Gesico

Gesico
comune
(IT) Gesico
(SC) Gèsigu
Gesico – Stemma
Gesico – Bandiera
Gesico – Veduta
Gesico – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
ProvinciaSud Sardegna
Amministrazione
SindacoTerenzio Schirru (lista civica) dall'11-10-2021
Territorio
Coordinate39°36′56.07″N 9°06′26.82″E / 39.615574°N 9.107451°E39.615574; 9.107451 (Gesico)
Altitudine300 m s.l.m.
Superficie25,62 km²
Abitanti731[1] (30-11-2023)
Densità28,53 ab./km²
Comuni confinantiEscolca (isola amministrativa di San Simone), Guamaggiore, Guasila, Mandas, Selegas, Suelli, Villanovafranca
Altre informazioni
Cod. postale09040
Prefisso070
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT111026
Cod. catastaleD994
TargaSU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) gesichesi
(SC) gesighesus
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gesico
Gesico
Gesico – Mappa
Gesico – Mappa
Posizione del comune di Gesico
nella provincia del Sud Sardegna
Sito istituzionale

Gesico (Gèsigu in sardo[3]) è un comune italiano di 731 abitanti della provincia del Sud Sardegna, nella subregione della Trexenta.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Area abitata fin dall'epoca nuragica per la presenza nel territorio di alcuni nuraghi, nel medioevo appartenne al Giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria di Siurgus. Alla caduta del giudicato (1258) fu conquistato dai pisani sotto il dominio della famiglia dei conti della Gherardesca, e poi, intorno al 1324, passò agli aragonesi. La villa, che aveva inviato i suoi rappresentanti al parlamento convocato dal re d'Aragona Pietro IV il cerimonioso a Cagliari nel 1355, divenne sotto gli aragonesi un feudo e per un certo tempo fu posseduto dalla famiglia Carroz. Nel 1368 fu feudo dei Puyalt, quindi dei d’Eril e dei Sanna e, nel XVIII secolo, venne compresa nel marchesato di San Tomaso, feudo prima dei Cervellon, e poi dei Nin Zatrillas, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 febbraio 1998. Lo stemma è d'azzurro, alla fascia di rosso, accompagnata da sei spighe di grano, impugnate, d'oro, tre in capo e tre in punta. Il gonfalone è un drappo di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Tra i luoghi di interesse presenti nel territorio di Gesico si segnalano:

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

La variante del sardo parlata a Gesico è il campidanese occidentale.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

A circa tre chilometri a sud-est del centro abitato è presente la stazione di Gesico, situata lungo il tracciato della ferrovia Cagliari-Isili: lo scalo è collegato da relazioni (espletate dall'ARST) aventi termine a Monserrato a sud ed a Mandas e Isili a nord.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 303, ISBN 88-11-30500-4.
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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