Fiat Ducato

Fiat Ducato
Un Ducato prima serie in versione Maxi
Descrizione generale
CostruttoreBandiera dell'Italia Fiat Professional
Tipo principaleFurgone
Altre versioniTrasporto persone
Produzionedal 1981
Sostituisce laFiat 242
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza5998 mm
Larghezza2050 mm
Altezza2524 mm
Passoda 3000 a 4035 (anche con sbalzo) mm
Massada 3000 a 4000 kg
Altro
Stessa famigliaprima serie:
Citroën C25
Peugeot J5
Talbot Express
Fiat Talento
Alfa Romeo AR6

Seconda, terza e quarta serie:
Citroën Jumper
Peugeot Boxer
Opel Movano (dal 2022)

Auto similiHyundai H350
Ford Transit
GAZ Gazelle Next
Iveco Daily
Mercedes-Benz Sprinter e T1
Nissan Trade, Interstar e NV400
Opel Movano (fino al 2022)
Renault Master
Volkswagen LT e Crafter

Il Fiat Ducato è un veicolo commerciale leggero prodotto dal 1981 dalla Fiat. Tale produzione è gestita da una società mista denominata Sevel (Società Europea Veicoli Leggeri), partecipata da Fiat e PSA, ciascuna con quote del 50% del capitale sociale. La presentazione e commercializzazione del Ducato avvenne nel 1981 in sostituzione del Fiat 242 e nel 2014 ne è stata presentata la quarta generazione. Le varie generazioni sono state prodotte anche con gli altri marchi del gruppo Fiat-Chrysler e PSA.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il Fiat Ducato, commercializzato con vari marchi e declinato in diverse versioni, viene prodotto in tutto il mondo: la produzione è suddivisa per macro-aree economiche, come consuetudine da parte di Fiat: La produzione per la macroarea EMEA (Europa - Africa e Medio Oriente) è in Italia nello Stabilimento Sevel Val di Sangro. Per il mercato "LATAM" (America Latina) la produzione avviene in Brasile nello stabilimento Fiat di Sete Lagoas.[1] Dal 2013 il Ducato viene venduto anche nel mercato NAFTA (Stati Uniti, Canada e Messico), per il quale la produzione avviene nello stabilimento Chrysler di Saltillo, in Messico.[1]

Per il solo mercato russo, la produzione avviene nella fabbrica Sollers di Elabuga, mentre per il mercato turco la produzione avviene nello stabilimento Tofaş di Bursa.[2] Indipendentemente da dove viene prodotto, e dal marchio con il quale viene commercializzato, i componenti provengono tutti dallo stabilimento italiano di Val di Sangro.[1][3][4] La produzione del Fiat Ducato, insieme all'indotto, rappresenta il 10% dell'intero prodotto interno lordo della regione Abruzzo.[3] In 40 anni sono stati prodotti più di 7 milioni di Fiat Ducato ad Atessa (stabilimento Val di Sangro).[3]

Commercializzazione[modifica | modifica wikitesto]

Il Fiat Ducato viene commercializzato in tutto il mondo con vari marchi e con nomi diversi. Nel suo mercato storico, l'Europa, detiene da solo (con marchio Fiat) una quota di mercato stabile del 35%.[3]. Circa due terzi dei camper si basano sul Fiat Ducato con motore Fiat[5] A seconda del mercato di riferimento, il veicolo viene venduto con le denominazioni: Fiat Ducato, RAM ProMaster, Peugeot Boxer, Citroen Jumper. In passato è stato venduto anche con le seguenti denominazioni: Fiat Talento, Alfa Romeo AR6, Citroen C25, Peugeot J5, Talbot Express. Viene commercializzato in due diversi varianti di meccanica (Ducato e Ducato Maxi) e in quattro passi, cinque lunghezze, e tre altezze diverse. Inoltre, viene commercializzato per tre diverse destinazioni d'uso: trasporto merci (furgone o autocarro); trasporto persone (2-9 posti o 8-9 posti); trasformabile (cabinato con o senza pianale e scudato: solo telaio senza scocca, senza abitacolo, senza pianale).

Prima serie (1981-1994)[modifica | modifica wikitesto]

Un'Alfa Romeo AR6

Nato nel 1981 è stato subito disponibile sia nelle versioni furgone che camioncino stile pick-up con cassone posteriore. Il Ducato, insieme alle versioni gemelle proposte con gli altri marchi quali l'Alfa Romeo AR6, il Citroën C25, il Peugeot J5 e il Talbot Express è stato prodotto nell'impianto Sevel Sud di Val di Sangro, situato nella zona industriale di Atessa (CH) e per un certo numero di esemplari anche nello Stabilimento Alfa Romeo di Pomigliano d'Arco (NA), all'interno dell'area industriale ex Apomi poi Arveco.

La prima serie ha subito diversi restyling ed in occasione di uno di questi è stata anche presentata la versione a passo extracorto chiamata Fiat Talento. A seconda dei pesi e dei diversi restyling viene nominato: Ducato 10 (1 tonnellata), Ducato 13 (1,3 tonnellate), Ducato 14 (1,4 tonnellate) e Ducato Maxi 18 (1,8 tonnellate).

Prima serie restyling (1983-1994)[modifica | modifica wikitesto]

Il primo restyling estetico avvenne nel 1983, tra i nuovi dettagli arrivano anche l'introduzione del logo delle 5 barre cromate e di una nuova mascherina frontale già introdotti per i veicoli Fiat con la Fiat Ritmo l'anno prima. Nel 1991, in occasione di un secondo e più importante restyling, logo e mascherina vennero leggermente rimpiccioliti e assottigliati, in conformità col nuovo family feeling dell'epoca: gli indicatori di direzione (ora con trasparente bianco e lampadina arancio) presero posto ai lati dei proiettori; vennero inoltre introdotti i nuovi e più ampi specchi retrovisori con doppio supporto, ed i finestrini laterali modificati con un "taglio" che, seguendo e continuando la linea del cofano, permetteva di vedere meglio negli specchi (il deflettore fu sostituito da un vetro triangolare fisso, più ampio). Gli interni furono leggermente rivisti, strumentazione e comandi vennero migliorati in estetica e funzionalità.

Restyling in versione trasporto persone

Motorizzazioni prima serie[modifica | modifica wikitesto]

Modello Tipo Potenza
1.8 benzina 69cv
2.0 benzina 75cv
2.0 benzina 84cv
1.9 diesel 65cv
2.5 diesel 75cv
1.9TD (1929) diesel 80cv
2.5TD diesel 95cv

Seconda serie (1994-2006)[modifica | modifica wikitesto]

Un Ducato seconda serie

Al Salone dell'automobile di Ginevra del 1993 venne presentata la seconda serie assieme ai due fratelli (Citroën Jumper e Peugeot Boxer). La nuova serie presentava una linea più elegante (la carrozzeria era opera di Italdesign, il Cx è 0,35), e questa si alternò con la prima serie fino al 1994. Le versioni della seconda serie erano: Ducato 10 (1 tonnellata), Ducato 14 (1,4 tonnellate) e Ducato Maxi 18 (1,8 tonnellate). In questo caso fu presente anche il Fiat Ducato in versione blindata, cioè per il trasporto di valori. Vince il premio "Van of the Year" nel 1994.[6] Nel 1999 subì un lieve restyling estetico che interessò il portatarga, gli specchietti retrovisori e il colore dei fari posteriori, dove l'inserto chiaro divenne fumé. In quell'occasione, importanti cambiamenti riguardarono le motorizzazioni, con il debutto delle versioni JTD a iniezione diretta.

Motorizzazioni seconda serie (1993-1999)[modifica | modifica wikitesto]

Modello Tipo Potenza
2.0 benzina 109cv
1.9D diesel 69cv
1.9TD diesel 82cv
2.5D diesel 84cv
2.5TDI diesel 115cv
2.8D diesel 87cv
2.8 i.d.T.D diesel 122cv

Motorizzazioni seconda serie (1999-2002)[modifica | modifica wikitesto]

Modello Tipo Potenza
2.0 benzina 109cv
1.9D diesel 68cv
1.9TD diesel 90cv
2.8D diesel 87cv
2.8JTD diesel 128cv

Seconda serie restyling (2002-2006)[modifica | modifica wikitesto]

Un Ducato seconda serie restyling

Nel 2002 venne apportato un restyling che portò un cambiamento nell'estetica e nei motori 2.0 TD, 2.3TD, 2.5 TDI (tolto dalla gamma) e 2.8 TD.

Nell'allestimento più comune dedicato al mondo del trasporto è equipaggiato di 3 diverse motorizzazioni diesel, 2.0 JTD, 2.3 JTD 16v e 2.8 JTD. Inoltre viene reso disponibile anche con un motore a benzina da 2.000 cm³. La Zastava produce lo Zastava Ducato identico al modello Fiat.

Tutte le versioni hanno un peso totale a terra omologato inferiore ai 3.500 kg particolare che lo rende conducibile anche ai possessori di sola patente di guida di categoria B.

Le nominazioni dei pesi sono cambiati in Ducato 29 (2,9 tonnellate), Ducato 30 (3,0 tonnellate), Ducato 33 (3,3 tonnellate) e Ducato Maxi 35 (3,5 tonnellate).

Oltre alla classica furgonatura, abbastanza diffuse sono anche le versioni adibite al trasporto di passeggeri (fino a 9 posti), le versioni combi con un abitacolo con sedili su due file ed un vano di carico leggermente ridotto nonché le versioni attrezzate ad usi specifici come per le ambulanze, che prevedono ad esempio batteria maggiorata e sospensioni posteriori diverse da quelle installate su tutte le altre versioni. Anche in questo caso fu presente lo stesso Ducato in versione blindata.

Sempre per la peculiarità di poter essere condotto senza una patente di abilitazione speciale superiore a quella automobilistica, il telaio di questo mezzo è anche uno dei preferiti dagli allestitori dei veicoli per il tempo libero, tipicamente dei camper.

Nelle configurazioni di serie, che possono raggiungere anche il considerevole volume di carico di 14 mc, i passi disponibili sono di 2,85 m, 3,20 m e 3,70 m.

Motorizzazioni seconda serie restyling[modifica | modifica wikitesto]

Modello Tipo Potenza
2.0 benzina 110cv
2.0 natural power metano 110cv
2.0 G power GPL 110cv
2.0 JTD diesel 84cv
2.3 JTD 16V diesel 110cv
2.8 JTD diesel 128cv
2.8 JTD Power diesel 146cv

Terza serie (2006-)[modifica | modifica wikitesto]

Vista frontale della terza serie

Nel 2006 viene introdotta la nuova serie che oltre che alle caratteristiche tecniche, si caratterizza molto per la scelta fatta riguardo ai gruppi ottici anteriori (sono rivolti verso l'alto, ispirati ai treni ad alta velocità), sul frontale (mascherina molto grande, particolare che lo distinguerà dai suoi gemelli) e sui motori (2.2 Multijet 105 CV, motorizzazione di base, di derivazione Ford e le due motorizzazioni Sofim 2.3 Multijet 120 e 130 CV e 3.0 Multijet Power da 157 CV).

Vista posteriore della terza serie

Della terza serie, oltre alla normale, è disponibile anche la versione Maxi, il cui modello superiore, con peso totale a terra di 4.000 kg, portata utile di carico di 2000 kg e volumetria utile da 8 a 17 , non è più guidabile con la semplice Patente B, ma necessita, per essere condotto, della Patente C per autocarri. Anche in questo caso è presente il nuovo Fiat Ducato in versione blindata.

Le numerazioni sono cambiate in Ducato 30 (3 tonnellate), Ducato 33 (3,3 tonnellate), Ducato Maxi 35 (3,5 tonnellate) e Ducato Maxi 40 (4 tonnellate).

Motorizzazioni terza serie[modifica | modifica wikitesto]

2006-2011[modifica | modifica wikitesto]

modello produttore e tipo cilindrata distribuzione Tipo iniezione potenza
a rpm
coppia massima
a rpm
Classe Emissione
Diesel
2.2 Multijet 100 Ford 2,198 l DOHC 16v Iniezione diretta Common rail 100 cv @ 3 600 rpm 250Nm @ 1 500 rpm Euro IV
2.3 Multijet 120 Iveco F1A 2,287 l DOHC 16v Iniezione diretta Common rail 120 cv @ 3 600 rpm 320 Nm @ 2 000 rpm Euro IV
2.3 Multijet 130 Iveco F1A 2,287 l DOHC 16v Iniezione diretta Common rail 130 cv @ 3 600 rpm 320 Nm @ 2 000 rpm Euro IV
3.0 Multijet 160 Iveco F1C 2,999 l DOHC 16v Iniezione diretta Common rail 157 cv @ 3 500 rpm 400Nm @ 1 400 rpm Euro IV
CNG
3.0 Natural Power 140 Iveco F1C 2,999 l DOHC 16v Iniezione indiretta MPI 136 cv @ 2 700 rpm 350 Nm @ 1 500 rpm Euro IV, Euro V, EEV

2011-2014[modifica | modifica wikitesto]

modello produttore e tipo cilindrata distribuzione Tipo iniezione potenza
a rpm
coppia massima
a rpm
Classe Emissione
Diesel
2.0 Multijet 115 FPT A20DTx 1,956 l DOHC 16v Iniezione diretta Common rail 115 cv @ 3 700 rpm 280 Nm @ 1 500 rpm Euro V
2.3 Multijet 130 Iveco F1A 2,287 l DOHC 16v Iniezione diretta Common rail 130 cv @ 3 600 rpm 320 Nm @ 1 800 rpm Euro V
2.3 Multijet 150 Iveco F1A 2,287 l DOHC 16v Iniezione diretta Common rail 148 cv @ 3 500 rpm 350 Nm @ 1 500 rpm Euro V
3.0 Multijet 180 Iveco F1C 2,999 l DOHC 16v Iniezione diretta Common rail 177 cv @ 3 500 rpm 400 Nm @ 1 400 rpm Euro V
CNG
3.0 Natural Power 140 Iveco F1C 2,999 l DOHC 16v Iniezione indiretta MPI 136 cv @ 2 700 rpm 350 Nm @ 1 500 rpm Euro V, EEV

Nota: per alcune versioni e alcuni mercati restano disponibili le precedenti motorizzazioni

Restyling 2014[modifica | modifica wikitesto]

Un Ducato del 2014

Nel 2014 debutta il restyling della terza serie che introduce un nuovo frontale e avvennero anche dei cambiamenti alle motorizzazioni, in rispetto delle norme Euro VI.

2014-2021[modifica | modifica wikitesto]

Modello Tipo Potenza
120 Multijet II 2.3 diesel 120cv a 2750 giri/min
140 Multijet II 2.3 diesel 140cv a 3500 giri/min
160 Multijet II 2.3 diesel 160cv a 3500 giri/min
180 Multijet II 2.3 diesel 178cv a 3500 giri/min
140 Natural Power 3.0 benzina/metano 136cv a 2730 giri/min

2021-[modifica | modifica wikitesto]

Modello Tipo Potenza
120 Multijet III 2.2 diesel 120cv a 3500 giri/min
140 Multijet III 2.2 diesel 140cv a 3500 giri/min
160 Multijet III Power 2.2 diesel 160cv a 3500 giri/min
180 Multijet III Power 2.2 diesel 180cv a 3500 giri/min

RAM ProMaster[modifica | modifica wikitesto]

Ram ProMaster a Montréal, in Canada

Dal 2013 il Ducato viene venduto nel mercato NAFTA a marchio Ram e differisce per alcuni adeguamenti agli standard di sicurezza statunitensi ed agli impianti del mercato di riferimento. Inoltre tale modello è provvisto, in alternativa al motore diesel Fiat, di un motore a benzina Pentastar V6 da 3,6 litri e 290 CV. Per la sua commercializzazione sono stati investiti 170 milioni di dollari nello stabilimento messicano di Saltillo e 700 milioni di euro nello stabilimento italiano di Val di Sangro, poiché tutti i componenti provengono da esso. Gli investimenti e l'ammodernamento del progetto fatto per la versione americana vengono applicati anche ai futuri modelli europei.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Fiat, parte produzione in Messico Ram ProMaster, il Ducato Usa, su ansa.it. URL consultato il 5 febbraio 2014.
  2. ^ New Fiat Ducato Van Family and new pick-up model produced by Tofaş in Bursa, su english.tofas.com.tr. URL consultato il 5 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  3. ^ a b c d marchionne: da sevel il ducato usa, su abruzzoweb.it. URL consultato il 5 febbraio 2014.
  4. ^ il tempo.it "fiat investe 700 milioni per il Ducato, su iltempo.it. URL consultato il 5 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  5. ^ (EN) know your base vehicle, su practicalmotorhome.com. URL consultato il 5 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2012).
  6. ^ dati Fiat Professional, su isauto.it. URL consultato il 5 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2014).

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