Réunion des Musées Nationaux

Réunion des Musées Nationaux
Gran Palazzo (Gran Palais)
StatoBandiera della Francia Francia
Fondazione1895 a Parigi
Fondata daRaymond Poincaré e Georges Leygues
Sede principaleParigi
Persone chiaveChris Dercon (presidente)
SettoreDiffusione culturale
ProdottiMostre, editoria, calchi, stampe, immagini, prodotti derivati
Dipendenti1000
Sito webwww.rmngp.fr/ e www.grandpalais.fr/

La Réunion des musées nationaux et du Grand Palais des Champs-Élysées (nome completo di Réunion des Musées Nationaux) è una società francese, e più di preciso un établissement public à caractère industriel et commercial (stabilimento pubblico a carattere industriale e commerciale, EPIC), fondata nel 1895 sotto la guida dei francesi Raymond Poincaré e Georges Leygues, con lo scopo di acquistare opere d'arte per collezioni nazionali. L'istituzione possiede tre direttive attuali: l'accoglienza del pubblico, l'organizzazione delle esibizioni temporanee e la tenuta delle esibizioni e delle sue collezioni permanenti.

La RMN si è riformata nel 2011 tramite la fusione tra i Musei Nazionali di Parigi e il Grand Palais.[1]

La RMN è responsabile di 34 musei nazionali, per i quali esistono due statuti: la maggior parte sono anche istituzioni pubbliche con autonomia legale e finanziaria; gli altri sono servizi con giurisdizione nazionale collegati al Dipartimento dei Musei di Francia[collegamento interrotto].

Musei correlati e stabilimenti[modifica | modifica wikitesto]

Parigi[modifica | modifica wikitesto]

Regione parigina[modifica | modifica wikitesto]

Altre regioni francesi[modifica | modifica wikitesto]

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

La Réunion des Musées Nationaux ha collaborato con la Cryo Interactive, azienda videoludica anch'essa francese, per la distribuzione dei seguenti videogiochi:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "(FR) Grand Palais (RMN), su RMN. URL consultato il 24 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2018)..

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN169949683 · ISNI (EN0000 0001 2163 9784 · LCCN (ENno2012008307 · GND (DE16165182-3 · BNF (FRcb16272563j (data) · J9U (ENHE987012439370505171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2012008307
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