Lollia Paolina

Lollia Paolina
Ritratto di Lollia Paolina (Promptuarii Iconum Insigniorum, Guillaume Rouillé)
Consorte dell'imperatore romano
In carica3839
PredecessoreLivia Orestilla
SuccessoreMilonia Cesonia
Morte49
DinastiaGens Lollia (per nascita)
Giulio-claudia (per matrimonio)
PadreMarco Lollio
MadreVolusia Saturnina
ConsortePublio Memmio Regolo (?-38)
Caligola (38-39)

Lollia Paolina (in latino Lollia Paulina o Paullina; ... – 49[1]) è stata una nobildonna romana, terza moglie dell'imperatore Caligola.

Origini familiari[modifica | modifica wikitesto]

Busto dell'imperatore Caligola, secondo marito di Lollia Paolina (Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen)
Lo stesso argomento in dettaglio: Gens Lollia.

Lollia Paolina era figlia di Marco Lollio, console suffetto nel 13, e di Volusia Saturnina.[2] I nonni paterni erano il ricco Marco Lollio, console nel 21 a.C. e Aurelia Cotta, donna di straordinaria bellezza e sorella adottiva di Marco Aurelio Cotta Massimo Messalino.[3] Da parte materna era invece nipote di Quinto Volusio Saturnino, prefetto nel 50-51, e di Claudia, figlia di Druso Claudio Nerone, sorella di Tiberio Claudio Nerone e quindi zia di Tiberio e Druso maggiore.[4] Paolina aveva inoltre una sorella Lollia Saturnina, che sposò Decimo Valerio Asiatico, console nel 35 e nel 46.[5] Dal nonno paterno ereditò una immensa fortuna, frutto delle spoliazioni fatte nel province governate.[6]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Paolina si sposò in prime nozze con Publio Memmio Regolo, governatore della Mesia, della Macedonia e dell'Acaia.[7] Seguito il marito in Oriente, nel 38 fu costretta al divorzio da Caligola, il quale, avendo sentito della bellezza leggendaria della nonna di Paolina, la richiamò a Roma per farla diventare sua moglie.[8]

Plinio il Vecchio racconta che, da consorte dell'imperatore, Lollia Paolina un giorno si presentò a un banchetto di nozze con perle e smeraldi per quaranta milioni di sesterzi.[9] Il matrimonio durò tuttavia solo un anno e il divorzio ufficialmente avvenne a causa della sua sterilità; Caligola vietò inoltre a Paolina di avere rapporti con altri uomini.[8]

Alla morte dell'imperatrice Messalina, nel 46, Paolina fu tra le tre possibili candidate per diventare moglie dell'imperatore Claudio; Paolina era sostenuta dal liberto Callisto, Agrippina minore da Pallante e Elia Petina da Narciso.[10] Lollia era infatti senza figli e avrebbe amato i discendenti già in vita dell'imperatore senza gelosie; alla fine, però, Claudio sposò Agrippina.[11] Nel 49 Agrippina, gelosa e ostile verso Paolina, riuscì a farla esiliare e a confiscarle tutti i beni, tranne cinque milioni di sesterzi; Agrippina, però, la fece comunque uccidere.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tacito, Annales, XII, 22.
  2. ^ Tacito, Annales, XII, 1; Rickman 1971, pag. 169.
  3. ^ SvetonioGaio Cesare, XXV; Tacito, Annales, XII, 1, 22; Bunson 2014, pag. 328.
  4. ^ Cicerone, Ad Atticum, V, 21.6; Tacito, Annales, XII, 1, 22; Syme 1989, pag. 56.
  5. ^ du Plessis 2013, pag. 131.
  6. ^ Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, IX, 35; Hazel 2002, pag. 171.
  7. ^ a b Tacito, Annales, XII, 22; Bunson 2014, pag. 328.
  8. ^ a b SvetonioGaio Cesare, XXV; Bunson 2014, pag. 328.
  9. ^ Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, IX, 35.
  10. ^ Tacito, Annales, XII, 1; Barrett 2002, pag. 108.
  11. ^ Tacito, Annales, XII, 2-3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie
Fonti storiografiche moderne
  • Anthony A. Barrett, Agrippina: Mother of Nero, Roman Imperial Biographies, Routledge, 2002, ISBN 978-11-346-1863-7.
  • Matthew Bunson, Encyclopedia of the Roman Empire, Infobase Publishing, 2014, ISBN 9781438110271.
  • Paul J. du Plessis, New Frontiers: Law and Society in the Roman World, Edinburgh University Press, 2013, ISBN 9780748668199.
  • John Hazel, Who's who in the Roman World, Psychology Press, 2002, ISBN 9780415291620.
  • Geoffrey Rickman, Roman Granaries and Store Buildings, CUP Archive, 1971, ISBN 9780521077248.
  • Ronald Syme, Augustan Aristocracy, Clarendon Press, 1989, ISBN 978-01-9814-731-2.

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