Morterone

Morterone
comune
Morterone – Stemma
Morterone – Bandiera
Morterone – Veduta
Morterone – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Lecco
Amministrazione
SindacoDario Pesenti (lista civica) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate45°52′26″N 9°28′58″E / 45.873889°N 9.482778°E45.873889; 9.482778 (Morterone)
Altitudine1 070 m s.l.m.
Superficie13,71 km²
Abitanti34[2] (31-12-2023)
Densità2,48 ab./km²
Frazioninessuna[1]; vedi elenco località
Comuni confinantiBallabio, Brumano (BG), Cassina Valsassina, Cremeno, Lecco, Moggio, Vedeseta (BG)
Altre informazioni
Cod. postale23811
Prefisso0341
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT097055
Cod. catastaleF758
TargaLC
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 592 GG[4]
Nome abitantimorteronesi
PatronoAssunzione di Maria
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Morterone
Morterone
Morterone – Mappa
Morterone – Mappa
Posizione del comune di Morterone nella provincia di Lecco
Sito istituzionale

Morterone (Murterun in lecchese) è un comune italiano di 34 abitanti[2] della provincia di Lecco in Lombardia, al confine con il capoluogo.

È il più piccolo comune italiano per numero di abitanti[5]. Nel paese risiedono soprattutto persone anziane, ma anche alcune coppie giovani.[2][6]

Morterone fa parte della comunità montana della Valsassina[7] e il suo consiglio comunale si riunisce a Morterone, mentre la giunta a Ballabio.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Morterone è situata ai piedi dell'omonimo Pizzo (una vetta facente parte del Resegone)[8], in un territorio di boschi in cui si possono percorrere sentieri montuosi. In posizione isolata, dal punto di vista idrografico fa parte della val Taleggio (il torrente che la percorre è affluente destro del torrente Enna).

Confina a nord con i comuni di Ballabio, Cremeno, Cassina Valsassina, Moggio e Vedeseta, confina a sud con i comuni di Lecco e Brumano, a est con i comuni di Vedeseta e Brumano e a ovest con i comuni di Ballabio e Lecco.

Geologia[modifica | modifica wikitesto]

La zona di Morterone è, inoltre, un'interessante area carsica (grotte, doline, risorgenze, forre); sono oltre quaranta le cavità esplorate tra la valle di Morterone, la valle Remola e la costa del Palio.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Morterone deriva dal latino mortarium (stagno) o murtus (mirto).[9]

Poiché adagiato sul versante orientale del monte Resegone, in una rigogliosa e incontaminata conca naturale contornata da valli deriverebbe il nome latino mortarium (ciotola in legno o in pietra in cui veniva pestata erba, radici…), per altri da mons, con riferimento ai pascoli che vi si ritrovano numerosi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Morterone è composto da numerose frazioni sparse sul territorio che testimoniano l'esistenza di una comunità dal 1100. Nel 1350 la località Frasnida costituiva già un nucleo abitativo. Nel XV secolo, Morterone soggiaceva ai signori locali Invernizzi[8].

Età moderna[modifica | modifica wikitesto]

Salirono in visita pastorale san Carlo Borromeo, il 18 agosto 1582, monsignor Albergato, il 6 luglio 1608, e Federico Borromeo agli inizi del 1600, quando si registrarono in paese 320 abitanti.

Due secoli più tardi, con lo sviluppo dell'industria nel lecchese, Morterone contribuì al rifornimento del carbone di legna, determinando un notevole disboscamento.

Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Agli inizi del 1900, soprattutto a causa degli insufficienti collegamenti stradali, il paese cominciò a spopolarsi. I due terzi degli abitanti erano rappresentati dai bergamini (ben il doppio delle persone che vi risiedevano tutto l'anno), mandriani transumanti dei monti. Nel censimento del Morterone vi erano 432 abitanti di cui 142 stabili e 290 bergamini che vi risiedevano solo d'estate.

Subito dopo l'8 settembre 1943, la casa del parroco don Piero Arrigoni divenne punto di raccolta di prigionieri fuggiaschi, di militari sbandati e di ebrei ricercati. L'importante opera prestata alla Resistenza, venne riconosciuta a don Piero con un diploma, nel 1980 dall'ANPI di Lecco e nel 1982 dal gruppo partigiano socialista di Milano, nel 1985 dal Cardinale Arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini e nel 2010 è giunto il conferimento del titolo di Commendatore al merito della Repubblica.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma del Comune di Morterone è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 2 ottobre 1995.

«Partito d'azzurro e d'argento, al faggio attraversante, la mezza chioma posta sull'azzurro spoglia in assetto invernale, di nero, il mezzo tronco dello stesso, nodrito nella pianura d'oro; la mezza chioma posta sull'argento di verde, il mezzo tronco al naturale, nodrito nella pianura di verde. Ornamenti esteriori di Comune.»

Nello stemma comunale vengono ricordati l'alternanza delle stagioni ed il ritmo della natura. La particolare metà del faggio in veste invernale può essere anche interpretata come un richiamo alla radice del toponimo "morto", che deriva dal basso latino mortarium, cioè "stagno".[10]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa della Beata Vergine Assunta (Morterone).

La chiesa, ora parrocchia Beata Vergine Assunta, si presenta costituita da una navata centrale con una volta a botte come le quattro cappelle laterali; l’abside semicircolare è arricchita da un’opera eseguita su tela da Francesco Quaglio nel 1742 che rappresenta l’Assunzione di Maria Vergine. La consacrazione della chiesa a Maria Assunta, probabilmente già tempio romanico, è datata nel 1363[8]. Un'iscrizione tardo-gotica visibile tutt'oggi sul muro della facciata anteriore riporta la data del 18 giugno 1461. Rimaneggiata nei secoli XV e XVII, la chiesa fu massicciamente ristrutturata negli anni 1848-1849, su progetto del lecchese Francesco Provasi[8]. Del 1935 sono altri dipinti collocati nella zona presbiteriale e nella prima cappella di destra. Del 1988 è l’altare Fiore, opera dell’austriaco Rudi Wach, consacrato nello stesso anno. Dello stesso artista è il fonte battesimale, consacrato nel 2006.

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristiche in località Frasnida le case costruite in pietra del luogo, le "piode" ricavate dall'omonimo canale, sin dal 1600.

Tra le case più antiche di Morterone ne spicca una datata 1812[8].

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Museo di arte Contemporanea all'aperto di Morterone.

Il comune dispone di un museo d'arte contemporanea all'aperto.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Periodo preunitario[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti risultanti dai documenti dell'Archivio di Stato di Milano:

Anno 1751 abitanti 310

Anno 1771 abitanti 383

Anno1803 abitanti 393

anno 1853 abitanti 395

Periodo postunitario[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Il suo picco di abitanti fu di 399 persone nel 1921

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Collocato sul versante del Resegone affacciato sul territorio bergamasco, ma legato storicamente a Lecco, Morterone non fu ricompreso, a differenza delle vicine Brumano e Vedeseta, dalle modifiche amministrative che, nel periodo napoleonico, rettificarono il confine occidentale della provincia di Bergamo portandolo generalmente sullo spartiacque. Morterone rimane dunque l'unico paese collocato in una valle tributaria della val Taleggio a non far parte della provincia di Bergamo.

Frazioni e località[modifica | modifica wikitesto]

Il paese di Morterone conta una dozzina di case poste nel nucleo centrale. Numerose sono comunque le località[1] che compongono l'abitato, che in passato era esteso in tutto il territorio con località di maggiore e minore importanza; Olino, Medalunga, Frasnida erano le località principali che, insieme al Centro e a Chiesa, erano punto di riferimento per i Morteronesi fino alla prima metà del secolo scorso (a Olino esisteva una macelleria, in Centro e a Medalunga l'osteria, a Frasnida si faceva il mercato e Chiesa è sede comunale e parrocchiale). La circoscrizione del comune di Morterone attualmente è costituita dalle seguenti località: Alpe di costa del Pallio, Bosco, Bruga Alta, Bruga Bassa, Bruga di mezzo, Brughetta, Ca' di Tuneul, Calchera, Calec, Campetti, Cantello, Cappelletta, Carigone, Cascina Nuova, Cascina dei Gobbi, Castagna, Chiesa, Cornelli, Costa, Costa Bonetta, Costa dei Muli, Curolt, Due Orti, Foppo, Forbesett, Forcella, Forcelletta, Fornaci, Fraccio, Fracchio, Fraccetto, Frasnida, Gas, Grumello, Lungo, La Morsura, La Fornace, La Fraccia, Medalunga, Medalunga Mistica, Monte Cucco, Muffa, Muschiada, Olino, Poncione, Paser, Passo del Pallio, Piana, Piano di Costa, Piazzoli, Pigozzo, Pizzo, Pradelli, Pradello, Pragiacomo, Prato dell'Orto, Pravaccone, Preacone, Portico, Riva, Selvano, Strecciola, Tegevert, Tes, Tesuola, Tessunta, Turegia, val Boazzo, Valmana e Zuccaro[1]. Molte di queste località sono attualmente disabitate.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]

Le attività economiche di un tempo erano essenzialmente agricole: prati e pascoli per l'allevamento del bestiame con produzione di latte trasformato in stracchini; boschi di faggio servivano per la produzione di legna e carbone vegetale, oggi sono una risorsa economica per le aziende forestali. Morterone vede nei mesi estivi crescere i suoi abitanti, con il ritorno delle famiglie del posto e di turisti.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Le attività ricettive presenti in loco consistono di diversi agriturismi. Il sentiero per la sorgente Forbesette è affiancato da ricostruzioni di edifici dedicati ad antiche attività locali: carbonaia (pojàt) e calchera; da Morterone prendono il via numerosi itinerari adatti alla mountain bike e all'equitazione.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci eletti direttamente dal corpo elettorale (1993-oggi)[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Giampietro Redaelli Partito Popolare Italiano Sindaco [12]
13 giugno 1999 12 giugno 2004 Palmino Invernizzi Partito Popolare Italiano Sindaco [13]
12 giugno 2004 7 giugno 2009 Giampietro Redaelli lista civica Sindaco [14]
7 giugno 2009 4 ottobre 2021 Antonella Invernizzi lista civica Sindaco [15][16][17][N 1]
4 ottobre 2021 in carica Dario Pesenti lista civica Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni
  1. ^ Rieletta per un secondo mandato il 15 maggio 2011 e per un terzo il 5 giugno 2016
Fonti
  1. ^ a b c Comune di Morterone - Statuto (PDF), su comuniecitta.it. URL consultato il 7 aprile 2020.
  2. ^ a b c Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ 7 aprile 2020, su demo.istat.it.
  6. ^ Quando il paesino è extra small, in repubblica.it, 29 luglio 2013. URL consultato il 7 aprile 2020.
  7. ^ COMUNITA MONTANA | La Comunità  Montana, su www.valsassina.it. URL consultato il 18 aprile 2020 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2020).
  8. ^ a b c d e Borghese, p.322.
  9. ^ Dizionario di toponomastica, UTET, 2006, p. 509, ISBN 978-88-02-07228-9.
  10. ^ Gli stemmi del territorio: i due "volti" del faggio di Morterone, su valsassinanews.com, 2 novembre 2019. URL consultato il 30 gennaio 2021.
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  12. ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 7 aprile 2020.
  13. ^ Comunali 13/06/1999, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 7 aprile 2020.
  14. ^ Comunali 12/06/2004, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 7 aprile 2020.
  15. ^ Comunali 07/06/2009, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 7 aprile 2020.
  16. ^ Comunali 15/05/2011, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 7 aprile 2020.
  17. ^ Comunali 05/06/2016, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 7 aprile 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annalisa Borghese, Morterone, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p. 322.
  • Antonio Carminati e Costantino Locatelli, Morterone, sedici racconti di vita contadina sulle pendici del Resegone, 2007, ISBN non esistente.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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