Compagnie militari di Siena

Le Compagnie militari di Siena (o Compagnie della città di Siena) erano reparti della guardia civica, organizzati su base territoriale, da non confondere con le unità militari di base in cui si suddivideva l'esercito senese nel periodo repubblicano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In ogni rione della città venne creata una Compagnia o Società, dal termine latino originario "societas". Le Compagnie della città di Siena (questa la denominazione ufficiale) derivano da simili organizzazioni del secolo XIII comparse nei Liberi Comuni dell'Italia centro-settentrionale. Se ne trovano infatti di analoghe nel Comune di Bologna, nella Repubblica di Pisa, nella Repubblica di Firenze, etc.

A Siena, tra la fine del Duecento e il primo ventennio del Trecento, il governo guelfo cosiddetto dei Nove mise in atto un riordinamento delle Compagnie, fissandone i compiti e gli aspetti istituzionali e organizzativi.

Il numero delle Compagnie senesi si stabilizzò in 42 alla metà del XIV secolo, dopo il grave decremento demografico causato dalla Peste nera.

Durante la campagna militare denominata Guerra di Siena (1552-1559), in cui la Repubblica di Siena fu sconfitta dalle truppe imperiali di Carlo V e ceduta in feudo a Cosimo de' Medici, le Compagnie senesi erano già in decadenza e non parteciparono alla disperata difesa della città.

Le Compagnie della città di Siena presero parte, invece, a numerose spedizioni militari condotte dalla Repubblica senese tra la fine del Duecento e la prima metà del Quattrocento: ad esempio alle grandi battaglie di Altopascio e Montecatini, quando i Ghibellini di Toscana sconfissero l'alleanza guelfa, nella quale militava l'esercito senese.

Alcuni degli antichi stemmi delle Compagnie medievali furono adottati nella seconda metà del Quattrocento dalle Contrade attuali, che ne ereditarono in qualche modo la memoria e le tradizioni, pur essendo organismi diversi per concezione e finalità. Le attuali Contrade sono state definite "il vestito da festa" delle antiche Compagnie[1] da Roberto Barzanti[senza fonte].

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Ogni Compagnia aveva come comandante un capitano, coadiuvato da un gonfaloniere (o vessillifero) che deteneva il gonfalone della Compagnia. Gli uomini che facevano parte di questi reparti della guardia territoriale dovevano risiedere nel territorio della Compagnia e giurare fedeltà al governo in carica. Infatti, il compito principale delle Compagnie non era militare in senso stretto, ma viceversa consisteva nella difesa della città e del regime vigente da nemici sia esterni che interni. Alcune Compagnie avevano lo specifico compito di organizzare la difesa del palazzo comunale, mentre le altre presidiavano il territorio di loro pertinenza, sorvegliando le porte che eventualmente vi fossero presenti.

Terzo Contrada Compagnie Militari
Terzo di Città Aquila San Pietro in Castelvecchio
Casato di Sopra
Aldobrandino del Mancino
Terzo di Camollìa Bruco San Pietro a Ovile di Sotto
Terzo di Città Chiocciola San Marco
San Quirico in Castelvecchio
Monistero
Terzo di San Martino Civetta San Vigilio
San Pietro in Banchi
San Cristoforo
Terzo di Camollìa Drago Sant'Egidio del Poggio Malavolti
San Donato da Montanini
Terzo di Camollìa Giraffa San Pietro a Ovile di Sopra
Terzo di Camollìa Istrice Santo Stefano
San Vincenti
La Magione
San Bartolomeo
Terzo di San Martino Leocorno San Giorgio
Pantaneto
Spadaforte
Terzo di Camollìa Lupa San Donato presso la Chiesa
Sant'Andrea
Terzo di San Martino Nicchio Abbadia nuova di Sopra
Abbadia nuova di Sotto
Terzo di Camollìa Oca Sant'Antonio
San Pellegrino
Terzo di Città Onda Casato di Sotto
San Salvadore
Terzo di Città Pantera Stalloreggi di Dentro
Stalloreggi di Fuori
Terzo di Città Selva Vallepiatta
San Giovanni
Porta Salaria
Terzo di Città Tartuca Porta all'Arco
Sant'Agata
Terzo di San Martino Torre Salicotto di Sopra
Salicotto di Sotto
Rialto
San Giusto
Terzo di San Martino Valdimontone Borgo Santa Maria
San Maurizio
Sant'Angelo a Montone
Terzo di Camollìa
Terzo di Città
Terzo di San Martino
Gallo ?
Terzo di San Martino Leone ?
Terzo di Città Quercia ?
Terzo di San Martino Orso ?
Terzo di San Martino Spadaforte Spadaforte
Terzo di San Martino Vipera ?

Studi[modifica | modifica wikitesto]

Le Compagnie di Siena sono oggi oggetto di un'ampia ricerca condotta dallo storico Giovanni Mazzini, che ha ristabilito molte verità e scoperto documenti di grande interesse al riguardo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ D. Ceccherini, Gli oratori delle contrade di Siena, Betti, 1995, p. 7

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Mazzini, Innalzare gli stendardi vittoriosi! Dalle compagnie militari alle contrade (Siena, secoli XIII-XVI), NIE, 2013.
  • AA.VV., Memorie della Compagnia di San Salvatore. Contrada dell'Onda (Siena, 1524-1764), Accademia degli Intronati, 2004.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]