Zoe Incrocci

Zoe Incrocci nel 1954

Zoe Incrocci (Brescia, 21 settembre 1917Roma, 6 novembre 2003) è stata un'attrice e doppiatrice italiana, sorella maggiore dello sceneggiatore Agenore Incrocci, è stata una delle più note caratteriste degli anni cinquanta sul grande schermo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sorella del famoso sceneggiatore Agenore Incrocci, debuttò nel cinema a diciassette anni in film L'eredità dello zio buonanima di Amleto Palermi (1934). Dal 1950, con Totò cerca moglie di Carlo Ludovico Bragaglia, intraprese una carriera costante, partecipando a molte altre pellicole: Il padrone del vapore di Mario Mattoli (1951), Noi siamo le colonne di Luigi Filippo D'Amico (1956), Colpo gobbo all'italiana di Lucio Fulci (1962), Dropout di Tinto Brass (1971) e Brutti, sporchi e cattivi di Ettore Scola (1976), nelle quali si distinse come attrice raffinata e spiritosa.

In televisione esordì nel 1955 con Piccole donne, cui seguirono nel 1957 Jane Eyre, Ottocento (1959), La cittadella (1964, tutti diretti da Anton Giulio Majano), Il giornalino di Gian Burrasca di Lina Wertmüller (1964), David Copperfield (1965), La fiera della vanità (1967, ancora con Majano) Il Circolo Pickwick (1968), Le avventure di Pinocchio di Luigi Comencini (1971) nel ruolo della Lumachina, nella prima metà degli anni ottanta interpretò la governante nello sceneggiato Casa Cecilia con Delia Scala e Giancarlo Dettori e i recenti Il maresciallo Rocca di Giorgio Capitani e Lodovico Gasparini (1998), Don Matteo di Enrico Oldoini (1999) e La dottoressa Giò di Filippo De Luigi (1999).

Attiva in teatro ed alla radio, Zoe Incrocci divenne nota anche nel campo del doppiaggio soprattutto per aver prestato la sua voce gracchiante alla querula servetta di colore Butterfly McQueen in Via col vento di Victor Fleming (1939), a Jean Hagen in Cantando sotto la pioggia di Stanley Donen e Gene Kelly (1952) e alla giovane Marilyn Monroe in Eva contro Eva di Joseph L. Mankiewicz (1950). Nel 1938 fu Aldina in Come vi piace di William Shakespeare nel Giardino di Boboli a Firenze per la regia di Jacques Copeau. Fu attiva anche nel doppiaggio Disney doppiando l'elefantessa Prissy in Dumbo e Nonna Salice in Pocahontas e Pocahontas II - Viaggio nel nuovo mondo.

Nel 1991 ricevette il David di Donatello e il Nastro d'argento alla migliore attrice non protagonista per l'interpretazione di Elvira in Verso sera di Francesca Archibugi (1990).

È morta nella sua abitazione romana il 6 novembre 2003, all'età di 86 anni.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposata con il regista Nino Meloni, era la nonna di Giorgia Meloni.[1]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Prosa radiofonica Eiar[modifica | modifica wikitesto]

  • Anche a Chiacago nascon le violette, commedia di Buzzichini e Casella, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 8 marzo 1939.

Prosa radiofonica Rai[modifica | modifica wikitesto]

Varietà radiofonici Rai[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Film cinema[modifica | modifica wikitesto]

Film d'animazione[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carlo Bonini, Giorgia Meloni, tutte le omissioni di un'autobiografia, in la Repubblica, 14 maggio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Le attrici Gremese editore Roma 1999
  • Le teche Rai

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore David di Donatello per la migliore attrice non protagonista Successore
Nancy Brilli
per Piccoli equivoci
1991
per Verso sera
Elisabetta Pozzi
per Maledetto il giorno che t'ho incontrato
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