Cropani

Cropani
comune
Cropani – Stemma
Cropani – Veduta
Cropani – Veduta
Partendo dall'alto, in senso orario: la Collegiata di Santa Maria Assunta, la Dormitio Virginis conservata nella Collegiata, l'interno barocco della Chiesa di Santa Caterina, la foce del Fiume Crocchio a Cropani Marina, il panorama sullo Ionio visto da Cropani, la Naca conservata nella Chiesa di San Giovanni
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Provincia Catanzaro
Amministrazione
SindacoRaffaele Mercurio (lista civica "Nuovamente Cropani Rinasce") dal 10-11-2019
Territorio
Coordinate38°58′N 16°47′E / 38.966667°N 16.783333°E38.966667; 16.783333 (Cropani)
Altitudine347 m s.l.m.
Superficie44,81 km²
Abitanti4 674[1] (31-12-2022)
Densità104,31 ab./km²
FrazioniCropani Marina, Cuturella di Cropani
Comuni confinantiAndali, Botricello, Cerva, Sellia Marina, Sersale
Altre informazioni
Cod. postale88051
Prefisso0961
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT079036
Cod. catastaleD181
TargaCZ
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 264 GG[3]
Nome abitanticropanesi
Patronosan Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cropani
Cropani
Cropani – Mappa
Cropani – Mappa
Posizione del comune di Cropani all'interno della provincia di Catanzaro
Sito istituzionale

Cropani (IPA: [ˈkrɔpani][4], Kropànion in greco bizantino) è un comune italiano di 4674 abitanti della provincia di Catanzaro in Calabria. Il suo territorio era già abitato ai tempi della Magna Grecia, come dimostrano numerose evidenze archeologiche. Il centro storico è situato su una collina in prossimità del golfo di Squillace.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

«Da entrambi i lati erano colline dai contorni leggiadri, arate in basso e spesso piantate ad ulivi. [...] Il mare era azzurro e pareva calmissimo, ma onde bianche si frangevano rumorosamente sulla riva, ultima voce della burrasca che aveva infuriato, rinnovandosi, per due settimane.»

Il Golfo di Squillace visto da Cropani
Il fiume Crocchio e il centro storico di Cropani sullo sfondo

Nella parte collinare del territorio, caratterizzata dalla presenza della macchia mediterranea e di estesi oliveti, si trova il centro abitato più antico (chiamato talvolta Cropani Superiore[6], che ospita la sede municipale). Dall'altra parte del fiume Crocchio, che bagna l'intero territorio fino a sfociare nello Ionio, trova spazio la piccola frazione di Cuturella di Cropani. Mentre nella marginale zona pianeggiante è situata l'altra frazione Cropani Marina, un centro abitato che si estende dal mare alla Strada statale 106 Jonica. L'escursione altimetrica risulta essere pari a 704 m s.l.m.[7].

Secondo la classificazione sismica italiana, il comune di Cropani appartiene alla zona 2 (sismicità media)[8].

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima è tipicamente mediterraneo, con estati torride e caratterizzate da siccità; gli inverni sono miti con rare gelate e notevole piovosità. L'escursione termica annuale è limitata, essendo intorno ai 20 °C.

Secondo la classificazione climatica dei comuni italiani, Cropani appartiene alla zona climatica C, con un riscaldamento solare pari a 1.264 GG[9].

Qui di seguito le medie mensili di alcune grandezze meteorologiche riferite al territorio cropanese[10].

CROPANI Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 13131518232731302722171413,318,729,32220,8
T. media (°C) 10101114182226252218141110,314,324,31816,8
T. min. media (°C) 66791216202017141076,39,318,713,712
Precipitazioni (mm) 9055753925811184810310610424913937257682
Giorni di pioggia 10965331181298271452975
Umidità relativa media (%) 75737272686257626474787574,370,760,37269,3
Eliofania assoluta (ore al giorno) 45678910986544,379,36,36,8
Vento (direzione-m/s) NNE
4,4
NNE
4,4
SSW
4,2
SSW
4,4
SSW
4,4
SSW
4,4
NNE
4,4
S
4,4
NNE
4,4
NNE
4,4
NNE
4,4
NNE
4,2
4,34,34,44,44,4

Idrografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio comunale scorre il fiume Crocchio[11]. Cropani rientra, infatti, tra i comuni della Valle del Crocchio. Il fiume sfocia nella spiaggia di Cropani Marina (località Torre del Crocchio), creando un'interessante area naturalistica[12].

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

La parola "Cropani" deriva dal greco "kropos", che significa letteralmente "letame", nell'accezione di "terra grassa, fertile"[13][14].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Raffigurazione del beato Paolo De Ambrosis

Si è ipotizzato che i primi insediamenti siano sorti in seguito all'emigrazione degli abitanti di due città distrutte o scomparse: Erapolis, nei pressi del fiume Crocchio, e Atenapolis situata vicino al fiume Simeri. Ad avvalorare questo scenario vi è il rinvenimento, nei pressi dell'odierna Cropani Marina e del Crocchio, di reperti di una città distrutta[15]. Nonostante la sua origine sia incerta, alcune fonti concordano per quella bizantina, da collocarsi nel VI secolo, l'epoca in cui giunsero dei monaci basiliani che scelsero questo luogo perché strategico per difendersi da attacchi stranieri[15][16]. Gli scavi archeologici condotti presso località Acqua di Friso alla fine degli anni '90 hanno portato alla luce un'area santuariale in cui si riconoscono strutture stabili (sacello ed edificio di servizio), in cui sono stati rinvenuti numerosi reperti ceramici e metallici (tra cui un askos a figure nere di provenienza attica) che coprono un arco temporale tra il VI e il V secolo a.C.[17] . In località Basilicata sono stati rinvenuti invece i resti di una villa romana, databile tra la fine de I secolo a.C e la fine del II secolo d.C.[17] . Nelle vicinanze è stata ritrovata una Necropoli altomedievale e i resti di un piccolo edificio di culto cristiano, probabilmente risalte al VI - VII secolo d.C.[17] Si è ipotizzato che la cittadina di Cropani già esistesse intorno all'800. A tal proposito, lo storico seicentesco Giovanni Fiore, nella sua Della Calabria illustrata, racconta che nell'anno 831 giunsero nei pressi di Cropani alcuni mercanti veneziani, tornati da Alessandria d'Egitto dove avevano prelevato le spoglie dell'evangelista Marco. Secondo questa ricostruzione, la nave affrontò una vigorosa tempesta e naufragò in corrispondenza della spiaggia cropanese. Gli abitanti del luogo soccorsero i mercanti e questi, come segno di riconoscenza, donarono loro un frammento della rotula del ginocchio destro del santo, custodito tuttora nella Collegiata di Santa Maria Assunta. In seguito, i veneziani concessero ai cropanesi la cittadinanza onoraria di Venezia[18][19], come risultava da documenti andati distrutti nell'incendio del municipio del 1947.

Periodo medievale[modifica | modifica wikitesto]

Al dominio bizantino subentrò, nel 1050, quello normanno: iniziò così il lungo periodo feudale. A partire dal 1240 sotto il dominio dei conti D'Aquino, Cropani fece parte della Contea di Belcastro. A questo periodo risale la costruzione del monumento più importante e imponente del territorio comunale, ovvero la Collegiata di Santa Maria Assunta, notevole esempio di architettura romanica. Resasi autonoma nel 1375, Cropani venne governata dai baroni della famiglia Ruffo. Successivamente, dopo un susseguirsi di signori, con un decreto regio nel 1444 Alfonso V d'Aragona accorpò Cropani al Regio Demanio. Durò solo cinque anni (1460-1465) la signoria della potente casata napoletana dei Sanseverino, dopo di che Ferdinando I riportò Cropani nel Regio Demanio. Il governo passò poi a Ferdinando di Guevara che lo tenne fino al 1486. In quegli anni, Cropani fu un centro spirituale di notevole importanza. Nel suo territorio sorsero, infatti, numerosi conventi, di cui oggi rimangono pochi ruderi, fatta eccezione per il Convento di Santa Maria degli Angeli (XVII secolo), ancora in funzione. In questo contesto si colloca la figura del beato Paolo De Ambrosis, religioso del Terzo ordine regolare di San Francesco, nato a Cropani nel 1432.[20] Il beato visse per un periodo in uno dei conventi costruiti poco fuori dalle mura di Cropani (Convento di SS. Salvatore), per poi ritirarsi in solitudine presso l'eremo di Santa Maria dello Spirito (a Scavigna), dove morì nel 1489.[20] Le sue reliquie sono conservate all'interno di una statua lignea nella Collegiata, dove furono trasferite nel 1652.[20] Nel 1527 Cropani subì un saccheggio da parte dei francesi e l'anno dopo fu colpita dalla peste che uccise 1.400 persone. Nel XVI secolo passò al governo spagnolo di Costanza d'Avalos che lo cedette, nel 1541, al nipote Alfonso, il quale lo vendette a sua volta, l'anno successivo, a Ferrante d'Aragona. Nel 1562 fu incendiata dai turchi; un anno dopo, invece, fu saccheggiata dagli uomini del brigante Marco Berardi, detto re Marcone. Il 13 luglio 1586 subì un nuovo attacco da parte dei turchi e ne uscì semidistrutta[16][21].

Periodo moderno[modifica | modifica wikitesto]

Molti altri signori si alternarono al governo di Cropani fino al 1806, tra cui Pietrantonio Ferrari, poi andò ai Sersale fino ai Ravaschieri, fra il 1615 e il 1701; in seguito fu sotto il dominio dei De Fiore di Nicastro. Il terremoto del 1783 provocò alcuni danni agli edifici[22]: ne rende testimonianza il successivo rifacimento interno della Collegiata dell'Assunta[21]. L'ordinamento amministrativo deciso dal Generale Championnet nel 1799 includeva Cropani nel Cantone di Catanzaro, Dipartimento della Sagra. L'ufficio postale, come istituto, fu fondato nel 1806; l'anno successivo Cropani fu dichiarata sede del Registro e di notaio. Sempre nel 1807, fu Luogo nel Governo di Belcastro e nel 1811 fu elevato a Comune e Capoluogo di Circondario[16][21][23]. Nel 1946 vi venne aggregata la frazione di Cropani Marina, fino ad allora suddivisa fra i comuni di Albi e di Magisano[24].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il nucleo artistico di Cropani è rappresentato dalla Collegiata e dalle altre sei chiese minori. Per quanto riguarda gli edifici civili, meritano di essere menzionati alcuni palazzi storici, la Torre di guardia alla foce del Crocchio e l'Antica Porta che in passato sanciva l'ingresso nell'attuale centro storico paesano.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La facciata romanica della Collegiata dell'Assunta

Collegiata dell'Assunta: la Chiesa Matrice o dell'Assunta, (XIV secolo) è un monumentale edificio, il cui primo impianto risale al XIII secolo.[25] La struttura è stata costruita con grandi blocchi di granito tufaceo e spicca per il suo imponente campanile (alto 43 metri a fronte degli originali 47). Esso presenta otto monofore, al terzo e al quarto piano, e termina con una cuspide piramidale a otto facce rivestite di maiolica. Nel 1756 il campanile fu ampiamente ricostruito perché seriamente danneggiato da un fulmine. La facciata è stata costruita con blocchi di pietra locale: arenaria, calcare e tufo. La scalinata granitica conduce al portale quattrocentesco, costituito da quattro archi tufacei concentrici a tutto sesto, compresi fra due colonne e un architrave. Il rosone gotico presenta dodici colonnine a raggiera. Nella parte laterale, si innesta il portale secondario, che punta verso il mare, in pietra scolpita risalente al XVI secolo. L'interno, a navata unica convergente a grande arco verso l'abside, è stato in gran parte ricostruito nel Settecento e presenta dieci archi laterali su lesene con capitelli compositi, corrispondenti a delle cappelle, il tutto decorato con stucchi in stile barocco. La chiesa dell'Assunta custodisce notevoli opere d'arte tra cui statue, reliquie e dipinti in stile barocco settecentesco. Tra i dipinti si ricorda la tela settecentesca raffigurante la Vergine tra San Rocco, San Marco e il beato Paolo De Ambrosis, collocato alla destra dell'altare. La copertura è realizzata mediante un notevole soffitto ligneo arabescato. Al centro di esso troneggia la "Gloria di Maria Assunta in Cielo", tela del Settecento di forma ellissoidale di Giuseppe Pascaletti. Secondo la tradizione uno degli angeli attorno alla Vergine rappresenterebbe la figlia del pittore scomparsa prematuramente. A Cristofaro Santanna si deve invece la "Cacciata dei Venditori dal Tempio", il maestoso affresco a schermo panoramico sul muro interno del portone principale. L'altare maggiore realizzato in marmi policromi risale al XVIII secolo (scuola napoletana). Dietro l'altare si trova il coro ligneo del Settecento e sulla medesima parete, si colloca la preziosa tavola Quattrocentesca della "Dormitio Virginis". La tavola presenta uno stile bizantino, e secondo la tradizione sarebbe stata donata ai cropanesi in circostanze miracolose. Si narra, infatti, che un grande vascello giunse sulla costa di Cropani per fare rifornimento di legname proveniente dalla vicina Sila ma, una volta fatto il carico, le varie perturbazioni non gli permisero di ripapartire. Una notte, il figlio del comandante sognò la Madonna, la quale espresse la volontà che quel prezioso dipinto che avevano a bordo, considerato pittura dell'Evangelista San Luca, fosse donato alla Collegiata di Cropani. Il giorno seguente il suddetto quadro venne solennemente portato nella Collegiata e il vascello potè finalmente ripartire. Il soggetto rappresentato nel dipinto ricorda sia per soggetto che per struttura della rappresentazione l'affresco cinquecentesco ritrovato nella Cattolica di Stilo. Altre opere importanti sono: la tela del Seicento intitolata "Visita di Maria ad Elisabetta"; una statua marmorea del 1588, la "Madonna delle Grazie" di Benedetto Moiano; e il battistero del Cinquecento, dotato di un ciborio di forma ottagonale in legno intagliato e a foglia d'oro[16][26][27][28]. All'interno del duomo di Santa Maria Assunta, nel volume che compone la cappella cinquecentesca attigua alla sagrestia, è possibile visitare il piccolo museo "Antiquarium Diocesano". Esso ospita numerose opere d'arte sacra, tra le quali: reliquiari a mezzobusto scolpiti a tutto tondo, finemente decorati in foglia d'oro damaschinata risalenti al XVI secolo; preziosi oggetti in argento e paramenti sacri settecenteschi; oltre a un interessante tabernacolo in marmo scolpito a bassorilievo risalente al 1545[29]. La chiesa è ,al 2024, sottoposta a restauro.

La "Dormitio Virginis" conservata presso la Collegiata dell'Assunta

Chiesa di Santa Lucia: la piccola Chiesa di Santa Lucia risale al XIII secolo[25][30], ed è l'edificio religioso più antico di Cropani ancora in funzione. La chiesa è ubicata in pieno centro storico, sul perimetro di Piazza Casolini, ed è stata sottoposta a restauro nel 1971[31]. Da fonti ecclesiastiche, pare che la chiesa sia stata costruita come cappella gentilizia della famiglia Cosentino di Catanzaro, il cui stemma è visibile nella facciata, sormontato da uno stemma pontificio marmoreo risalente al XVI secolo. Quest'ultimo mette in risalto il legame spirituale con la basilica romana di San Giovanni in Laterano. La chiesa presenta in facciata anche due monofore medievali. Il portale d'ingresso ad arco è in granito e l'interno è caratterizzato da un antico soffitto di legno a cassettoni colorati[16][32][33].

Chiesa di Santa Caterina: tra le vinedhe (gli antichi vicoli del centro storico) e austeri palazzi si giunge, poco oltre, alla chiesa di Santa Caterina risalente ai primi anni del XVI secolo[30]. Essa fa parte di un complesso monumentale che include l'oratorio di Sant'Anna ed è stata soggetta a rifacimenti in seguito ai terremoti del 1638 e del 1783. Il portale d'ingresso in granito è preceduto da scalinata. L'interno è a navata unica con abside a base quadrata ed è decorato con notevoli stucchi barocchi. L'altare maggiore è in marmi policromi, di scuola napoletana del Settecento; dietro di esso è collocata la statua in legno foglia d'oro di Santa Caterina Vergine, una martire del Cinquecento. Sono presenti, inoltre, altari lignei e marmorei del Settecento, la Via Crucis in tele e quadri in artistico "chiaro/scuro", molti frascheggi baroccheggianti intorno alle volte e un altare dedicato a San Giuseppe in legno intarsiato in stile francescano. L'interno conserva un coro ligneo della fine del XIX secolo.L'edificio adiacente alla chiesa, che in passato ospitava una falegnameria, custodisce un'antica fornace per metalli e ceramiche databile tra il XVI e il XVII secolo. In questa chiesa un tempo operava la " Congrega di santa Caterina e di san Giuseppe".[16][34]

Oratorio di Sant'Anna: piccolo gioiello in stile barocco è posta di fianco la chiesa di Santa Caterina ; presenta un coro ligneo settecentesco utilizzato dalla congregazione di santa Caterina per riunirsi, e un altare in stile prettamente barocco dove un tempo troneggiava la statua lignea raffigurante sant' Anna.

Chiesa di San Giovanni: nei pressi del vecchio Ospedale dei Pellegrini, si incontra la chiesa di San Giovanni (XVI secolo)[30] con la sua alta torre campanaria. Per mezzo di tre gradoni in pietra si accede all'ampio portale in granito. Sul portone, all'interno sopra la cantoria, è presente un'epigrafe che lascia intendere che l'edificio sia stato restaurato nel 1752, presumibilmente a causa di un crollo. Un arco a tutto sesto precede l'altare maggiore, sul quale è posta una notevole tela del '600, "Il Battesimo di Cristo", attribuita al pittore barocco Andrea Vaccaro. Tale quadro fu trafugato nel 1971 e recuperato tre anni più tardi. In questa chiesa si conserva la Naca (il Cristo morto), di fattura settecentesca in stile napoletano, che viene portata in processione il Venerdi Santo per le vie del paese, accompagnata come da tradizione dalla banda musicale locale e dagli antichi canti sulla passione di cristo. È un trono meraviglioso adornato di damaschi, seta, cristalli e diamanti al cui centro vi è la madonna addolorata che regge nel proprio grembo il proprio figlio morto. Nella stessa cappella della Naca troviamo la statua di san Giovanni evangelista i cuoi capelli sono veri appartenuti ad una ragazza morta il secolo scorso. Merita di essere menzionata anche la presenza di vari dipinti databili tra il Settecento e l'Ottocento. Un tempo in questa chiesa operavano la " Congrega di san Giovanni" e le suore dell'Immacolata d'Ivrea che abitavano l'annesso convento.[16][35].

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli: a nord del paese, verso la Sila, è ubicata la chiesa di Santa Maria degli Angeli, chiamata comunemente Convento o chiesa di Sant'Antonio. Il complesso, che include il Convento dei Cappuccini, è stato fondato nel 1619. La semplice facciata contiene un portale in pietra a tutto sesto. Situata tra la chiesa e il convento troviamo la torre campanaria, a base quadrata e terminante con una guglia. All'interno vengono conservate statue lignee ritraenti Sant'Antonio, San Francesco d'Assisi, l'Immacolata e Santa Elisabetta regina d'Ungheria, nonché un antico Crocifisso. Di notevole interesse è la tela rappresentante la Madonna degli Angeli tra San Francesco d'Assisi e San Bonaventura da Bagnoregio, conservata all'interno di un altare di legno intarsiato.

Chiesa della Madonna della Catena: sotto il paese, in località Fontana Vecchia, sorge la piccola chiesa della Madonna della Catena (XVI secolo)[30], più volte sottoposta a restauro[36]. La tradizione vuole che essa sia stata edificata da un ricco possidente locale, rapito dai briganti e liberato grazie alla miracolosa intercessione della Madonna della Catena; un quadro conservato nella sagrestia rappresenta quest'episodio. Nella minimalista facciata principale, in alto, su due contrafforti laterali erano un tempo collocate le le statue raffiguranti la Madonna col Bambino e un adolescente con un paniere pieno d'uva per fare il vino della messa. Il campanile è a tre ordini e a pianta quadrata. Il piccolo portale conduce all'interno, a navata unica; sopra l'altare maggiore a forma di "M", una nicchia ricavata nella parete custodisce la statua della Madonna della Catena[16]


Architetture civili

Palazzo Colucci è un edificio costruito su due livelli nei primi anni del Novecento. La facciata principale in pietra contiene due piccoli balconi in ferro battuto; il portale è ad arco in pietra di granito. Nell'interno sono conservati gli arredi dell'epoca; dall'atrio si accede ad una scala che conduce al piano superiore. Il complesso comprende anche un ampio giardino con annessi diversi stabili, in passato adibiti alla frangitura delle olive, che custodiscono l'antica macina a due ruote con torchio[16]

Palazzo Quaranta, costituito da due livelli, è dei primissimi anni dell'Ottocento. La costruzione è appartenuta a varie famiglie notabili tra cui le famiglie Corabi e Dolce fino al 1919. Nel 1919 il palazzo fu acquistato da Quaranta Pietro, emigrato in America a Utica N.Y. ; attualmente è posseduto dai suoi eredi. Il palazzo presenta una facciata con portale ad arco in pietra tufacea e all'interno dell'androne si può ammirare un dipinto del pittore cropanese Giuseppe Colucci raffigurante l'Immacolata Concezione[16].

Palazzo De Paola presenta una facciata con un portale ad arco a blocchi tufacei, con un portico sormontato da una balconata in pietra che percorre l'intero perimetro della facciata[16].


Architetture militari

La Torre di Crocchio, di cui ormai restano solo i ruderi, era l'antica torre di guardia eretta per difendersi da possibili attacchi provenienti dalla costa ionica. La sua costruzione è stata iniziata intorno al 1594; il mastro addetto all'edificazione, durata un paio di decenni, era Adante o Dante Cafaro, al quale i Gesuiti tre anni più tardi commissionarono la costruzione di una torre nel vicino villaggio di San Leonardo. In una fase successiva, come emerge da alcuni documenti notarili dell'epoca, la torre fu utilizzata come magazzino dove venivano depositati legname e grano[37].

L'antica porta di accesso al paese

L'Antica Porta (XIII secolo), detta comunemente "l'Arco", è costituita da un ampio arco in granito posto all'ingresso del borgo, nei pressi della piazza principale; esso dà accesso al centro abitato, direttamente sulla facciata principale della collegiata della chiesa dell'Assunta[16][30].

Altre costruzioni[modifica | modifica wikitesto]

Lungo la SS180, la strada principale che attraversa il centro cittadino, si incontra il Monumento ai Caduti per la Patria della prima e seconda guerra mondiale. La statua ritrae un soldato ferito sorretto dalle braccia della madre Italia. Il monumento in marmo di Carrara è stato realizzato dall'artista di Pietrasanta Ubaldo Arzellino. Venne inaugurato nel 1935 in presenza delle maggiori autorità provinciali[30].

Tra le altre costruzioni di interesse storico-artistico occorre ricordare: la casa natale del Beato Paolo De Ambrosis (1432-1489); la casa canonica (XIX secolo); le "Sette Colonne", ossia le rovine del monastero "Santa Maria della Sana" (1687); il monastero "Beata Vergine del Soccorso" dei Frati Minori (XIV secolo), i cui ruderi si trovano nei pressi della casa canonica; la chiesa della Confraternita di San Sebastiano (XIV secolo), i cui resti si trovano di fronte alla Collegiata dell'Assunta, nelle immediate vicinanze del vecchio Municipio; il monumento del Calvario, restaurato nel 2008, nei pressi della chiesa di Sant'Antonio[30].

La comunità cropanese ha inoltre onorato la memoria di tre suoi importanti concittadini (il più volte citato Beato Paolo, Padre Giovanni Fiore e il medico Agazio Traversa) con tre rispettive statue[30] all'interno del centro storico.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

La tradizionale processione della Naca

Alcuni scavi archeologici hanno portato alla luce i resti di una villa rustica romana, risalente alla prima fase della costruzione di impianti rurali, di epoca tardo-repubblicana, verso la fine del II secolo a.C. Sono visibili molti resti delle mura della villa con alzate di 70/80 cm; è altresì riconoscibile la pars fructuaria (zona produttiva), documentata da parte di un'ara di un torchio vinario e da un lacus vinarius a pianta rettangolare, costituito da muretti in mattoni rivestiti, internamente ed esternamente, da malta idraulica. Suddetto torchio, probabilmente, era usato per la premitura delle vinacce e per la successiva decantazione del mosto. Si pensa che la villa fu abbandonata nella prima metà del I secolo a.C., presumibilmente per essere annessa ad un più esteso latifondo[16][38].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[39]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

La tradizionale Processione della Naca si svolge ogni anno il Venerdì Santo. La processione parte attorno alle 21 dalla Chiesa di San Giovanni. Guida la processione un alto stendardo coperto con un drappo rosso, a cui seguono la persona deputata a portare una piccola croce di legno, e poi Gesù, impersonato da un fedele che indossa una corona di spine e porta sulle spalle un'antica croce di legno, aiutato dal Cireneo. Segue poi la Naca, ovvero la "culla" contenente la statua della Vergine con Cristo morto, e infine la statua di San Giovanni, portati a spalle dai fedeli. La processione, accompagnata dalle marce meste della Banda Musicale di Cropani, sosta per tutte le chiese e fa rientro nella Chiesa di San Giovanni in tarda notte.

Un altro evento religioso particolarmente sentito è la festa della Madonna della Catena, che si svolge a fine Agosto. La statua della Madonna viene portata processionalmente dall'omonima chiesetta alla Collegiata, dove rimane per tutto il periodo della Novena. Al termine della Novena, la statua viene riportata processionalmente nella sua chiesa. Storicamente alla festa della Madonna è stata sempre associata una grande fiera.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni dei reperti conservati presso il museo Antiquarium

L'Istituto Comprensivo Statale di Cropani è costituito da sette plessi, per un totale di nove scuole dedicate all'istruzione pubblica. Cropani Superiore ospita una scuola dell'infanzia, una scuola primaria e la scuola secondaria di I grado "Alfonso Dolce". Nella frazione di Cropani Marina sono ubicate una scuola dell'infanzia, due scuole primarie e una scuola secondaria di I grado. Infine, Cuturella di Cropani annovera una scuola dell'infanzia e una scuola primaria.[40]

Il museo Antiquarium[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2011 è stato ristrutturato dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali il Museo Archeologico Antiquarium, situato nel complesso della chiesa di Santa Caterina d'Alessandria[41]. L'Antiquarium è strutturato su due livelli: al piano terra sono posti undici pannelli che illustrano le caratteristiche geo-morfologiche del comprensorio del medio Ionio e dei principali siti archeologici ivi presenti (Sellia Marina, Sersale, Cropani, Botricello, Marcedusa). La stanza del piano soprano, collegata alla cappella sconsacrata dell'Oratorio di S. Anna, ospita sei vetrine fornite di materiale didattico, nelle quali sono esposti in ordine cronologico dei documenti che vanno dal periodo preistorico e protostorico all'età greca, ellenistica, romana e alto-medievale.Meritano di essere menzionate due teche dedicate all'età greca tardo-arcaica, che ospitano i reperti provenienti dall'area sacra (VI-V secolo a.C.) sita in località Acqua di Friso, nella frazione Cropani Marina. Parimenti interessanti risultano i manufatti provenienti dalla chiesa situata in località Basilicata e dalla Basilica di Botricello, entrambe datate VI-VIII secolo[29].

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto concerne l'ambito culinario, è opportuno segnalare il ruolo dei prodotti agroalimentari locali. La loro trasformazione e conservazione crea degli appuntamenti fissi nonché dei veri e propri riti durante l'anno[42].

L'autunno è caratterizzato dalla produzione dell'olio, ottenuto frangendo le olive raccolte nei tanti uliveti presenti sulle colline cropanesi. Un ruolo di primo piano è svolto dall'essiccazione delle castagne e dalla raccolta dei funghi, con i quali si preparano delle conserve.

In inverno, soprattutto durante il periodo natalizio, è prassi diffusa cucinare le melanzane ripiene[43] e le crespelle salate[44]. Particolare risalto ricopre la macellazione del maiale con la produzione di insaccati, capicollo, sanguinaccio, risimogli o frisuli[45], gelatina, frittole, ecc. Nelle giornate natalizie si preparano numerose varietà di dolci tipici come le pitta'nchiuse[46], le crespelle zuccherate e le pignolate.

In primavera, nel corso delle festività pasquali, la tradizione locale prevede la macellazione di agnelli e di capretti, per consumarli con amici e parenti, specialmente nel giorno di Pasquetta. È altresì in uso la preparazione di dolci pasquali, il più noto dei quali è la cuzzupa[46], alla quale erano collegati riti di dono tra i fidanzati[42].

L'estate è il tempo della produzione di marmellate, di liquori tipici — come la cedratella e il liquore di limetta, della raccolta dell'origano e delle varie conserve con pomodori e peperoni.

Tipiche pitta'nchiuse di Cropani

In generale, la dieta popolare trova fondamento sui prodotti derivati dalla farina — come il pane di grano duro, la pitta, la pasta fresca tra cui gli mparrettati[47] e i covatelli[48], sui derivati del latte di pecora — ossia ricotta, pecorino, giuncata, ecc. — oltre che sui piatti poveri realizzati con legumi e cereali.

Tutta questa grande varietà di prodotti tipici trova spazio espressivo nelle numerose sagre paesane, organizzate di solito in occasione delle festività.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Il Premio Mar Jonio

Ogni anno, nel mese di agosto, a Cropani viene conferito il Premio Mar Jonio. Questo premio viene assegnato a personalità che con le loro opere e la loro vita onorano il Mezzogiorno in Italia e all'estero. L'evento è promosso dalla Basilica dell'Immacolata Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace con il sostegno del Comune di Cropani, e con il patrocinio di Provincia di Catanzaro, Regione Calabria tramite l'Assessorato alla Cultura e del Credito Cooperativo Centro Calabria.

Riconoscimenti sono andati, fra gli altri, al fotografo di scena Tommaso Le Pera, al regista Vittorio De Seta, al procuratore nazionale antimafia aggiunto Emilio Ledonne e all'inviato speciale RAI Igor Staglianò[49].

Città del Libro[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2014 Cropani fa parte della rete delle "Città del Libro" con la manifestazione letteraria Festivaletteratura di Calabria "Parole Erranti", che si tiene ogni anno fra luglio e agosto[50].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Spiaggia di Cropani Marina

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Cropani Marina, è un centro abitato situato lungo la strada statale 106 Jonica. I primi insediamenti nacquero presso l'odierna Piazza Alcide Cervi attorno alla stazione ferroviaria, da pochi anni ristrutturata[51], per poi espandersi verso la costa ionica. Confina con i comuni di Sellia Marina e Botricello, anch'essi attraversati dalla suddetta SS106[52].
  • Cuturella di Cropani, è un piccolo borgo medievale, distante da Cropani un paio di kilometri. Conta circa 400 abitanti ed è situato fra il fiume Crocchio e i comuni di Andali e Cerva. Secondo alcune fonti, le sue origini risalirebbero alla metà del XV secolo[53].

Altre località[modifica | modifica wikitesto]

Fra le altre località periferiche presenti nel territorio, occorre menzionare: "Contrada Difesa", situata nei pressi nella SS106 e al confine col comune di Botricello; "Passo Crocchio", sempre nei pressi della SS106, tra Cropani Marina e Botricello; infine il "Villaggio Carrao", nella frazione di Cropani Marina, è un agglomerato di villette che ospita centinaia di turisti durante la stagione estiva, partecipando così allo sviluppo economico della zona marittima[9].

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]

La zona collinare è caratterizzata dalla diffusa coltivazione dell'ulivo, che si riverbera nella presenza di diversi oleifici a conduzione familiare attivi nel territorio circostante Cropani Superiore e Cuturella di Cropani. Seppur marginali rispetto agli uliveti, sono presenti numerosi vigneti, dedicati sostanzialmente all'autoproduzione di vino.

Nelle zone più pianeggianti è riscontrabile la coltivazione dei cereali (soprattutto grano e orzo), di alberi da frutto (in particolare pescheti e agrumeti), nonché di verdure e ortaggi tipicamente mediterranei (pomodori, peperoni, melanzane, zucchine, cetrioli, finocchi, cavoli, ecc.). Queste ultime colture sono più diffuse nelle zone adiacenti al fiume Crocchio, raggiunte dal sistema di irrigazione.

Una ricerca comparativa, indagante l'uso del suolo nel periodo 1953-1990 nella zona fra Cropani Marina e Steccato di Cutro, ha evidenziato una perdita di superficie utile per il settore agricolo pari al 25%. Fra le principali cause di tal fenomeno, sono state indicate le seguenti[54][55]:

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

La foce del Fiume Crocchio

Nella zona marittima sono da segnalare numerosi residence e villaggi turistici, centri commerciali e diversi negozi con prodotti locali (olio, vino, conserve, latticini, insaccati, salami, pasta casereccia, peperoncino piccante, ecc.). Per ampi tratti la spiaggia sabbiosa è costeggiata da una pineta e da eucalipti, in cui è possibile anche trovare, nel periodo estivo, spazi adibiti al campeggio e ad attività sportive quali il calcio a 5, il tennis e il beach volley[56]. Merita menzione il fatto che la foce del Crocchio, che si trova proprio nel territorio di Cropani Marina, sia tra i siti d'importanza comunitaria (SIC) riconosciuti dall'Unione europea per la biodiversità vegetativa e zoologica, nonché per la qualità delle acque[57]. Nel 2010 la Guida Blu redatta da Legambiente e dal Touring Club Italiano, "che segnala le... località costiere di mare che hanno scommesso sulla qualità a trecento sessanta gradi, coniugando l'offerta turistica al rispetto dell'ambiente," ha premiato la costa cropanese con due vele[58].

Per quanto riguarda la zona collinare, sono proposti degli itinerari naturalistici ed escursionistici nel comprensorio della Valle del Crocchio. Lungo tali percorsi si possono apprezzare le cascatelle del fiume Crocchio, oltre a gole e monoliti. Ricca è la fauna in questi luoghi; da segnalare specie rare come la salamandrina dagli occhiali, il nibbio, il gufo reale e comune, il gheppio, il corvo imperiale, il capovaccaio[59]. La vegetazione, invece, è caratterizzata dalla presenza di piante arbustive tipiche della macchia mediterranea (mirto, lentisco, fillirea, biancospino, ginestra, ferula, ampelodesma) e di boschi con prevalenza di lecci e roverelle nonché, nei comuni più elevati, di antichi castagneti da frutto[60].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione.

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Le due principali arterie stradali che attraversano il territorio sono la strada provinciale 158/1 (ex SS180), che collega Cropani Marina con Sersale — e la SS106 Ionica (costituente la strada europea E90), che lega la frazione di Cropani Marina ai centri limitrofi di Sellia Marina e Botricello. Inoltre, merita di essere menzionata la SP10, connettente Cropani con la frazione di Cuturella di Cropani.

La suddetta SP158/1 è sottoposta ad adeguamento, che la trasformerà in una strada extraurbana secondaria di tipo C1[61].

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Cropani.

Cropani dispone di una stazione ferroviaria sulla Ferrovia Jonica, presso la frazione di Cropani Marina, in Piazza Alcide Cerri[62]. La stazione si trova nel pieno centro di Cropani Marina e dista dal centro storico cittadino 9 km seguendo la strada provinciale 158/1 (ex SS180) e la SS106.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1988 23 aprile 1995 Pasquale Capellupo Partito Comunista Italiano Partito Democratico della Sinistra lista civica sindaco [63]
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Pasquale Capellupo Partito Democratico della Sinistra lista civica sindaco
13 giugno 1999 13 giugno 2004 Antonio Grano lista civica Indipendente sindaco
13 giugno 2004 7 giugno 2009 Antonio Grano lista civica sindaco
7 giugno 2009 25 maggio 2014 Bruno Colosimo lista civica "Cropani Domani" sindaco
25 maggio 2014 31 luglio 2017 Bruno Colosimo lista civica "Crop@ni È" sindaco
31 luglio 2017 10 novembre 2019 Antonia Maria Grazia Surace Cesare De Rosa Carla Fragomeni commissario straordinario [64]
10 novembre 2019 in carica Raffaele Mercurio lista civica "Nuovamente Cropani Rinasce" sindaco

Galleria di immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2022.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana, su dipionline.it. URL consultato il 18 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2013).
  5. ^ George Gissing, Sulle Rive dello Ionio, Traduzione italiana a cura di Mauro Francesco Minervino, Torino, Edizioni EDT, 1993.
  6. ^ Cfr. Delibera della Giunta Comunale 43/2010 (DOC), su comunecropani.it. URL consultato il 12 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  7. ^ Clima di Cropani (da comuni-italiani.it), su comuni-italiani.it. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  8. ^ Classificazione sismica italiana al 2006, a cura del Dipartimento della Protezione Civile (JPG), su upload.wikimedia.org. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  9. ^ a b Scheda su Cropani (da tuttitalia.it), su tuttitalia.it. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  10. ^ Medie climatiche mensili riferite agli ultimi 30 anni, basate sui dati della stazione meteorologica di Crotone. I dati sui giorni di pioggia, invece, si riferiscono al solo anno 2010. Statistiche su Cropani (da ilmeteo.it), su ilmeteo.it. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  11. ^ Passeggiate naturalistiche: da Cropani costeggiando il fiume Crocchio • Meraviglie di Calabria, su www.meravigliedicalabria.it, 18 settembre 2023. URL consultato il 16 febbraio 2024.
  12. ^ EUNIS -Site factsheet for Foce del Crocchio - Cropani, su eunis.eea.europa.eu. URL consultato il 27 aprile 2024.
  13. ^ Nisticò, p. 611.
  14. ^ Leandro Orrico, Il Dialetto Trecchinese (PDF), 2ª ed., Castrovillari, Grafica Pollino, 2006, p. 59. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  15. ^ a b Scheda su Cropani (da provincia.catanzaro.it), su provincia.catanzaro.it. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  16. ^ a b c d e f g h i j k l m Comunità Montana della Presila Catanzarese - Cropani (pag. 1), su presila.cz.it. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012).()
  17. ^ a b c Yumpu.com, Antiquarium di Cropani - Gal valle del Crocchio, su yumpu.com. URL consultato il 27 aprile 2024.
  18. ^ Storia di Cropani (da comunecropani.it), su comunecropani.it. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  19. ^ Articoli su San Marco (da cartantica.it), su cartantica.it. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  20. ^ a b c Beato Paolo De Ambrosis da Cropani, su Santiebeati.it. URL consultato il 27 aprile 2024.
  21. ^ a b c Relazione sul territorio della presila catanzarese (da presila.cz.it) (PDF), su presila.cz.it, p. 33. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  22. ^ Giovanni Vivenzio, Istoria de' tremuoti avvenuti nella Provincia della Calabria ulteriore e nella Città di Messina nell'anno 1783, primo volume, Napoli, Stamperia Regale, 1788, p. 253.
  23. ^ Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche - Comune di Cropani, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012).()
  24. ^ Decreto legislativo luogotenenziale 24 gennaio 1946, n. 42, in materia di "Aggregazione della frazione Cropani Marina ai comune di Cropani (Catanzaro)."
  25. ^ a b Parrocchia di S. Maria Assunta di Cropani (da siusa.archivi.beniculturali.it), su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 30 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012).()
  26. ^ Francesco Pellegrini, Giovanni Soda, Il sentiero nel bosco: sviluppo locale e pianificazione in contesti deboli, Soveria Mannelli, Rubbettino Editore, 2004, p. 165.
  27. ^ Arte di Cropani (da comunecropani.it), su comunecropani.it. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  28. ^ Chiesa di Santa Maria Assunta La Collegiata (da cropani.eu), su cropani.eu. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012).()
  29. ^ a b Musei di Cropani (da vallecrocchio.it), su vallecrocchio.it. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  30. ^ a b c d e f g h Monumenti Storici (da cropani.eu), su cropani.eu. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012).()
  31. ^ Le chiese dedicate a S. Lucia in Italia: Cropani (Calabria), su carasantalucia.it. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  32. ^ Chiesa di Santa Lucia (da xoomer.virgilio.it), su xoomer.virgilio.it. URL consultato il 20 dicembre 2011. (archiviato)
  33. ^ Chiesa di Santa Lucia V.M. (da cropani.eu), su cropani.eu. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012).()
  34. ^ Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria (da cropani.eu), su cropani.eu. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012).()
  35. ^ Chiesa di San Giovanni Battista Ospedale dei Pellegrini (da cropani.eu), su cropani.eu. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012).()
  36. ^ Comunità Montana della Presila Catanzarese - Cropani (pag. 2), su presila.cz.it. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012).()
  37. ^ Andrea Pesavento, Alcune torri regie marittime sulla costa ionica in provincia di Catanzaro, in La Provincia KR, n. 47-49, 2004. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  38. ^ Aisa, p. 15.
  39. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  40. ^ Istituto Comprensivo Statale di Cropani - Piano Offerta Formativa - Anno scolastico 2010-2011 (PDF), su scuoladicropani.it, 5. URL consultato il 14 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  41. ^ Archeologia di Cropani (da http://www.comunecropani.it), su comunecropani.it. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  42. ^ a b Gastronomia di Cropani (da comunecropani.it), su comunecropani.it. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  43. ^ Preparazione delle melanzane ripiene (occhiettineri.it), su occhiettineri.it. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012). ()
  44. ^ Preparazione delle crespelle (da ntacalabria.it), su ntacalabria.it. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012). ()
  45. ^ Cesari Sartoni, p. 208.
  46. ^ a b Cesari Sartoni, p. 214.
  47. ^ Preparazione degli mparrettati al forno (da nonnastella.com), su nonnastella.com. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012).()
  48. ^ Preparazione dei covatelli (da cookingmama.myblog.it), su cookingmama.myblog.it. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012). ()
  49. ^ Redazione, Cropani (CZ) - Premio Mar Jonio 2010, dieci anni di riconoscimenti prestigiosi, in Il Corriere Del Sud, 4 agosto 2010. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012). ()
  50. ^ Il Festivaletteratura di Calabria - Parole Erranti, su cittadellibro.it. URL consultato il 31 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2015).
  51. ^ Ernesto La Tassa, Cropani, ristrutturata la stazione ferroviaria, in L'eco Del Crocchio, 6 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012). ()
  52. ^ Cfr. la voce Cropani Marina.
  53. ^ Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro - Squillace, Parrocchia "San Michele Arcangelo", su diocesicatanzarosquillace.it. URL consultato l'8 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012). ()
  54. ^ Regione Calabria - Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca, Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 (PDF), su assagri.regione.calabria.it, p. 72. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012). ()
  55. ^ ISPRA - Le problematiche dei suoli nelle regioni italiane (PDF), su isprambiente.gov.it. URL consultato il 18 gennaio 2012 (archiviato il 22 ottobre 2013). (archiviato)
  56. ^ Touring Club Italiano, Campeggi e villaggi turistici 2005, Milano, Touring Editore, 2005, p. 594.
  57. ^ L'Area S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) del fiume Crocchio (da boschiemaripuliti.it), su boschiemaripuliti.it. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012). ()
  58. ^ Comunicato stampa di Legambiente Crotone (PDF), su legambiente.it, 17 luglio 2010. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012). ()
  59. ^ Località: Valle del Crocchio (da bookingcalabria.it), su bookingcalabria.it. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012).()
  60. ^ La Natura tra i due Mari (da vallecrocchio.it) (PDF), su vallecrocchio.it. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012). ()
  61. ^ Provincia, lunedì la consegna dei lavori per l'adeguamento della SS 106, in L'eco Del Crocchio, 7 gennaio 2011. URL consultato il 5 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012). ()
  62. ^ Stazioni servite da Trenitalia in Calabria, su trenitalia.com. URL consultato il 7 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012). ()
  63. ^ Dati Storici sulle Amministrazioni, a cura del Ministero dell'Interno, su amministratori.interno.it. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2011).()
  64. ^ Commissione straordinaria ex art. 143 TUEL (ente sciolto per infiltrazioni mafiose)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maria Grazia Aisa (a cura di), L'Antiquarium Comunale di Cropani (PDF), Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012).
  • Antonio Nicola Arrotta (a cura di), Cropani antica: antologia di passi scelti con illustrazioni, Catanzaro, Silipo e Lucia Editori, 1993.
  • Arrotta Nicola Arrotta, Guida al centro storico di Cropani, Catanzaro, Silipo e Lucia Editori, 1995.
  • Arrotta Nicola Arrotta, L'arte a Cropani, Catanzaro, Silipo e Lucia Editori, 1992.
  • Maria Gemma Bosco, Presenze primordiali a Cropani, in Calabria letteraria, n. 6, 2000.
  • Monica Cesari Sartoni, Mangia italiano. Guida alle specialità regionali italiane, Morellini Editore, 2005.
  • Remigio Alberto Le Pera, Cropani, Chiaravalle Centrale (CZ), Frama Sud, 1979.
  • Remigio Alberto Le Pera, Cropani: guida storico, artistica illustrata, Catanzaro, 1976.
  • Ulderico Nisticò (a cura di), Padre Giovanni Fiore da Cropani, della Calabria illustrata, Tomo III, Soveria Mannelli, Rubbettino Editore, 2001.
  • Valentina Rubino, Il duomo di Cropani, Soveria Mannelli, in Calabria letteraria, 2007.
  • Domenica Spagnuolo Spanò, Cropani nella leggenda e nella realtà, in Calabria sconosciuta, n. 27, 2000.
  • Gustavo Valente, Storia di un paese: Cropani, Cosenza, S.C.A.T., 1958.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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