Guglielmo I d'Asburgo

Guglielmo I
Ritratto postumo del duca Guglielmo I l’Ambizioso
Duca di Stiria, Carinzia e Carniola
(Austria Interiore)
In carica9 luglio 1386 –
15 luglio 1406
(con Leopoldo IV)
PredecessoreLeopoldo III
SuccessoreErnesto I
Duca d’Austria Anteriore e Conte del Tirolo
In carica9 luglio 1386 –
15 luglio 1406
(con Leopoldo IV)
PredecessoreLeopoldo III
SuccessoreLeopoldo IV (Austria Anteriore)
Federico IV (Tirolo)
NascitaVienna, 1370
MorteVienna, 15 luglio 1406[1]
Luogo di sepolturaCattedrale di Santo Stefano, Vienna
Casa realeCasa d'Asburgo
PadreLeopoldo III d'Asburgo
MadreVerde Visconti
ConsorteGiovanna d'Angiò
Figlinessuno
ReligioneCattolicesimo

Guglielmo I d'Asburgo, detto l'Ambizioso (Vienna, 1370Vienna, 15 luglio 1406), è stato duca di Carinzia e di Carniola.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio primogenito di Leopoldo III d'Asburgo, e di sua moglie, Verde Visconti, figlia di Bernabò Visconti e di Beatrice della Scala.

Leopoldo III aveva già regnato sul Tirolo e sugli altri possedimenti austriaci in Svevia; nel 1379 firmò il trattato di Neuberg con il fratello maggiore Alberto III, dopo di che ricevette anche le terre interne austriache.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

All'età di 14 anni, a Guglielmo fu promessa in sposa la principessa Edvige di Polonia, la figlia più giovane del re Luigi I d'Ungheria, che successivamente divenne anche re di Polonia. Questo fu uno dei primi tentativi degli Asburgo di estendere i loro domini attraverso la politica matrimoniale. Quando Luigi morì nel 1382, la figlia Maria gli successe al trono d'Ungheria. Tuttavia, i nobili polacchi rifiutarono Maria e il marito Sigismondo in qualità di loro sovrani, eleggendo invece la sorella Edvige, imponendole però la rottura del fidanzamento con Guglielmo.

Nel 1386 Leopoldo III fu ucciso nella battaglia di Sempach. Guglielmo e suo fratello Leopoldo IV gli succedettero come duca d'Austria, governando insieme allo zio Alberto III. Una feroce disputa ereditaria sorse quando il duca Alberto III morì nel 1395 e gli succedette il suo unico figlio, Alberto IV. L'anno seguente fu raggiunto un accordo, basato sul trattato di Neuberg del 1379.

Nel 1401 sposò un'altra erede presunta, la principessa Giovanna d'Angiò, cugina di Edvige. Il matrimonio non ha prodotto alcun erede e Guglielmo non visse per vedere sua moglie succedere a suo fratello Ladislao come Giovanna II nel 1414.

Nel 1404, suo cugino Alberto IV morì, lasciando le terre al figlio di sette anni, Alberto. Guglielmo agì come un reggente austriaco e tentò nuovamente di prendere i territori albertini da suo nipote, ma non ci riuscì.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Morì il 15 luglio 1406 a Vienna senza eredi e il suo patrimonio venne ceduto al fratello minore Leopoldo IV. Fu sepolto nella Cripta ducale nella Cattedrale di Santo Stefano.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Sacro Romano Impero (1438-1519)
Casa d'Asburgo
Alberto II (1438-1439)
(Re dei Romani)
Federico III (1452-1493)
Figli
Massimiliano I (1493-1519)
Figli e nipoti
Carlo V (1519-1556)
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alberto I d'Asburgo Rodolfo I d'Asburgo  
 
Gertrude di Hohenberg  
Alberto II lo Sciancato  
Elisabetta di Tirolo-Gorizia Mainardo II di Tirolo-Gorizia  
 
Elisabetta di Baviera  
Leopoldo III d'Asburgo  
Ulrico III di Pfirt Teobaldo di Pfirt  
 
Caterina di Klingen  
Giovanna di Pfirt  
Giovanna di Montbéliard Rinaldo di Chalon  
 
Guglielmina di Neuchâtel  
Guglielmo I d'Asburgo  
Stefano Visconti Matteo I Visconti  
 
Bonacossa Borri  
Bernabò Visconti  
Valentina Doria Bernabò Doria di Sassello  
 
Eliana Fiesch di Lavagna  
Verde Visconti  
Mastino II della Scala Alboino della Scala  
 
Beatrice da Correggio  
Regina della Scala  
Taddea da Carrara Jacopo I da Carrara  
 
Elisabetta Gradenigo  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Early Habsburg, su europeanheraldry.org, European Heraldry. URL consultato il 26 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2011).

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Controllo di autoritàVIAF (EN9241151778242618130008 · CERL cnp00188157 · GND (DE101245289 · BNF (FRcb16297332b (data) · WorldCat Identities (ENviaf-9241151778242618130008