Rete filoviaria di Avellino

Rete filoviaria di Avellino
Servizio di trasporto pubblico
Tiporete filoviaria urbana ed extraurbana
StatiBandiera dell'Italia Italia
CittàAvellino
Apertura1947
Chiusura1973
Riapertura2023
Linee impiegate2
 
GestoreSFI
Mezzi utilizzativedi
 
Lunghezza13,4 km
Elettrificazione600 V cc
Trasporto pubblico

La rete filoviaria di Avellino serve l'omonima città italiana.

Attualmente composta da una sola linea (attivata nel 2023), in passato comprendeva due linee (in esercizio dal 1947 al 1973).

Rete storica[modifica | modifica wikitesto]

La rete filoviaria di Avellino venne realizzata su impulso di Carmine De Martino, parlamentare e titolare della Società Agricola Industriale Meridionale (SAIM), che nel 1946 costituì la Società Filoviaria Irpina (SFI), per la costruzione e gestione della linea.

Il progetto originario prevedeva un'unica linea, dal centro di Avellino alla stazione ferroviaria, e da lì al comune limitrofo di Atripalda; tale tronco fu attivato il 19 settembre 1947.

Subito si iniziarono i lavori per una seconda linea, per servire la frazione di Pianodardine, che venne aperta nel 1949.

Nel 1956, dopo anni di discussioni, venne inaugurato il prolungamento da Avellino a Mercogliano. Ma già dal 1959 i bilanci sociali cominciarono a essere in passivo, e la situazione continuò a peggiorare fino al commissariamento della società da parte del Ministero dei trasporti, nel 1971.

L'esercizio filoviario cessò il 1º novembre 1973.

Linee[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente erano in servizio due linee:

  • 1 Avellino - stazione ferroviaria - Atripalda
  • 2 Avellino - stazione ferroviaria - Pianodardine - Atripalda

In seguito all'attivazione della tratta per Mercogliano nel 1956, questa fu servita da un prolungamento della linea 1, mentre la linea 2 rimase invariata.

Mezzi[modifica | modifica wikitesto]

Numeri Anno Telaio Carrozzeria Parte elettrica Note
01 a 05 1947 Fiat 668F/122 Cansa CGE/MRA
06 1953 Fiat 2401FM Cansa OCREN
07 a 09 1945 Fiat 668F Cansa CGE Acquistati nel 1966 dalla rete di Salerno
183 1955 Alfa Romeo 140AF Pistoiesi CGE/MRA Acquistato nel 1956 dalla rete di Salerno
184 1955 Alfa Romeo 140AF Casaro CGE/MRA

Nuova linea[modifica | modifica wikitesto]

Mappa della filovia attivata nel 2023
Bifilare per la nuova linea, 2022

Nel primo decennio del XXI secolo si è progettata ed iniziata a costruire una nuova filovia, giornalisticamente e impropriamente denominata metropolitana leggera,[1][2] pensata per snellire il traffico cittadino e a ridurre le emissioni di gas di scarico delle auto private.

I lavori, iniziati nel 2009,[3] prevedevano il completamento dell'opera per il 2010.[2] A causa di numerose interruzioni, tuttavia, l'opera è stata più volte rimandata, aprendo al pre-esercizio nel luglio 2022[4] ed entrando completamente in funzione ad aprile 2023.[5] Il mezzo percorre un giro di 11 km e 15 fermate,[6] con 23 corse giornaliere dal lunedì al sabato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bollettino Ufficiale della Regione Campania (PDF), su sito.regione.campania.it, n. 26, 16 maggio 2005. URL consultato il 1º febbraio 2022.
  2. ^ a b Il progetto della metropolina leggera di Avellino, su avellinomagazine.it. URL consultato il 1º febbraio 2022.
  3. ^ La metro leggera è salva: sbloccati i finanziamenti, terminerà entro il 2017, su irpinianews.it. URL consultato il 1º febbraio 2022.
  4. ^ Antonella Sarno, Al via i test in linea della metro leggera, Festa: "Abbiamo ereditato un progetto di 21 anni fa portandolo a termine con soddisfazione", in Avellino Today, 6 luglio 2022. URL consultato il 6 luglio 2022.
  5. ^ Metro leggera di Avellino su strada oggi (23 anni dopo il progetto): gli orari, su Nuova Irpinia, 2 aprile 2023. URL consultato il 2 aprile 2023.
  6. ^ Avellino, la metropolitana leggera parte con 15 fermate, in Il Mattino, 3 Aprile 2023. URL consultato il 4 aprile 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Gregoris, Francesco Rizzoli, Claudio Serra, Giro d'Italia in filobus, Calosci - Cortona, 2003, pp. 239–241. ISBN 8877851937.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]