Pfaueninsel

Pfaueninsel
Geografia fisica
Localizzazionefiume Havel
Coordinate52°26′N 13°08′E / 52.433333°N 13.133333°E52.433333; 13.133333
Superficie0,98 km²
Geografia politica
StatoBandiera della Germania Germania
Land  Berlino
Cartografia
Mappa di localizzazione: Germania
Pfaueninsel
Pfaueninsel
voci di isole della Germania presenti su Wikipedia

Pfaueninsel (lett. "Isola dei pavoni"; 98 ha.[1]) è una piccola isola e riserva naturale sul fiume Havel, situata nel quartiere berlinese di Wannsee, quartiere del distretto di Steglitz-Zehlendorf, nella periferia sud-occidentale della città, a pochi chilometri di Potsdam.

L'isola, chiamata anche "perla sull'Havel"[2], prende il nome dalla colonia di pavoni (in tedesco: Pfauen, sing. Pfau) che vive qui dal 1795, quando vi fu trapiantata da Federico Guglielmo II di Prussia (1744 - 1797).[1][2][3][4][5][6]. L'area è quasi interamente occupata da un parco con edifici classici, progettato nel 1795 da Johann August Eyserbeck ed ampliato nella prima metà dell'Ottocento da Peter Joseph Lenné (1789 - 1866) e realizzato attorno ad un castello fatto costruire nel 1797 da Federico Guglielmo II di Prussia.[1][3][4][7][8]

L'isola è area naturale protetta dal 1924[9][10] e il complesso è inserito - unitamente ai restanti palazzi e parchi di Potsdam e Berlino - nella lista del Patrimonio dell'umanità stilata dall'UNESCO (dal 1990).[9][10] L'isola è raggiungibile dalla terraferma solo tramite un traghetto.[2][7][9]

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Pfaueninsel: il castello
Pfaueninsel in una mappa del 1810
Pfaueninsel: il castello visto dal fiume Havel
Pfaueninsel: altra immagine del castello
Pfaueninsel: la Meierei
Pfaueninsel: lapide di Johannes Kunckel

Collocazione[modifica | modifica wikitesto]

Pfaueninsel si trova ad est di Kladow e Gatow e ad ovest di Wannsee, nonché a sud di Grunewald.[4]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

L'isola ha una superficie di 98 ettari[1], è lunga 1,5 km e larga appena 0,5 km.[1][4][11]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In origine l'isola si chiamava Kaninchenwerder, ovvero"isolotto dei conigli", per via dell'allevamento di conigli tenutovi da Federico Guglielmo I di Prussia.[1] che nel 1685, darà il permesso al suo camerlengo, l’alchimista e vetraio, Johann Kunckel, di costruire il suo laboratorio e una fabbrica di vetro che nel 1689 vennero distrutti da un incendio. L’isola rimase inutilizzata per circa 100 anni.[1]

Venne rivalutata da Federico Guglielmo II che ne entrò in possesso con la salita al trono e che sin da ragazzo sognava isole lontane ed esotiche. Nell'intenzioni del re l'isola doveva ospitare una “casa borghese reale”, lontana dalle etichette e dai cerimoniali di corte, trasformandosi in un idillio bucolico.[1] L'isola e il suo castello furono pensati per creare una suggestiva atmosfera di rifugio e di tranquillità per gli incontri tra il re e la sua amante Guglielmina.

Nel 1795 furono introdotti 35 pavoni per volontà di Federico Guglielmo II di Prussia[1][6]. Per questo motivo, dal 1795[5], l'isola prese il nome di "Pfaueninsel", ovvero "Isola dei pavoni". I pavoni avevano il compito di dare un tocco esotico all’isola. Negli anni '70 e '80 del secolo scorso, il picco del numero di uccelli si è attestato a oltre cento individui, ma successivamente è diminuito rapidamente a causa della presenza di cinghiali e volpi.[1]

Tra il 1821 e il 1824, il parco fu rimodellato in stile inglese secondo un progetto di Peter Joseph Lenné.[1][3][7]

Punti d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Castello[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Pfaueninsel.

Il Castello di Pfaueninsel, situato nella punta meridionale dell'isola[3], fu progettato nel 1794 da Johann Gottlieb Brendel.[2][3][4][7]. La costruzione fu commissionata da Guglielmo II di Prussia come regalo alla sua amata, Guglielmina Encke, futura contessa di Lichtenau[3][7][8]: la morte lo colse però nel 1797, prima che potesse veder completata l'opera[2].

L'edificio ha le sembianze di un castello gotico in rovina.[3][4][7]

Meierei[modifica | modifica wikitesto]

La Meierei, situata nella parte settentrionale dell'isola, rappresenta un edificio in rovina.[4]

Kavalierhaus[modifica | modifica wikitesto]

Il Kavalierhaus presenta una facciata gotica di una casa di Danzica, aggiunta nel 1826 da Karl Friedrich Schinkel.[4]

Jakobsbrunnen[modifica | modifica wikitesto]

Nel parco si trova anche la Jakobsbrunnen ("Fonte di Giacomo"), una fontana risalente al 1792[12]

Luisentempel[modifica | modifica wikitesto]

Il Luisentempel è un tempietto costruito sul modello dei templi greci[7]: eretto nel 1810 nel Castello di Charlottenburg, fu trasferito a Pfaueninsel nel 1829.[12]

Palmarium[modifica | modifica wikitesto]

Un'altra delle attrazioni del parco dell'isola è il Palmarium, una serra in stile orientaleggiante.[7]

Voliera[modifica | modifica wikitesto]

La voliera del parco ospita fagiani, pappagalli, pavoni bianchi, pavoni verdi, galli e altri uccelli.[7]

Lapide di Johannes Kunckel[modifica | modifica wikitesto]

Nel parco si trova anche una lapide dedicata a Johannes Kunckel, un alchimista vissuto sull'isola nel XVII secolo.[7]

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

L'isola è molto frequentata dai berlinesi.[13]

Nel parco, vige il divieto di circolare in bicicletta, di fumare, di introdurre cani e di raccogliere piante.[13]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k Berlin.de: Pfaueninsel[collegamento interrotto]
  2. ^ a b c d e Mamilade: Die Pfaueninsel in Berlin
  3. ^ a b c d e f g A.A.V.V., Germania Nord, Touring Club Italiano, 2003
  4. ^ a b c d e f g h A.A.V.V., Berlino, Touring Club Italiano, 2003
  5. ^ a b Potsdam.de: Pfaueninsel Archiviato il 5 ottobre 2010 in Internet Archive.
  6. ^ a b Dreams Guides: Pfaueninsel, Isola dei pavoni reali
  7. ^ a b c d e f g h i j Egert-Romanowska, Joanna - Omilanowska, Małgorzata, Germania, Dorling Kindersley, London, 2000 - Mondadori, Milano, 2002, p. 101
  8. ^ a b Ivory, Michael, Le Guide Traveler di National Geographic - Germania, National Geographic Society, New York, 2004 - White Star, Vercelli, 2005, p. 75
  9. ^ a b c FamilienkulTour: Die Pfaueninsel: Familienausflug in Berlin
  10. ^ a b Berliner Verkehrsseiten: Die Pfaueninsel. Die idyllische kleine Insel
  11. ^ Berlin.de: Schloss und Landschaftsgarten Pfaueninsel Archiviato il 20 novembre 2010 in Internet Archive.
  12. ^ a b Pfaueninsel.info. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2010).
  13. ^ a b A.A.V.V., Guida Express - Germania, Sitigratis.it, Milano, 2006, p. 306

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN315527982 · LCCN (ENsh94002599 · GND (DE4087300-6 · J9U (ENHE987007532345305171