Trasporti a Brescia

Voce principale: Brescia.

La rete di trasporti pubblici della città di Brescia è composta da una linea metropolitana e da linee automobilistiche che servono il nucleo urbano e i comuni limitrofi.

Struttura della rete[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 2003, la gara indetta dal Comune di Brescia per la gestione del trasporto pubblico locale è stata aggiudicata da un'associazione temporanea d'impresa formata da Brescia Trasporti, SIA Autoservizi e Autoguidovie Spa.

Al 2024[1], il servizio urbano è composto da diciassette linee:

Il servizio estivo della linea 5 tra Largo Zanardelli e Monte Maddalena è stato incorporato nella linea 6.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Rete tranviaria[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni ottanta del XIX secolo la città divenne il centro di una vasta rete tranviaria interurbana. L'amministrazione comunale decise di collegare il centro cittadino a questa rete, ma poiché non era consentito il transito dei tram a vapore all'interno delle mura cittadine, si dovette ricorrere alla costruzione di una tranvia a cavalli che unisse la piazza del Duomo cittadino alla stazione tranviaria.

Nel corso degli anni, la rete tranviaria crebbe collegando prima le porte cittadine fra loro, poi unendo il centro cittadino ai sobborghi. Nel 1908, a seguito della municipalizzazione dei servizi tranviari, l'ASM Brescia si sostituì ai precedenti gestori, la Tramways à Vapeur de la Province de Brescia e la Società Elettrica Bresciana, e provvide a completare l'elettrificazione della trazione avviata da quest'ultima società.

Rete filoviaria[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Rete filoviaria di Brescia.

A metà degli anni trenta si decise di sostituire le tranvie con il filobus che permetteva una velocità maggiore e che poteva funzionare anche con il manto stradale dissestato.

Nel 1950, le linee filoviarie era le seguenti:

  • Linea 1: Ponte San Giacomo - Porta Venezia (Viale Bornata);
  • Linea 2: Borgo Trento - Via Cremona;
  • Linea 4: Corso Zanardelli - Stazione ferroviaria - Corso Zanardelli (linea circolare);
  • Linea 5: Piazza Loggia - Mompiano;
  • Linea 7: Piazza San Barnaba - Sant'Eufemia della Fonte.

Verso la fine degli anni cinquanta, le nuove esigenze di mobilità spinsero l'ASM a costituire nuove linee urbane servite da autobus piuttosto che da filobus. Vantaggio immediato del primo mezzo di trasporto era la possibilità di effettuare deviazioni dei percorsi in caso di impedimenti urgenti. Lo svantaggio era la rumorosità rispetto al corrispondente la cui trazione era ad energia elettrica.

Nel 1965 si decise di sostituire le cinque linee filoviarie con servizi automobilistici, con la conseguente dismissione dei tralicci e dei cavi d'alimentazione. Il processo si concluse operativamente il 6 agosto 1967 con la trasformazione della linea 1[2].

Linee automobilistiche[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni settanta, si procedette alla costituzione di 3 linee extraurbane, denominate con lettere anziché con numeri come era consuetudine a quel tempo. Esse erano:

Nel 1981 si procedette ad una ristrutturazione dell'intera rete, a quel tempo ancora vincolata agli assetti stabiliti dalla rete tranviaria di settant'anni prima. Le nuove linee sostituirono completamente le precedenti e avevano una denominazione in lettere anziché in numeri. Per consuetudine, le lettere A e B furono assegnate rispettivamente alle extraurbane verso Bovezzo e verso Borgosatollo.

Nel 1999[3]. il servizio urbano era composto dalle seguenti linee:

  • Linea A: Bovezzo - Villaggio Sereno;
  • Linea B: Via Verdi - Capodimonte;
  • Linea C: Mompiano - Girelli;
  • Linea D: Montini - San Polo;
  • Linea E: Pendolina - Botticino;
  • Linea G: Mandolossa - Bornata;
  • Linea H: Buffalora-Stocchetta - Collebeato;
  • Linea H1: Torricella - Via Dalmazia;
  • Linea I: Costalunga - Fornaci;
  • Linea I1: Stazione - Via Oberdan;
  • Linea M: Paolo VI - Monte Maddalena (Servizio estivo);
  • Linea Pd: Periferica circolare destra;
  • Linea Ps: Periferica circolare sinistra;
  • Linea Q: Fiumicello - San Polo;
  • Linea Q1: Stazione - Poliambulanza;
  • Linea R: Paolo VI - San Gottardo;
  • Linea S: Piazza Vittoria - Folzano;
  • Linea S1: Stazione - Codignole;
  • Linea V: Violino - Paolo VI.

Nel 2003 a seguito delle nuove norme stabilite dalla regione[4], la nuova rete urbana ingloba anche 14 comuni dell'Hinterland (oltre a Brescia, Borgosatollo, Bovezzo, Caino, Castenedolo, Castel Mella, Cellatica, Collebeato, Concesio, Gussago, Nave, Rezzato, Roncadelle, Serle) e di conseguenza essa è stata riprogettata per far fronte alle nuove esigenze di mobilità. Le nuove linee iniziarono a operare il 5 luglio 2004.

Dopo l'apertura della linea metropolitana leggera Prealpino-Sant'Eufemia, il 3 aprile 2013 furono ripensate tutte le linee urbane e fu soppressa la linea 1 Mompiano-Masaccio[5]. Il 29 aprile fu attivata una linea di navetta fra Concesio e la stazione capolinea della metropolitana di Prealpino[6], mentre a partire dal 12 settembre il capolinea della linea 8 fu trasferito da Caionvico alla stazione di Sanpolino[7].

Dal 7 giugno 2015 al 12 settembre 2016, a causa dei lavori di costruzione della linea AV Treviglio-Brescia e conseguente chiusura al transito del sottopassaggio di via Corsica, la linea 17 fu limitata nel tratto Castel Mella-Bresciadue e fu istituita la linea 19 tra la stazione della metropolitana di San Faustino e Costalunga[8].

Con l'introduzione dell'orario estivo del 2017, la linea 5, servizio stagionale diretto sul Monte Maddalena, fu integrata con la linea 6[9].

Metropolitana[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Metropolitana di Brescia.

Nel 2013[10] è entrata in funzione una linea di metropolitana leggera automatica, che collega i quartieri nord della città di Brescia a quelli della zona sud-est, passando per il centro storico.

Impiega un sistema di trasporto rapido su ferro interamente automatico, concepito e costruito da Ansaldo-STS, del tutto analogo a quello già realizzato per la metropolitana di Copenaghen.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Brescia Mobilità - Mappa delle linee bus e della Metropolitana (PDF), su bresciamobilita.it, 2024 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2023).
  2. ^ Gianpiero Belotti, Mario Baldoli, Una corsa lunga cent'anni - Storia dei trasporti pubblici di Brescia dal tram a cavalli al progetto Metrobus, Brescia, Fondazione Civiltà Bresciana, 1999, pp. 197-198, ISBN 88-86670-13-3.
  3. ^ Gianpiero Belotti, Mario Baldoli, Una corsa lunga cent'anni - Storia dei trasporti pubblici di Brescia dal tram a cavalli al progetto Metrobus, Brescia, Fondazione Civiltà Bresciana, 1999, p. 235, ISBN 88-86670-13-3.
  4. ^ Legge Regionale Lombardia N. 22 del 29 ottobre 1998 sulla Riforma del Trasporto Pubblico Locale.
  5. ^ Autobus urbani. Da domani scatta la piccola rivoluzione, in Giornale di Brescia, 2 aprile 2013, pp. 8-9.
  6. ^ Da lunedì, la linea 10 e la navetta per la metro cambiano percorso, in Giornale di Brescia, 27 aprile 2013, p. 32.
  7. ^ Bus e metro. Ecco gli orari invernali, in Giornale di Brescia, 12 settembre 2013, p. 15.
  8. ^ Via Corsica. I lavori ridisegnano i percorsi di autobus e utenti, in Giornale di Brescia, 9 giugno 2015, p. 11. Brescia Mobilità - Nuova linea 19, su bresciamobilita.it, 29 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2016). Brescia Mobilità - Percorso nuova linea 19 (PDF), su bresciamobilita.it, 29 maggio 2015. Brescia Mobilità: deviazioni bus e spostamenti fermata a partire da lunedì 12 settembre, su mobilitypress.it, 12 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2020). Via Corsica riapre dopo un anno e mezzo, in Giornale di Brescia, 11 settembre 2016, p. 16.
  9. ^ D’estate tornano i bus tra centro e Maddalena, in Giornale di Brescia, 7 giugno 2017, p. 15.
  10. ^ La metro di Brescia apre sabato 2 marzo, su cityrailways.it, 5 febbraio 2013. URL consultato il 5 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).

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