Palazzo Stefano De Mari

Palazzo Stefano De Mari
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàGenova
IndirizzoVia San Luca, 5
Coordinate44°24′31.98″N 8°55′47.99″E / 44.408883°N 8.929997°E44.408883; 8.929997
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVI secolo
InaugurazioneXVI secolo
Usoabitazione/uffici
Realizzazione
AppaltatoreDe Mari
 Bene protetto dall'UNESCO
Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli di Genova
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(ii) (iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2006
Scheda UNESCO(EN) Genoa: Le Strade Nuove and the system of the Palazzi dei Rolli
(FR) Scheda

Il palazzo Stefano De Mari è un edificio sito in via San Luca al civico 5 nella zona del Mercato di Banchi nel centro storico di Genova, inserito il 13 luglio del 2006 nella lista tra i 42 palazzi iscritti ai Rolli di Genova divenuti in tale data Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Particolare del portale

Il palazzo è attestato in posizione baricentrica tra la sede dell'albergo Spinola e quello dei De Mari di Banchi; costruito nel XVI secolo su preesistenze medievali degli Spinola, è inserito nei rolli dal 1588, associato alla famiglia De Mari.

Stefano De Mari, il nome più frequentemente imbussolato, fu un nobile spesso in corsa per il dogato, conferitogli poi nel 1663; egli appartiene a una famiglia legata alla Spagna e a Napoli attraverso affari e commerci.

I legami con la città partenopea sono palesati dal titolo di principe Acquaviva di Napoli che spetta a Carlo, nipote di Stefano e anche al proprietario del palazzo nel 1798, così come si evince dall'estimo.

Il monumentale portale tardo cinquecentesco conduce a un atrio ristrutturato nel XIX secolo in cui vi è una targa che ricorda un episodio della Resistenza. Gli angusti affacci dei prospetti, affrescati a quadrature, sono compensati dalla luminosità del cortile interno su cui si snoda lo scalone loggiato, in parte tamponato. Benché attualmente suddiviso in numerosi appartamenti privati, l'appartamento monumentale al piano nobile conserva due saloni affrescati. Entrambi gli ambienti presentano alle pareti un finto colonnato attribuito ai quadraturisti Enrico e Antonio Haffner, mentre un la volta del primo salone presenta Episodi di storia antica realizzati da Bernardo Castello, e la volta del secondo un affresco con Tobiolo e l'angelo attribuito a Giovanni Battista Carlone[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Proposal for the inscription of Genoa Le Strade Nuove and the System of the Palazzi dei Rolli in the Unesco World Heritage List, Volume I - Dossier, p. 284 e seg.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luciana Müller Profumo, Le pietre parlanti, Genova, Carige, 1992, pp. 232-233.

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