Ghelpach

Ghelpach
Il Ghelpach presso Asiago
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Veneto
Provinceprovincia di Vicenza
ComuniGallio, Asiago, Roana
Lunghezza15,10 km[1]
Altitudine sorgente1 554 m s.l.m.
NasceMonte Ongara
45°54′57.35″N 11°32′58.2″E / 45.91593°N 11.549499°E45.91593; 11.549499
SfociaGrotte di Oliero

Il Ghelpach è un torrente dell'Altopiano dei Sette Comuni, che dà il nome all'omonima valle. Esso nasce dalle pendici occidentali del Monte Ongara e dopo aver attraversato i paesi di Gallio ed Asiago, scompare inghiottito nel sottosuolo. Un tempo il torrente sfociava nel torrente Assa, in Val d'Assa.

Il nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del torrente è in lingua cimbra ed in italiano significa torrente di Gallio[2].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il torrente Ghelpach è il relitto di un antico scaricatore glaciale, ora alimentato dall'acqua contenuta nell'apparato morenico e nel cono proglaciale della lingua della Val di Nos, e lungo il suo alveo esistono inghiottitoi in parte ancora parzialmente otturati. A valle di Asiago, nella zona Stiklava, l'alveo è generalmente inattivo ma il torrente postglaciale, prima di seccarsi, è stato in grado di erodere gran parte dei depositi superficiali[3]. Il torrente sparisce infatti inghiottito nel sottosuolo carsico dell'Altopiano[4].

Nel 2009, per studiare il bacino idrico del Ghelpach e determinare la zona di fuoriuscita delle sue acque, docenti del Politecnico di Torino e dell'Università di Firenze avevano immesso, nel punto in cui l'acqua veniva inghiottita dal sottosuolo, 20 kg di tracciante artificiale Tinopal CBS-X del quale però se ne era persa totalmente traccia. Ciò aveva fatto supporre che il colorante si fosse disperso in un bacino idrico sotterraneo dell'ordine di milioni di metri cubi[5]. L'anno seguente tuttavia, un nuovo esperimento ha individuato nelle sorgenti delle Grotte di Oliero, le più importanti sorgenti valchiusane d'Europa, l'emissione delle acque del Ghelpach: tra il punto d'immissione del tracciante e l'uscita nell'Oliero ci sono circa 11 km che l'acqua contaminata dalla fluorescina ha percorso in circa una settimana[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elenco corsi d'acqua della rete idrografica regionale (PDF), su Piano straordinario triennale interventi di difesa idrogeologica, Regione Veneto. URL consultato il 15 dicembre 2014.
  2. ^ Da Ghel: Gallio e pach: torrente, ruscello. Cfr. L'Altopiano dei Sette Comuni di Patrizio Rigoni e Mauro Varotto (pag. 32) e Gallio - Toponomastica e Microstoria di Danilo Finco.
  3. ^ Ugo Sauro, Paesaggi scolpiti: fiumi, processi carsici e ghiacciai, in Patrizio Rigoni e Mauro Varotto, L'Altopiano dei Sette Comuni (pag. 47).
  4. ^ Colore dentro il torrente per "inseguire" l'acqua, su gruppospeleo7c.it. URL consultato il 03-02-2014.
  5. ^ Scomparso il tracciante: mistero sull'Altopiano, su gruppospeleo7c.it. URL consultato il 03-02-2014.
  6. ^ Da Asiago all'Oliero gli speleo scoprono il segreto dell'acqua, su gruppospeleo7c.it. URL consultato il 03-02-2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Patrizio Rigoni e Mauro Varotto, L'Altopiano dei Sette Comuni, Cierre ed., Sommacampagna (Vr), 2009. ISBN 978-88-8314-459-2
  • Danillo Finco, Gallio - Toponomastica e Microstoria, ed. Amministrazione Comunale di Gallio, 2008.

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