Villa Saporiti

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima villa del Lido di Anzasco a Piverone, vedi Villa Saporiti (Piverone).
Villa Saporiti
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàComo
IndirizzoVia Borgovico, 150
Coordinate45°48′54.3″N 9°04′06.13″E / 45.815082°N 9.068369°E45.815082; 9.068369
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1783-1793
Stileneoclassico
Usosede legale
Realizzazione
ArchitettoLeopoldo Pollack
Proprietarioprovincia di Como
Vista notturna

Villa Saporiti, nota anche come Villa Resta Pallavicino o come La Rotonda,[1] è un edificio monumentale situato a Como, Lombardia, nella zona di Borgo Vico.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Villa neoclassica che si affaccia sul lago di Como, è stata costruita tra il 1783 e il 1793[1], su incarico dei marchesi milanesi Antonio Villani ed Eleonora Doria Sforza Visconti[2] in Villani, divenuti proprietari di un terreno demaniale confiscato ai padri oratoriani e alle monache agostiniate durante il giuseppinismo.[3]

La villa fu progettata da Leopoldo Pollack,[2][3][4] anche se uno scritto di metà Ottocento la attribuisce a Simone Cantoni.[5] A un periodo successivo risalgono i progetti di Luigi Cagnola per lo scalone d'onore a due rampe.[5]

Nel 1797, Napoleone Bonaparte in visita a Como decise di alloggiare a Villa La Rotonda.[4]

Nel 1858, l'edificio venne comprato da un esponente della famiglia Saporiti (Apollinare[6] o Marcello Rocca[4]), committente di una serie di ristrutturazioni che interessarono i lati occidentale e meridionale dell'edificio.[4] Il cognome di questa famiglia rimase legato alla villa anche dopo l'acquisto, nel 1950,[4] da parte della Provincia di Como,[5] che ne fece la propria sede istituzionale[3]. Dopo alcuni anni, la Provincia di Como acquistò anche l'adiacente villa Gallia con il parco condiviso con villa Saporiti[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterni[modifica | modifica wikitesto]

Collocata all'interno di un parco comprensivo anche di Villa Gallia,[1] La Rotonda si compone di un corpo centrale su due livelli, affiancato da due corpi laterali simmetrici.[3]

Sul lato occidentale, la facciata del corpo centrale presenta tre fornici inframmezzati da colonne doriche. Sopra di essi si sviluppa un piano superiore con balconata, sormontato da un timpano triangolare.[3]

Il lato orientale del corpo centrale è invece caratterizzato dalla cosiddetta Rotonda,[5][1] ossia un'esedra ispirata al rococò francese[4], caratterizzata dalla presenza di lesene e colonne ioniche e coronata da sei statue raffiguranti altrettanti divinità romane (Giove, Giunone, Marte, Venere, Apollo e Nettuno).[3] Cinque ninfe acquatiche sono invece rappresentate negli altrettanti medaglioni che sormotano gli arcuati finestroni tra una colonna e l'altra.[3][7]

Interni[modifica | modifica wikitesto]

Internamente, la Rotonda ospita una sala d'onore a pianta ellittica, dotata di volta affrescata e stuccata.[5][3] Gran parte degli elementi ornamentali della volta si rifanno a un modello di Giocondo Albertolli.[3]

Introdotto da una serliana, lo scalone d'onore conduce dall'atrio della villa al piano superiore.[7]

A pianta rotonda è anche un salottino decorato da un mosaico a pavimento,[3][7] da busti di imperatori romani e da paraste binate sormontate da capitelli a testa di Medusa.[3]

Molte delle sale conservano lampadari in vetro di Murano o cristallo di Boemia.[8]

Una parte dei mobili della sala cosiddetta "Etrusca" proviene dal castello di Monguzzo.[9]

Tra le opere d'arte conservate nella villa, un quadro cinquecentesco raffigurante Salomé con la testa di San Giovanni.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d TCI, Guida d'Italia [...], p. 273.
  2. ^ a b Bartolini, pp. 115-116.
  3. ^ a b c d e f g h i j k Villa Saporiti - complesso, Via Borgovico, 150 - Como (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 16 aprile 2021.
  4. ^ a b c d e f g Trabella, cap. 4.
  5. ^ a b c d e Belloni et al., p. 165.
  6. ^ a b Bartolini, p. 120.
  7. ^ a b c Belloni et al., p. 166.
  8. ^ Bartolini, p. 121.
  9. ^ Bartolini, p. 120.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991.
  • Touring Club Italiano (a cura di), Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano), Milano, Touring Editore, 1999, ISBN 88-365-1325-5.
  • Franco Bartolini, I segreti del Lago di Como e del suo territorio, Cermenate, New Press Edizioni, 2016 [2006].
  • Francesca Trabella, 50 Ville del Lago di Como, Lipomo, Dominioni Editore, 2020, ISBN 978-88-87867-38-1.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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