Stazione di Pavia

Pavia
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPavia
Coordinate45°11′20″N 9°08′42″E / 45.188889°N 9.145°E45.188889; 9.145
Altitudine76 m s.l.m.
LineeMilano-Genova
Vercelli-Pavia
Pavia-Alessandria
Pavia-Cremona
Pavia-Stradella
Storia
Stato attualein uso
Attivazione1862
Caratteristiche
Tipostazione in superficie, passante, di diramazione
Binari6+1 tronco
GestoriRete Ferroviaria Italiana
Interscambiautobus urbani e interurbani
Ponte della ferrovia sul Ticino distrutto nel 1944

La stazione di Pavia è la principale stazione ferroviaria a servizio del comune di Pavia (dotato di altre due stazioni, Pavia Porta Garibaldi e Motta San Damiano). Posta lungo la Milano-Genova, è capolinea delle linee per Alessandria (via Valenza), Cremona e Vercelli.

La gestione dei locali commerciali è affidata a Centostazioni mentre i locali legati all'attività ferroviaria sono gestiti da Rete Ferroviaria Italiana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione di Pavia nel 1915

La stazione venne attivata nel 1862, contemporaneamente all'apertura delle linee per Milano e per Torreberetti[1].

Inizialmente vi era una baracca provvisoria in legno per i passeggeri, affiancata da una rimessa locomotive, anch'essa in legno[1].

La costruzione del fabbricato definitivo, in muratura, fu ritardata da varie difficoltà, soprattutto per quanto riguarda la soggezione della zona a servitù militare, e infine approvata con una convenzione del 14 luglio 1865[1].

Il fabbricato definitivo venne progettato dell'ingegnere Gaetano Ratti, della Società Ferrovie Alta Italia, e risultò simile a quelli di altre stazioni lombarde, con un corpo centrale a due piani e due corpi laterali a un piano[2]; dal lato dei binari fu costruita una tettoia Marquise in ferro, per riparare i passeggeri dalle intemperie[3]. Il fabbricato così progettato venne inaugurato nel 1867[1].

Fino alla seconda guerra mondiale il ponte sul Ticino si trovava leggermente spostato più a nord; esso fu distrutto dai bombardamenti il 4 settembre 1944. Il nuovo ponte, caratterizzato da uno stile architettonico più moderno, venne ricostruito affiancato al precedente, del quale è rimasta traccia delle fondazioni delle pile, visibili nell'alveo del fiume quando è in periodo di magra, e di una pila, visibilmente segnata dall'esplosione di una bomba, sul lato destro del fiume[4][5].

Nel 2009 sono stati effettuati importanti lavori di restyling che hanno riguardato prevalentemente il fabbricato viaggiatori: si è provveduto a rendere l'atrio più spazioso eliminando la separazione fra la sala di attesa e lo stesso atrio e lo spazio è stato dotato di locali commerciali e altri servizi. È stata inoltre sostituita l'illuminazione e sono stati adeguati gli impianti tecnologici alle norme di legge. Durante l'intervento sono state eliminate le barriere architettoniche, sono stati ristrutturati i bagni e si è proceduto all'ordinaria manutenzione degli impianti: rinnovo dell'intonaco per il fabbricato viaggiatori, restauro degli infissi e delle pensiline e, in seguito, installazione dei monitor di indicazione elettronici a LED gialli in sostituzione di quelli a palette nelle sale d'attesa e su tutti i binari ed installazione di schermi televisivi che trasmettono spot pubblicitari[6].

Nel 2014 sono stati avviati nuovi lavori, volti al rifacimento del marciapiede esterno della stazione (lato Piazzale della Stazione), alla sostituzione delle porte di ingresso nella stazione (per renderle a norma per diversamente abili), al rifacimento dei marciapiedi a servizio dei binari, alla creazione di un nuovo binario per servizio viaggiatori con relativo marciapiede, all'installazione degli ascensori tra il sottopassaggio centrale e le banchine a servizio dei binari (attivati, tuttavia, solo alcuni anni dopo), e al contestuale prolungamento del sottopassaggio centrale fino a via Brichetti (in precedenza solo il sottopassaggio di destra arrivava in via Brichetti).

Prima che venissero avviati i lavori di costruzione della banchina a servizio del binario 6, oltre il binario 5 erano presenti altri due binari passanti, che non erano serviti da banchina ed erano utilizzati per la sosta di treni merci e treni passeggeri fuori servizio o per il ricovero dei macchinari addetti alla manutenzione. Nel 2014 il sesto binario è stato abilitato al servizio viaggiatori, mentre il settimo è stato demolito per lasciare spazio alla banchina viaggiatori del nuovo binario.

Il 20 maggio 2018 è stato attivato il nuovo Apparato Centrale Computerizzato (ACC) per il controllo del traffico ferroviario, in sostituzione delle vecchie Cabine attive dal 1951.

Il 27 novembre 2022 è stato attivato l'Apparato Centrale Computerizzato Multistazione (ACCM) nella tratta Pavia-Voghera.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Il fabbricato viaggiatori si compone di tre corpi: quello centrale si sviluppa su due livelli, ospita la gran parte dei servizi per i viaggiatori ed è dotato di cinque archi in cui si trovano le porte d'accesso, mentre in cima alla struttura è presente un orologio analogico; i corpi laterali, che si diramano simmetricamente rispetto al corpo centrale, sono dotati ognuno di sei archi che contengono le porte di accesso ed ospitano i locali tecnici, i servizi igienici e gli spazi commerciali.

I locali del fabbricato viaggiatori sono utilizzati da circa 8,7 milioni di passeggeri annui.[6]

La stazione disponeva anche di uno scalo merci con annesso magazzino. Il 30 novembre 2009 lo scalo è stato smantellato mentre il magazzino è stato convertito a deposito. L'architettura del magazzino è molto simile a quella delle altre stazioni ferroviarie italiane.

La pianta dei fabbricati è rettangolare.

Il piazzale è dotato di sette binari (sei passanti e uno tronco) per il servizio viaggiatori, tutti dotati di banchina e collegati fra loro da due sottopassaggi, che collegano anche la piazza della stazione con via Robecchi Brichetti, dall'altro lato della ferrovia. I binari sono tutti dotati di pensilina eccetto il tronco. I binari 2 e 3 sono i binari di corretto tracciato della linea Milano-Genova, gli altri binari si trovano su tracciato deviato. Nel dettaglio i binari sono, solitamente, impiegati per:

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione offre i seguenti servizi:

  • Bar Bar
  • Biglietteria a sportello Biglietteria a sportello
  • Biglietteria automatica Biglietteria automatica
  • Negozi Negozi
  • Posto di Polizia ferroviaria Posto di polizia ferroviaria
  • Sala d'attesa Sala d'attesa
  • Servizi igienici Servizi igienici

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Il servizio passeggeri è svolto in esclusiva da parte di Trenitalia (controllata del gruppo Ferrovie dello Stato) per i treni a lunga percorrenza (6 coppie giornaliere di InterCity Milano-Livorno, 5 coppie giornaliere di InterCity Milano-Ventimiglia, 1 coppia giornaliera di Frecciarossa Venezia-Genova, 1 coppia giornaliera di Frecciabianca Milano-Genova-Roma e, in alcuni periodi dell'anno, 1 coppia di Intercity Notte Milano-Siracusa), nonché da Trenord per i treni regionali per conto della Regione Lombardia. La stazione è servita anche da 1 coppia giornaliera di EuroNight effettuati con treni delle Ferrovie Austriache sulla relazione La Spezia-Vienna/Monaco di Baviera (i servizi internazionali sono gestiti da Trenitalia in territorio italiano) e, dal 10 dicembre 2023, da una coppia giornaliera di treni Italo - Nuovo Trasporto Viaggiatori sulla relazione Genova-Milano-Napoli.[7][8]

La stazione è capolinea della linea S13 di Trenord del servizio ferroviario suburbano di Milano, da e per Milano Bovisa-Politecnico, con orario cadenzato a frequenza semi-oraria, nonché delle linee regionali Pavia-Alessandria (via Valenza), Pavia-Cremona e Pavia-Vercelli con treni regionali gestiti da Trenord a frequenza oraria nei giorni feriali e bi-oraria in quelli festivi.

La stazione è anche fermata per i treni regionali veloci di Trenitalia Milano-Genova (frequenza bi-oraria, con alcune corse prolungate verso la Riviera di Ponente o di Levante), per i treni RegioExpress di Trenord Milano-Alessandria via Voghera (frequenza bi-oraria) e per i treni regionali di Trenord Milano-Piacenza via Stradella (frequenza oraria).

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è servita dalle linee degli autoservizi urbani e suburbani di Pavia, svolti da Autoguidovie, e si trova a breve distanza dall'autostazione e dal centro storico cittadino.

Dal piazzale antistante la stazione partono i pullman sostitutivi del servizio ferroviario, nonché i pullman a lunga percorrenza dell'azienda Eurobus.

Fra il 1913 e il 1954 il piazzale ospitò un capolinea della tranvia di Pavia, rimaneggiato durante i lavori di prolungamento della stessa fino al Policlinico San Matteo, attuati nel 1932[9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Pavia. Materiali..., p. 59
  2. ^ Pavia. Materiali..., pp. 59-60
  3. ^ Pavia. Materiali..., p. 60
  4. ^ paviaedintorni.it - La ricostruzione dei ponti sul Ticino
  5. ^ Foto del ponte bombardato il 4 settembre 1944, su hotellegronde.it. URL consultato il 30 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2016).
  6. ^ a b Scheda informativa Centostazioni Archiviato il 25 maggio 2010 in Internet Archive.
  7. ^ Dal prossimo 12 dicembre da Pavia ci sarà ogni sera un treno per Vienna e Monaco di Baviera, su oltrepolombardo, 23 novembre 2022. URL consultato il 2 dicembre 2022.
  8. ^ Treni, Italo fermerà a Pavia, Voghera e Tortona, su La Provincia Pavese, 23 novembre 2023. URL consultato il 25 novembre 2023.
  9. ^ Giuliano Ascorbi, Pietro Ferrari e Claudio Guastoni, Quando a Pavia si aspettava il tram, Pime editrice, Pavia, 2013. ISBN 978-88-7963-296-6.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Musei Civici e Archivio Storico Civico, Pavia. Materiali di storia urbana. Il progetto edilizio 1840-1940, Edizioni Mediche Italiane, Pavia 1988.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]