Henri Pescarolo

Henri Pescarolo
Nazionalità Bandiera della Francia Francia
Automobilismo
Categoria Formula 1, Sport Prototipo
Termine carriera 2000
Carriera
Carriera in Formula 1
Stagioni 1968-1974, 1976
Scuderie Matra
March
Frank Williams
BRM
Miglior risultato finale 12º (1970)
GP disputati 64 (57 partenze)
Podi 1
Punti ottenuti 12
Giri veloci 1
 

Henri Jacques William Pescarolo (Parigi, 25 settembre 1942) è un ex pilota automobilistico e dirigente sportivo francese.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Le monoposto[modifica | modifica wikitesto]

Campione francese di Formula 3 nel 1967, è poi vicecampione europeo e francese di Formula 2 nel 1968. Nello stesso anno con la Matra fa il suo esordio nel campionato di Formula 1 al Gran Premio del Canada. Ottiene il nono posto nel Gran Premio del Messico.
Nel 1969 si dedica quasi esclusivamente alle Vetture Sport partecipando per la prima volta alla 24 Ore di Le Mans, sempre al volante di una Matra. Nella stagione vince anche la 1000 km di Parigi e chiude al quinto posto il Gran Premio di Germania con una Matra di Formula 2.

Nel 1970, sempre con la vettura francese, disputa un'ottima annata in Formula 1, conquistando il terzo posto a Monaco, un quinto in Francia e due sesti (Gran Premio del Belgio e Gran Premio di Germania). Nel campionato mondiale marche vince la 1000 km di Buenos Aires.

L'anno seguente viene ingaggiato da Frank Williams che dispone di una March privata. Secondo in Argentina, in una prova non valida per il mondiale, conquista un quarto e un sesto posto in campionato. Ottiene anche il giro più veloce nella combattutissima gara di Monza, tra l'altro la velocità di 247,016 km/h rappresentò fino al 2018 la più alta media sul giro fatta segnare in gara da una Formula 1. Con l'Autodelta, assieme a Andrea De Adamich, si aggiudica la BOAC 1000, per la categoria Vetture Sport.

La collaborazione con Williams continuò anche nel 1972. I risultati furono modesti, se si esclude il terzo posto nella Rothmans 50000, gara non valida per il campionato corsa a Brands Hatch. Pescarolo sarà anche protagonista di uno spettacolare incidente nel corso del Gran Premio di Gran Bretagna, quando Williams decise di far debuttare una sua monoposto, anche se denominata Politoys, al posto della solita March clienti. Il 1972 sarà anche l'anno della prima affermazione nella 24 Ore di Le Mans, al fianco di Graham Hill. Vittoria bissata anche l'anno successivo, sempre con una Matra. In Formula 1 prenderà parte a tre gare: il Gran Premio di Spagna 1973 alla guida della March, chiudendo ottavo.

Nel 1974 corre a pieno ritmo in Formula 1 anche se con una poco competitiva BRM, intanto si aggiudica per la terza volta l'amata 24 Ore di Le Mans. Corre con la Surtees nel 1975 mentre nel 1976 passa al team Norev Racing, che dispone di una Surtees privata. Ma non ottiene nessun risultato di rilievo. Verrà iscritto dalla British Formula 1 Racing, che dispone di una March, al Gran Premio di Francia del 1977 ma non vi prenderà parte.

Le vetture a ruote coperte[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene abbia militato per diversi anni in Formula 1, Pescarolo non riuscì mai ad esprimere appieno il proprio potenziale, poiché raramente gli capitò di correre al volante di vetture all'altezza delle sue capacità. Fu tuttavia nella categoria Sport che Henri ebbe modo di dimostrare pienamente quello di cui era capace. Da sempre legato alla Matra, sia in Formula 1 che nelle gare di durata, fu al volante delle "voiture bleu" che colse i più significativi successi sul tracciato francese. Nel 1972, in compagnia del già campione del mondo di Formula 1 Graham Hill, al volante della Matra MS670 V12, colse il suo primo successo nella gara di durata più celebre al mondo. L'anno successivo a Le Mans, nel 1973, in compagnia del suo amico e coequipier Gérard Larrousse, al volante della barchetta MS670B, riuscì a sconfiggere la Ferrari che, con le ottime 312PB, tentarono di sfidare il team francese. Netto, anche in questo caso, il trionfo dei transalpini. Anche nel 1974, sempre al volante della Matra MS670B, la coppia Pescarolo/Larrousse riuscirà ad aggiudicarsi la 24 Ore di Le Mans relegando al secondo posto la Porsche 911 Carrera RSR Turbo di Van Lennep/Marko. Contestualmente ai trionfi di Le Mans, Pescarolo colse numerose vittorie anche nelle gare del Mondiale Marche, permettendo all'Équipe Matra Sport di conquistare due titoli mondiali (1973-1974). L'ultima vittoria di Pescarolo a Le Mans risale al 1984: al volante della Porsche 956B del Joest Racing Team, in compagnia del tedesco Klaus Ludwig, riuscirà a sconfiggere la resistenza delle Lancia LC2/84, schierate dal team ufficiale Martini Racing International. Sempre nel 1984 partecipa alla 1000 km del Nurburgring, al volante di una Porsche 956, come compagno di Stefan Johansson e di un certo Ayrton Senna, di cui ricorda: "È arrivato, mi ha dato quattro secondi a giro e se n'è andato dicendo che la vettura era pesante, non camminava e non era per niente interessante". Il brasiliano, con la pioggia battente, detiene il giro più veloce, poi però la vettura è attardata da problemi elettrici e da una foratura e termina ottava. Infine, ultimo acuto di Pescarolo nell'Endurance, in qualità di pilota, il trionfo nella 24 Ore di Daytona del 1991. Anche in questo caso al volante di una Porsche, una 962 IMSA. Henri Pescarolo è anche un appassionato pilota di aerei ed elicotteri (ha anche dato alle stampe il volume Elicotteri per Magnus). Ai comandi di un biplano Pitts Special si è esibito in numerose manifestazioni di volo acrobatico.

L'attività di costruttore[modifica | modifica wikitesto]

Terminata la carriera da pilota, Pescarolo ha intrapreso la carriera di costruttore dando vita alla Pescarolo Sport. Tale scuderia, pur capace di raggiungere taluni buoni risultati sportivi, è ben presto entrata in ristrettezze economiche, per poi finire sotto amministrazione controllata e infine fallire (previa estromissione dello stesso Pescarolo). Alla successiva asta fallimentare tenutasi nell'ottobre 2010 un trio di facoltosi appassionati di automobilismo decisero di rilevare in blocco ciò che restava dell'azienda, per poi restituire il tutto all'amico e permettergli di rifondare l'attività[1].

Risultati alla 24 ore di Le Mans[modifica | modifica wikitesto]

Anno Team Co-Drivers Auto Classe Giri Pos. Class Pos.
1966 Bandiera della Francia Matra Bandiera della Francia Jean-Pierre Jaussaud Matra M620-BRM P
2.0
35 DNF DNF
1967 Bandiera della Francia Matra Bandiera della Francia Jean-Pierre Jaussaud Matra MS630-BRM P
2.0
55 DNF DNF
1968 Bandiera della Francia Matra Bandiera della Francia Johnny Servoz-Gavin Matra MS630 P
3.0
283 DNF DNF
1970 Bandiera della Francia Matra-SIMCA Bandiera della Francia Jean-Pierre Beltoise Matra-SIMCA MS660 P
3.0
79 DNF DNF
1971 Bandiera della Svizzera Scuderia Filipinetti Bandiera del Regno Unito Mike Parkes Ferrari 512 S
5.0
120 DNF DNF
1972 Bandiera della Francia Equipe Matra-SIMCA Shell Bandiera del Regno Unito Graham Hill Matra-SIMCA MS670 S
3.0
344 1st 1st
1973 Bandiera della Francia Equipe Matra-SIMCA Shell Bandiera della Francia Gérard Larrousse Matra-SIMCA MS670B S
3.0
355 1st 1st
1974 Bandiera della Francia Equipe Gitanes Bandiera della Francia Gérard Larrousse Matra-SIMCA MS670C S
3.0
337 1st 1st
1975 Bandiera della Francia Gitanes Automobiles Ligier Bandiera della Francia François Migault Ligier JS2-Ford Cosworth S
3.0
146 DNF DNF
1976 Bandiera della Francia Inaltera Bandiera della Francia Jean-Pierre Beltoise Inaltera LM-Ford Cosworth GTP 305 8th 1st
1977 Bandiera della Germania Martini Racing Porsche System Bandiera del Belgio Jacky Ickx Porsche 936/77 S
+2.0
45 DNF DNF
1978 Bandiera della Germania Martini Racing Porsche System Bandiera del Belgio Jacky Ickx
Bandiera della Germania Jochen Mass
Porsche 936/78 S
+2.0
255 DNF DNF
1979 Bandiera della Francia ITT Oceanic Rondeau Bandiera della Francia Jean-Pierre Beltoise Rondeau M379-Ford Cosworth S
+2.0
279 10th 2nd
1980 Bandiera della Francia ITT Rondeau Bandiera della Francia Jean Ragnotti Rondeau M379-Ford Cosworth S
+2.0
124 DNF DNF
1981 Bandiera della Francia Oceanic Rondeau Bandiera della Francia Patrick Tambay Rondeau M379-Ford Cosworth 2
+2.0
41 DNF DNF
1982 Bandiera della Francia Otis Rondeau Bandiera della Francia Jean Ragnotti
Bandiera della Francia Jean Rondeau
Rondeau M382-Ford Cosworth C 146 DNF DNF
1983 Bandiera della Francia Ford France Bandiera del Belgio Thierry Boutsen Rondeau M482-Ford Cosworth C 174 DNF DNF
1984 Bandiera della Germania New-Man Joest Racing Bandiera della Germania Klaus Ludwig Porsche 956B C1 360 1st 1st
1985 Bandiera dell'Italia Martini Lancia Bandiera dell'Italia Mauro Baldi Lancia LC2 C1 358 7th 7th
1986 Bandiera della Svizzera Kouros Racing Team Bandiera della Germania Christian Danner
Bandiera dell'Austria Dieter Quester
Sauber C8-Mercedes C1 86 DNF DNF
1987 Bandiera della Svizzera Kouros Racing Bandiera del Regno Unito Mike Thackwell
Bandiera del Giappone Hideki Okada
Sauber C9-Mercedes C1 123 DNF DNF
1988 Bandiera del Regno Unito Silk Cut Jaguar
Bandiera del Regno Unito Tom Walkinshaw Racing
Bandiera del Regno Unito John Watson
Bandiera del Brasile Raul Boesel
Jaguar XJR-9LM C1 129 DNF DNF
1989 Bandiera della Germania Joest Racing Bandiera della Francia Claude Ballot-Léna
Bandiera della Francia Jean-Louis Ricci
Porsche 962C C1 371 6th 6th
1990 Bandiera della Germania Joest Porsche Racing Bandiera della Francia Jean-Louis Ricci
Bandiera della Francia Jacques Laffite
Porsche 962C C1 328 14th 14th
1991 Bandiera dell'Austria Konrad Motorsport
Bandiera della Germania Joest Porsche Racing
Bandiera della Germania Louis Krages
Bandiera della Germania Bernd Schneider
Porsche 962C C2 197 DNF DNF
1992 Bandiera della Francia Courage Compétition Bandiera della Francia Bob Wollek
Bandiera della Francia Jean-Louis Ricci
Cougar C28LM-Porsche C3 335 6th 1st
1993 Bandiera della Germania Joest Porsche Racing Bandiera della Francia Bob Wollek
Bandiera della Germania Ronny Meixner
Porsche 962C C2 351 9th 4th
1994 Bandiera della Francia Courage Compétition Bandiera della Francia Alain Ferté
Bandiera della Francia Franck Lagorce
Courage C32LM-Porsche LMP1
C90
142 DNF DNF
1995 Bandiera della Francia Courage Compétition Bandiera della Francia Franck Lagorce
Bandiera della Francia Éric Bernard
Courage C41-Chevrolet WSC 26 DNF DNF
1996 Bandiera della Francia La Filière Elf Bandiera della Francia Franck Lagorce
Bandiera della Francia Emmanuel Collard
Courage C36-Porsche LMP1 327 7th 2nd
1997 Bandiera della Francia La Filière Elf Bandiera della Francia Jean-Philippe Belloc
Bandiera della Francia Emmanuel Clérico
Courage C36-Porsche LMP 319 7th 4th
1998 Bandiera della Francia Courage Compétition Bandiera della Francia Olivier Grouillard
Bandiera della Francia Franck Montagny
Courage C36-Porsche LMP1 304 15th 4th
1999 Bandiera della Francia Pescarolo Promotion Racing Team Bandiera della Francia Michel Ferté
Bandiera della Francia Patrice Gay
Courage C50-Porsche LMP 327 9th 8th

Risultati in F1[modifica | modifica wikitesto]

1968 Scuderia Vettura Punti Pos.
Matra MS11 Rit 9 NP 0
1969 Scuderia Vettura Punti Pos.
Matra MS7 5 0[2]
1970 Scuderia Vettura Punti Pos.
Matra MS120 7 Rit 3 6 8 5 Rit 6 14 Rit 7 8 9 8 12º
1971 Scuderia Vettura Punti Pos.
March 701 e 711 11 Rit 8 NC Rit 4 Rit 6 Rit NP Rit 4 17º
1972 Scuderia Vettura Punti Pos.
March
Politoys[3]
721
FX3
8 11 11 Rit NC Rit Rit NQ 13 14 0
1973 Scuderia Vettura Punti Pos.
March
Iso Rivolta[4]
721G e 731
IR
8 Rit 10 0
1974 Scuderia Vettura Punti Pos.
BRM P160E e 201 9 14 18 12 Rit Rit Rit Rit Rit Rit 10 Rit 0
1976 Scuderia Vettura Punti Pos.
BS Fabrications TS19 NQ Rit Rit NQ 9 11 17 19 NC 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rinasce la Pescarolo, su italiaracing.net, www.italiaracing.net, 18 ottobre 2010. URL consultato il 9 novembre 2010.
  2. ^ Avendo corso con una vettura di Formula 2, non gli sono stati attribuiti punti.
  3. ^ Telaio utilizzato nel GP di Gran Bretagna.
  4. ^ Con l'Iso Rivolta nei GP di Francia e Germania.

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Controllo di autoritàVIAF (EN226080516 · ISNI (EN0000 0003 6382 9177 · LCCN (ENno2018160544 · BNF (FRcb122081480 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2018160544