Escalaplano

Escalaplano
comune
(IT) Escalaplano
(SC) Scaleprànu
Escalaplano – Stemma
Escalaplano – Bandiera
Escalaplano – Veduta
Escalaplano – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
ProvinciaSud Sardegna
Amministrazione
SindacoMarco Lampis (lista civica) dal 16-5-2011 (3º mandato dall'11-10-2021)
Territorio
Coordinate39°37′29.03″N 9°21′06.98″E / 39.624731°N 9.35194°E39.624731; 9.35194 (Escalaplano)
Altitudine338 m s.l.m.
Superficie94,04 km²
Abitanti2 058[1] (30-11-2023)
Densità21,88 ab./km²
Comuni confinantiBallao, Esterzili, Goni, Orroli, Perdasdefogu (NU), Seui (isola amministrativa di Orboredu), Villaputzu
Altre informazioni
Cod. postale09051
Prefisso070
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT111018
Cod. catastaleD430
TargaSU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) escalaplanesi
(SC) scalepranesus
Patronosan Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Escalaplano
Escalaplano
Escalaplano – Mappa
Escalaplano – Mappa
Posizione del comune di Escalaplano
nella provincia del Sud Sardegna
Sito istituzionale

Escalaplano (Scalepranu in sardo) è un comune italiano di 2 058 abitanti della provincia del Sud Sardegna, che si trova a 338 metri di altitudine sul livello del mare.

Ai sensi della Legge Regionale n. 9 del 12 luglio 2001, che ha previsto l'istituzione delle nuove province sarde, Escalapiano passò dalla provincia di Nuoro a quella di Cagliari, di cui fece parte fino alla successiva riforma del 2016.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'area fu abitata già in epoca prenuragica per la presenza di alcune domus de janas, in epoca nuragica per la presenza nel territorio di alcuni nuraghi, e in epoca romana per la presenza di alcune rovine.

Nel Medioevo appartenne al giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria di Siurgus. Alla caduta del giudicato (1258) passò sotto il dominio pisano e successivamente (1323) sotto il dominio aragonese. Nel 1363 il re d'Aragona Pietro IV il Cerimonioso incorporò il paese nella contea di Quirra, data in feudo a Berengario Carroz. Nel 1604 fu annesso al ducato di Mandas della famiglia Ladron. All'estinzione di questa famiglia nel 1617, il feudo passò agli Zuñiga, duchi di Bejar.

Intorno al 1652 la popolazione di Escalaplano diminuì notevolmente a causa di una terribile epidemia di peste.

Nel 1777 il feudo passò dapprima ai Maza e poi ai Tellez-Giron, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Escalaplano sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 giugno 2003.[3]

«Stemma di azzurro, alla scala d'oro, di forma trapezoidale, con quattro pioli, d'oro, sostenuta da due leoni controrampanti, d'oro, allumati e linguati di rosso, il leone posto a destra sostenente la scala con le zampe anteriori e con la zampa posteriore sinistra, il leone posto a sinistra sostenente la scala con le zampe anteriori e con la zampa posteriore destra, scala e leoni sostenuti dalla campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone municipale è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Escalaplano (Nuoro) D.P.R. 24.06.2003 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 6 gennaio 2022.
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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