Pissalandrea

Pissalandrea
La pissalandrea di Oneglia.
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
Zona di produzioneProvincia di Imperia
Dettagli
Categoriapiatto unico
RiconoscimentoP.A.T.

La pissalandrea[1] (o pizza all'Andrea[2] o piscialandrea[3] o pizzalandrea[4] o pissadella[5] o sardenaira[6]) è una specialità della cucina ligure risalente al 1300, oggigiorno diffusa nella provincia di Imperia, nel Principato di Monaco e nella città francese di Nizza. La pietanza è caratterizzata dall'uso di filetti di acciughe sotto sale dissalati, olive e aglio; successivamente all'importazione in Europa di nuovi alimenti dopo la scoperta dell'America, alla ricetta originale è stato aggiunto il pomodoro.

In Costa Azzurra una versione senza pomodoro ma con cipolle prende il nome francese di pissaladière[5] (pissaladiera in nizzardo) ed è uno stuzzichino tipico della cucina nizzarda.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Questa pizza sarebbe stata preparata per la prima volta intorno alla fine del Quattrocento e la tradizione vuole che sia stata chiamata "pizza d'Andrea" in onore del più celebre degli onegliesi, l'ammiraglio Andrea Doria, a quel tempo principale artefice della politica della Repubblica di Genova. A questa etimologia se ne contrappone un'altra che fa derivare il nome dall'analoga preparazione provenzale, la pissaladière (o pissaladiero in nizzardo, derivato da peis salat, pesce salato), che a sua volta sarebbe stata introdotta in Francia dai cuochi romani al seguito del papa ai tempi della cattività avignonese.[7]

Le ricette[modifica | modifica wikitesto]

Pissaladière nizzarda con cipolle, pasta d'acciughe (pissalà), olio d'oliva e olive.

La preparazione originaria prevedeva per l'impasto farina, acqua, sale, olio e lievito, per la farcitura un battuto di cipolla e acciughe salate (macchettu).

A differenza di quella francese dopo la loro introduzione in Europa, alla fine del Cinquecento, la versione ligure si arricchì dei pomodori[7] che furono aggiunti alle olive rivierasche, alle cipolle, a un formaggio molle ligure quasi liquefatto simile allo squacquerone, e alle acciughe sotto sale, uno dei pesci tipici della tradizione ligure. Un'antica variante, tipica della città di Sanremo, è la sardenaira, cioè la pizza con le sardine, in cui le acciughe dissalate sono sostituite appunto dalle sardine.

Altre varianti locali nei diversi paesi della Riviera dei Fiori:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aggiornamento dell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali ai sensi dell’articolo 12, comma 1, della legge 12 dicembre 2016, n. 238, su Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, 16 febbraio 2018, p. 35. URL consultato il 22 dicembre 2018.
  2. ^ Pizza all'Andrea (pissalandrea), su Agriliguria. URL consultato il 22 dicembre 2018.
  3. ^ Non confondetela con la pizza. È la piscialandrea, su dilei.it, 8 febbraio 2018. URL consultato il 22 dicembre 2018.
  4. ^ Guarnaschelli Gotti 2007, p. 850.
  5. ^ a b Guarnaschelli Gotti 2007, p. 849.
  6. ^ Guarnaschelli Gotti 2007, p. 854.
  7. ^ a b Francesco Soletti (a cura di), Il grande mosaico della cucina italiana, Touring Club Italiano, 2009, ISBN 88-365-4675-7.
  8. ^ Sanremo: arriva la De.Co. per la Sardenaira, su Sanremo: arriva la De.Co. per la Sardenaira. URL consultato il 22 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  9. ^ Disciplinare di produzione della sardenaira a denominazione comunale (PDF), su comunedisanremo.it. URL consultato il 22 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Guarnaschelli Gotti, Grande enciclopedia illustrata della gastronomia, a cura di Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, Milano, Mondadori, 2007 [1990], ISBN 978-88-04-56749-3.

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