Zona rossa dei Campi Flegrei

Zona rossa dei Campi Flegrei
Deformazioni superficiali del terreno rilevate da satellite
in alto: periodo 2002–2010
in basso: periodo 2014–2015
VulcanoCampi Flegrei
StatoItalia
Comuni interessatiPozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Napoli (parte), Chiaia, Posillipo, Arenella (parte), Vomero (parte), Chiaiano (parte), Soccavo, Pianura, Bagnoli, Fuorigrotta, Marano di Napoli (parte), Giugliano in Campania (parte), Quarto
Eventi correlatiflussi piroclastici
Noteallerta vulcanica: attenzione (giallo) - settembre 2020[1]
topografia dei Campi Flegrei
La zona rossa 1 dei Campi Flegrei

La zona rossa del super vulcano dei Campi Flegrei[2], delimita l'area a maggior rischio vulcanico nella parte occidentale della città di Napoli e dei comuni limitrofi. Premesso che non è possibile prevedere deterministicamente un'eruzione, così come non è dato di sapere in anticipo la taglia di un evento eruttivo, in caso di allarme vulcanico l'evacuazione preventiva della popolazione dalla zona rossa secondo le modalità previste dal piano di evacuazione, rimane l'unica strategia possibile per tutelare l'incolumità dei residenti. Occorre dire che il settore flegreo è altresì interessato dal fenomeno del bradisismo. Questo fenomeno millenario che caratterizza l'innalzamento o l'abbassamento del suolo soprattutto puteolano, sottintende anche un rischio sismico di recente attenzionato dal dipartimento della protezione civile. È stato quindi varato un decreto legge che prende in esame interventi per mitigare il rischio bradisismico.[3]

Estensione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Campi Flegrei.

La zona rossa ha un'estensione rapportata a uno scenario eruttivo dall'indice di esplosività vulcanica VEI4. L'area a rischio comprende alcune aree della città di Napoli con i quartieri San Ferdinando (parte), Chiaia, Posillipo, Arenella (parte), Vomero (parte), Chiaiano (parte),Soccavo, Pianura, Bagnoli, Fuorigrotta, nonché i Comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Marano di Napoli (parte), Giugliano in Campania (parte) e Quarto.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La zona rossa flegrea, in caso di eruzione può essere invasa dai flussi piroclastici: la fenomenologia vulcanica più pericolosa e distruttiva. Il Vulcano dei Campi Flegrei, su indicazioni della commissione grandi rischi, dal mese di dicembre 2012 è al livello giallo di allerta vulcanica (attenzione), e presenta una condizione di irrequietezza molto difficile da interpretare. Un dato che è stato ulteriormente ribadito nell'ambito di un convegno scientifico[4] tenutosi a Napoli il 27 e il 28 novembre 2017.

Ai Campi Flegrei non è stata ancora determinata, come invece è stato fatto per il Vesuvio, la zona rossa 2, cioè quel settore territoriale ricadente probabilmente a est della zona rossa 1, dove la caduta dei prodotti piroclastici espulsi dal vulcano (cenere, sabbia, lapilli), potrebbero cagionare seri problemi e disagi alla popolazione della parte più antica di Napoli ubicata sottovento. Secondo le regole del piano di evacuazione infatti, solo con eruzione in corso si andrebbero a individuare quali settori della città partenopea, oggi classificati gialli, all'occorrenza dovrebbero essere evacuati.

Piani d'emergenza[modifica | modifica wikitesto]

Così come per il Vesuvio, per la determinazione della zona rossa flegrea e quindi per l'elaborazione dei piani d'emergenza, è stato necessario, a cura dell'autorità scientifica, individuare con calcoli probabilistici l'eruzione massima di riferimento, valutata dagli esperti in un evento di taglia media (VEI4)[5]. L'ultima eruzione al Monte Nuovo, risale al 1538 e fu di modeste dimensioni (VEI 3).

I piani di evacuazione sono stati elaborati, e quando saranno capillarmente diffusi, interesseranno la sicurezza di 550.000 abitanti[5].

Anche per i Campi Flegrei, alla stregua di quanto è stato fatto per il Vesuvio, in caso di allarme vulcanico le popolazioni che saranno evacuate saranno ospitate da altrettante Regioni gemellate:

Comune flegreo Regione ospitante
Bacoli Marche / Umbria
Giugliano in Campania (parte) Trentino-Alto Adige
Marano di Napoli (parte) Liguria
Monte di Procida Abruzzo / Molise
NapoliArenella (parte) Veneto
NapoliBagnoli Basilicata / Calabria
NapoliChiaia e San Ferdinando (parte) Sicilia
NapoliChiaiano (parte) Friuli-Venezia Giulia
NapoliFuorigrotta Lazio
NapoliPianura Puglia
NapoliPosillipo Sardegna
NapoliSoccavo Emilia-Romagna
NapoliVomero (parte) Piemonte / Valle d'Aosta
Pozzuoli Lombardia
Quarto Toscana

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Informazioni principali sull’attività dell’area dei Campi Flegrei relative al mese di Settembre 2020, su ov.ingv.it.
  2. ^ Campi Flegrei: l'inquieta caldera vulcanica, su rischiovesuvio.blogspot.it, 27 settembre 2016.
  3. ^ https://rischiovesuvio.blogspot.com/2023/10/rischio-eruttivo-ai-campi-flegrei-solo_21.html
  4. ^ Roberto Russo, Campi Flegrei, c’è il rischio di eruzioni improvvise, in Corriere del Mezzogiorno (Campania), 15 dicembre 2017.
  5. ^ a b Piano nazionale di protezione civile Campi Flegrei, su protezionecivile.gov.it. URL consultato il 24 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2020).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]