Ippolito I Bentivoglio

Ippolito I Bentivoglio
Marchese di Gualtieri
Stemma
Stemma
In carica1585 - 1619
PredecessoreCornelio I Bentivoglio
SuccessoreEnzo Bentivoglio
NascitaFerrara
MorteModena, 29 novembre 1619
DinastiaBentivoglio
PadreCornelio I Bentivoglio
MadreLeonarda d'Este
ConsorteVittoria Cybo-Malaspina
FigliFerrante, Isabella, Matilde Beatrice, Vittoria
ReligioneCattolicesimo
Ippolito Bentivoglio
NascitaFerrara
MorteModena, 29 novembre 1619
Cause della morteNaturale
Etniacaucasica
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servito Impero spagnolo
Sacro Romano Impero

Ducato di Ferrara
Ducato di Modena e Reggio

Anni di servizioca. 1580 - 1619
GradoComandante generale delle milizie estensi
ComandantiFernando Álvarez de Toledo

Alessandro Farnese

GuerreGuerra di successione portoghese

Guerra degli ottant'anni

BattaglieBattaglia di Alcântara (1580)

Battaglia di Glembloux (1578)
Assedio di Maastricht (1579)
Assedio di Gand (1585)
Assedio di Bruxelles (1585)
Assedio di Nimega (1585)
Assedio di Anversa (1585)

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Ippolito Bentivoglio (Ferrara, ... – Modena, 29 novembre 1619) figlio di Cornelio Bentivoglio e di Leonarda d'Este. Marchese di Gualtieri dal 1585 al 1619.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato probabilmente a Ferrara, Ippolito visse alla corte degli Estensi. Da giovane servì nell’esercito di Filippo II d’Asburgo e accompagnò il duca d’Alba Fernando Álvarez de Toledo durante la Crisi di successione portoghese. In seguito, combatté, sotto il comando di Alessandro Farnese, la Guerra degli ottant’anni e partecipò all’assedio di Anversa, ottenendo il comando di una compagnia di picchieri e un posto nel consiglio di guerra.

Tornato a Ferrara, venne nominato comandante delle milizie estensi.

Succeduto al padre Cornelio come marchese di Gualtieri, Ippolito, per dimostrare la grandezza della propria casata, continuò l’opera del suo predecessore nel rinnovare Gualtieri secondo i gusti del tardo Manierismo e dei principi prospettici della città ideale.

Nel 1586, al termine dei lavori per la realizzazione della bonifica Bentivoglio iniziati da suo padre, portò a compimento il desiderio di Cornelio di edificare una nuova parrocchia in località Camponiero, che venne dedicata santa Vittoria, in onore di sua moglie Vittoria Cybo-Malaspina.

Il 27 ottobre 1597 morì il duca di Ferrara Alfonso II d'Este e papa Clemente VIII si oppose alla successione di Cesare d'Este, ritenendolo illegittimo. Ippolito si dichiarò pronto a guidare l'esercito estense contro il papa, ma Cesare d'Este, che era comunque succeduto al padre nei feudi imperiali di Modena e Reggio, preferì rinunciare a Ferrara e il 28 gennaio 1598 abbandonò la città. Ippolito lo seguì a Modena con tutta la sua famiglia.

Tra il 1594 e il 1608 fece erigere Palazzo Bentivoglio, su progetto dell’ingegnere e architetto Giovan Battista Aleotti detto l’Argenta.

Nel 1599 diede mandato Giovan Battista Aleotti di progettare la facciata della cappella gentilizia voluta da suo padre, che fu realizzata l’anno successivo. Nel 1608 la fece erigere a collegiata, anche se il provvedimento divenne effettivo a partire dal 1613, dedicandola a Santa Maria della Neve. Successivamente la chiesa venne ricostruita, secondo le disposizioni della Controriforma, a pianta longitudinale.

Nel 1602 respinse un attacco della Repubblica Lucca, che cercò di occupare la Garfagnana.

Nel 1612 ottenne da papa Paolo V il permesso di fondare il Convento dell’Ordine Francescano Minore Osservante, anche noto con il nome degli Zoccolanti, anche se il trasferimento effettivo avvenne soltanto nel 1616, quando venne completata la prima ala del convento. Inoltre, egli fece trasferire la sede parrocchiale di sant’Andrea per trasformare il suo edificio nella chiesa del Convento.

Nel 1613 i lucchesi tentarono nuovamente di impadronirsi della Garfagnana, ma Ippolito li respinse nuovamente costringendoli a rinunciare alle loro pretese.

Morì a Modena il 29 novembre 1619 e gli successe il fratellastro Enzo.

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

Sposò la nobile romana Vittoria Cybo-Malaspina (novembre 155512 marzo 1587), figlia del principe di Massa e marchese di Carrara Alberico I Cybo-Malaspina, da cui ebbe una figlia e quattro figli:

  • Giulia (... - 24 febbraio 1629), sposò il 16 febbraio 1597 il marchese Cesare Pepoli[1];
  • Giovanni, morto durante la Crisi di successione portoghese.
  • Ferrante (… - 1619), morto a Graz poco prima del padre.
  • Alessandro, morto durante la Crisi di successione portoghese.
  • Cornelio, morto durante la battaglia di Nieuwpoort.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Annibale II Bentivoglio, signore di Bologna Giovanni II Bentivoglio, signore di Bologna  
 
Ginevra Sforza  
Costanzo Bentivoglio  
Lucrezia d'Este Ercole I d'Este, duca di Ferrara, Modena e Reggio  
 
Ludovica Condolmieri  
Cornelio I Bentivoglio, marchese di Gualtieri  
Guido Rangoni, conte Uguccione Rangoni, conte  
 
Eleonora Torelli  
Costanza Elena Rangoni  
Laura Sanvitale Jacopo Antonio Sanvitale, conte di Fontanellato  
 
Veronica da Correggio  
Ippolito I Bentivoglio, marchese di Gualtieri  
 
 
 
 
 
 
 
Leonarda d'Este  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giulia Bentivoglio
  2. ^ Lanfranco Berti, Giovanni II Bentivoglio. Il potere politico a Bologna nel secolo decimoquinto, Ponte nuovo, 1976, p.196.
  3. ^ Eleonora Mattei
  4. ^ Lanfranco Berti, Giovanni II Bentivoglio. Il potere politico a Bologna nel secolo decimoquinto, Ponte nuovo, 1976, p.200.
  5. ^ Bruno Andreolli, Paola Galetti, Mulini, canali e comunità della pianura bolognese tra Medioevo e Ottocento, CLUEB, 2009, p.114.
  6. ^ Giorgia Padovani, Guido III Rangoni: gusto e committenza nella Parma farnesiana del Seicento, 2012.
  7. ^ Giovan Battista Spaccini, Cronaca di Modena: Anni 1617-1620, Panini, 1993, p.527

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Litta, Pompeo (1835), Famiglie celebri d'Italia - Bentivoglio di Bologna, Torino.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Marchese di Gualtieri Successore
Cornelio I Bentivoglio 1585 - 1619 Enzo Bentivoglio