giugno 2002
ScopoPromuovere la cooperazione asiatica ad un livello continentale
Sede centraleBandiera del Kuwait Al Kuwait
Area di azione46 872 864 km²
PresidenteBandiera della Thailandia Pornchai Danvivathana
Membri35 (2023)
Sito web

Il Dialogo per la cooperazione asiatica (Asia Cooperation Dialogue, ACD) è un'organizzazione internazionale regionale creata nel 2002 per promuovere la cooperazione asiatica ad un livello continentale, aiutando l'integrazione di organizzazioni regionali di cooperazione politica o economica precedentemente separate come l'ASEAN, la SAARC o il Consiglio di cooperazione del Golfo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'idea del Dialogo per la cooperazione asiatica fu proposta dal primo ministro della Thailandia, Thaksin Shinawatra e fu sollevato per la prima volta durante la prima Conferenza internazionale dei partiti politici asiatici, tenutasi a Manila tra il 17 e il 20 settembre 2000 da Surakiart Sathirathai, il leader dei deputati del partito Thai Rak Thai, a nome del leader del partito Thaksin Shinawatra, che suggeriva la possibilità per l'Asia di avere un suo forum di discussione per la cooperazione. In seguito, l'idea fu formalmente portata avanti durante il XXXIV Incontro dei ministri degli Esteri dell'ASEAN ad Hanoi tra il 23 e il 24 luglio 2001 e il Ritiro dei ministri degli Esteri dell'ASEAN a Phuket tra il 20 e il 21 febbraio 2002. Sia il primo ministro che il ministro degli esteri della Thailandia sollevarono l'idea dell'ACD con vari capi di Stato e di governo e ministri degli esteri e fecero varie dichiarazioni e discorsi, ricevendo largo supporto, e suggerimenti.

Membri[modifica | modifica wikitesto]

Il Dialogo per la cooperazione asiatica comprende attualmente 35 stati dell'Asia:

Incontri ministeriali[modifica | modifica wikitesto]

Incontro Luogo Data
1 Bandiera della Thailandia Cha-am 18–19 giugno 2002
2 Bandiera della Thailandia Chiang Mai 21–22 giugno 2003
3 Bandiera della Cina Qingdao 21–22 giugno 2004
4 Bandiera del Pakistan Islamabad 4–6 aprile 2005
5 Bandiera del Qatar Doha 23–24 maggio 2006
6 Bandiera della Corea del Sud Seul 5–6 giugno 2007
7 Bandiera del Kazakistan Astana 16–17 ottobre 2008
8 Bandiera dello Sri Lanka Colombo 15–16 ottobre 2009
9 Bandiera dell'Iran Teheran 8–9 novembre 2010
10 Bandiera del Kuwait Al Kuwait 10–11 ottobre 2012
11 Bandiera del Tagikistan Dushanbe 29 marzo 2013
12[1] Bandiera del Bahrein Manama 26 novembre 2013
13[2] Bandiera dell'Arabia Saudita Riyad 25 novembre 2014
14[3] Bandiera della Thailandia Bangkok 9–10 marzo 2016
15[4] Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Abu Dhabi 16–17 gennaio 2017
16[5] Bandiera del Qatar Doha 30 aprile 2019
17 Bandiera della Turchia Ankara 21 gennaio 2021

Summit[modifica | modifica wikitesto]

Summit Luogo Data
1 Bandiera del Kuwait Al Kuwait 15–17 ottobre 2012
2 Bandiera della Thailandia Bangkok 8–10 ottobre 2016
3 Bandiera del Qatar Doha 2023[6]

Obiettivi[modifica | modifica wikitesto]

I principali obiettivi dell'organizzazione sono:

  • promuovere l'interdipendenza tra i paesi dell'Asia in tutte le aree della cooperazione attraverso l'identificazione delle forze e delle opportunità comuni dell'Asia con i quali si potrà ridurre la povertà e migliorare la qualità della vita dei popoli asiatici, sviluppando una conoscenza di base della società del continente e accrescendo i pieni poteri della comunità e dei popoli;
  • espandere il mercato commerciale e finanziario dentro l'Asia e aumentare la forza negoziale dei paesi del continente invece di competere, migliorare la competitività economica dell'Asia nel mercato globale;
  • fare da anello mancante nella cooperazione asiatica attraverso il completamento delle strutture cooperative esistenti così da diventare un partner vitale per le altre regioni;
  • in definitiva trasformare il continente asiatico in una comunità asiatica, capace di interagire con il resto del mondo su presupposti alla pari e contribuendo positivamente verso una pace e prosperità comune.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 12th Asia Cooperation Dialogue Ministerial Meeting held in Bahrain, su news.xinhuanet.com (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2013).
  2. ^ 32 ministers to attend Riyadh conference, su arabnews.com.
  3. ^ Chairman’s Statement 14th Asia Cooperation Dialogue (ACD) Ministerial Meeting (PDF), su acd-dialogue.org (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2016).
  4. ^ 15th ACD Ministerial Meeting, 16–17 January 2017, Abu Dhabi, United Arab Emirates, su acd-dialogue.org.
  5. ^ 16th ACD Ministerial Meeting, 30 April 2019, Doha, Qatar, su mea.gov.in.
  6. ^ Asia Cooperation Dialogue, su acd-dialogue.org.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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