Enrico Manfrini

Enrico Manfrini, Madonna con Bambino (1963 ca.), Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo

Enrico Manfrini (Lugo, 27 marzo 1917Milano, 16 maggio 2004) è stato uno scultore e incisore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha studiato all'Accademia di Bologna, dove conosce e stringe una amicizia con lo scultore Cesarino Vincenzi anche lui allievo all'Accademia entrambi ebbero un'influenza artistica reciproca positiva, successivamente Manfrini si trasferisce all'Accademia di Belle Arti di Brera presso la cattedra dello scultore Francesco Messina, di cui, al conseguimento del diploma, diventerà assistente per un quarto di secolo, succedendo infine al suo maestro: conserverà la cattedra fino al 1984.

È stato membro dell'Accademia Clementina di Bologna e dell'Accademia di S. Luca a Roma. Fece parte del Consiglio Superiore del Ministero delle Belle Arti sotto il governo Spadolini. Nel 1983 fu insignito del titolo di Commendatore della Repubblica Italiana. Fu anche nominato Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Gregorio Magno.

Autore di numerose opere monumentali[1] (per esempio la Porta della Glorificazione di Maria della Cattedrale di Siena del 1958), instancabile lavoratore, la sua opera spazia dal monumento ai caduti per la città di Busto Arsizio (1951) a quello a papa Giovanni XXIII collocato nel Santuario della Madonna del Bosco di Imbersago (1962). La sua presenza è ben visibile nella cappella privata di papa Paolo VI di cui ha eseguito l'altare, il crocifisso e anche la porta bronzea. Fu definito lo "scultore dei Papi" perché nella sua lunga carriera ebbe occasione di ritrarre tutti i Papi succedutisi sul soglio pontificio da Pio XII (il cui busto è conservato nella Cattedrale di San Patrizio a New York) sino a Giovanni Paolo II.

Condivise l'alta umanità di papa Roncalli e di papa Montini che posarono direttamente per lui e che poterono dunque conoscerlo personalmente. L'impegno maggiore dell'artista è senz'altro da attribuirsi alle grandi porte e portali di Cattedrali e Chiese tra le quali, oltre alla già citata porta del Duomo di Siena, la porta bronzea della Chiesa dedicata a San Paolo a Damasco, la porta bronzea della Cattedrale di Troia (1971) la porta del Duomo di Cava dei Tirreni, un grande pannello per la facciata e le tre porte della Cattedrale di St. Mary a San Francisco, in California, realizzato unitamente ad altre opere esposte all'interno della chiesa nei primi anni '70, le tre porte della Cattedrale di S. Nicolò a Lecco (1975), un pannello bronzeo raffigurante la Madonna col Bambino fra i SS. Gioachimo, Anna, Antonio di Padova e Rita da Cascia nella chiesa di San Gioachimo a Milano e, infine, la porta di San Paolo fuori le mura a Roma, inaugurata nel 2000 quando lo scultore aveva già 83 anni. Sua è anche la statua della Maternità sita nel Parco della Mamma a Tordibetto di Assisi, commissionata dal parroco don Otello Migliosi nel 1970 in occasione del quattordicesimo anniversario dell'istituzione della festa.

È stato anche autore di un notevolissimo numero di medaglie commemorative e di monete che hanno segnato le tappe più significative dei pontificati da Pio XII a Giovanni Paolo II. Sono da attribuirgli anche un ingente numero di ritratti, Vie Crucis e placche bronzee.[2][3], in gran parte di soggetto religioso; di grande interesse le opere realizzate durante il papato di Paolo VI.[4] Un mezzobusto in bronzo della Madonna col Bambino si conserva nella chiesa Matrice di Tuglie (Lecce), dono del pittore tugliese Cosimo Sponziello (1915-2005), amico dello scultore.
È opera sua anche l'anello del pescatore scelto da papa Francesco all'inizio del suo pontificato.

Morì nel 2004[5]; è sepolto nel cimitero monumentale di Lugo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ opre di M. in nicoli-sculptures.com Archiviato il 15 maggio 2008 in Internet Archive. e Porta della Glorificazione di Maria (Cattedrale di Siena, 1958) in flickr.com
  2. ^ /milano.metropolisinfo.it[collegamento interrotto]
  3. ^ philweb.it Archiviato il 18 marzo 2009 in Internet Archive.
  4. ^ Calice d'oro[collegamento interrotto] dono per Paolo VI, 50° del sacerdozio, in .chiesadimilano.it
  5. ^ Enrico Manfrini e Paolo VI (DOC) [collegamento interrotto], su cuoreimmacolatoalbano.it. URL consultato il 20-3-2013.

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