Giuliano Cesarini (1572-1613)

Giuliano Cesarini riratto da Ottavio Leoni

Giuliano II Cesarini, III marchese e I duca di Civitanova, I marchese di Civita Lavinia (Roma, settembre 1572Roma, 4 gennaio 1613), è stato un nobile italiano, primo duca di Civitanova Marche e primo marchese di Civita Lavinia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giuliano Cesarini all'età di 14 anni (Tela di Sofonisba Anguissola, 1586)

Giuliano Cesarini nacque in una ricca famiglia aristocratica romana, essendo figlio di Giovan Giorgio Cesarini, II marchese di Civitanova (1549-1585) e di sua moglie Clelia Farnese, a sua volta figlia naturale del Cardinale Alessandro Farnese. Suo padre Giovan Giorgio istituì la primogenitura in suo favore e, poco prima di morire, raccomandò il figlio, appena nato, al papa Sisto V. Lo stesso anno, poco dopo la morte di Giovan Giorgio, Sisto V eresse in ducato il feudo marchionale di Civitanova Marche e in marchesato il feudo di Civita Lavinia.

Stemma di famiglia

Il 21 novembre 1589 sposò Livia Orsini dalla quale ebbe cinque figli maschi[1], uno solo dei quali, Giangiorgio II Cesarini si sposò ed ebbe come discendenti gli ultimi due duchi Cesarini: Giuliano III Cesarini (1618–1665) e Filippo Cesarini (..- 1671). Degli altri quattro figli:

Giuliano Cesarini fu un eccentrico: alto e corpulento, si dedicava a burle e bizzarrie, tanto che il Pizzirani lo ritenne uno dei modelli del "Marchese del Grillo"[4] e suo cognato Giannantonio Orsini lo definì «un savio che voleva sembrare pazzo»[5]. Per esempio, nel carnevale del 1612 organizzò la recita di una commedia in una sala del suo palazzo il cui pavimento era stato puntellato. Giuliano voleva togliere i puntelli, quando fosse stata piena di persone, "per vedere qualche sfracello"; fortunatamente fu fermato in tempo dalle autorità[5].

Giuliano iniziò la costruzione del palazzo Cesarini, residenza estiva della famiglia a Genzano, ampliando un primitivo castello del XII secolo, posto a guardia del Lago di Nemi, dopo l'acquisto di case e terreni circostanti[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Patrizia Rosini, Contratto Livia E Giuliano Cesarini, su Nuovo Rinascimento, 9 dicembre 2009.
  2. ^ Estratto degli Accadimenti nel Levante, Libro Quarto contenente le cose avvenute fino alla fine dell'anno 1660
  3. ^ Museo virtuale Galileo, Biografia di Ferdinando Cesarini
  4. ^ Giggi Pizzirani, Sotto il naso della lupa: leggende, tradizioni, figure e curiosità romane. Un precursore del marchese del Grillo, Roma : P. Maglione, (stampa 1928)
  5. ^ a b Citato in Alberto Galieti, La fine romanzesca op. cit. p. 6
  6. ^ Nicola Ratti, Storia di Genzano, con note e documenti, Roma: Nella Stamperia Salomoni, 1797, Cap. VI, pag. 45-46 (Google libri)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nicola Ratti, Della Famiglia Sforza, Parte 1, Roma: nella Stamperia Salomoni, 1787, pp. 259 e segg.(Google libri)
  • Alberto Galieti, «La fine romanzesca della nobile famiglia Cesarini», La Rassegna nazionale, Ottobre 1939, pp. 3–14

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