Frattura (Scanno)

Frattura
frazione
Frattura – Veduta
Frattura – Veduta
Il borgo di Frattura Nuova visto da Scanno, dietro il monte Genzana
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Comune Scanno
Territorio
Coordinate41°55′49.8″N 13°52′14.84″E / 41.9305°N 13.87079°E41.9305; 13.87079 (Frattura)
Altitudine1 260 m s.l.m.
Abitanti63 (2011)
Altre informazioni
Cod. postale67038
Prefisso0864
Fuso orarioUTC+1
TargaAQ
Nome abitantifratturesi
Patronosan Nicola di Bari
Giorno festivosettembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Frattura
Frattura

Frattura è l'unica frazione del comune abruzzese di Scanno, in provincia dell'Aquila. Abitato da 63 residenti[1], il paese è situato a 1260 m s.l.m. sulle pendici occidentali del gruppo montuoso del Genzana. A causa del terremoto di Avezzano del 1915, il nucleo antico è andato quasi del tutto distrutto; il centro nuovo fu ricostruito leggermente più a sud, tanto che i due paesi sono denominati "Frattura Vecchia" e "Frattura Nuova".

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

I due borghi di Frattura sono situati tra i 1260 e i 1307 m s.l.m. del territorio montano dell'alta valle del Sagittario, nel comune di Scanno. Circondati dalle vette dei monti Genzana (2170 m s.l.m.), Rognone (2089 m s.l.m.), Serra Leardi (1932 m s.l.m.) e Rava (1859 m s.l.m.), dominano il sottostante lago di Scanno. Il territorio si caratterizza per la presenza di alcune fonti e sorgenti come Avanelli, Giordano, Leardi, Malvascione e Pietra Libertina ed è circondato dalle aree protette della riserva naturale guidata Monte Genzana e Alto Gizio e del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Foto d'epoca scattata prima del terremoto del 1915
Frattura Vecchia vista dai ruderi di San Nicola

Frattura deve il poleonimo al fenomeno franoso generatosi in epoca preistorica sul monte Rava, gruppo montuoso del Genzana che sbarrò il sottostante fiume Tasso formando così il lago di Scanno tra i 12.820 e i 3.000 anni fa[3][4][5]. A cominciare dalla fine del IX secolo e l'inizio del X secolo ebbe inizio la costruzione dell'incastellamento di Frattura, fondato dai conti Di Sangro e ceduto nel 1091 da Oderisio di Oderisio al monastero di Montecassino[6].

Il fontanile ottocentesco a Frattura Vecchia
Lago di Scanno, monte Genzana (dx) e il borgo di Frattura (dx) visti dal "sentiero del Cuore"

Secondo alcuni studiosi il borgo antico sarebbe identificabile con il "castello dei Numi" menzionato in alcuni documenti storici del XVII secolo[7].

Il terremoto della Marsica del 1915, con epicentro nei pressi di Avezzano, causò il 13 gennaio di quell'anno ampie distruzioni nel borgo originario di Frattura. I motivi di ciò sono da attribuire alle caratteristiche geomorfologiche del sito: il vecchio paese è situato in prossimità della nicchia di distacco della frana pleistocenica che causò lo sbarramento del fiume sottostante e la formazione del lago. Durante un sisma infatti, la presenza di materiale incoerente come quello depositato da una frana porta ad amplificare l'onda sismica, causando danni maggiori agli edifici rispetto a quelli posti su un terreno di natura rocciosa. Infatti i paesi limitrofi, in base a quanto riportato dai cataloghi macrosismici dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, subirono danneggiamenti minori[8].

Il numero delle vittime fu pari alla metà dei circa 350 residenti censiti; perì quasi l'intera popolazione effettivamente presente al momento del sisma, per lo più donne e bambini in quanto gli uomini erano transumati con le greggi in Puglia[9]. Dell'antico abitato rimangono dei ruderi[10]; alcune case tuttavia sono state ristrutturate.

Il centro, denominato Frattura Nuova, venne ricostruito in epoca fascista tra il 1932 e il 1936 su un altro sperone del monte Rava, leggermente più a sud[10]. Su indicazione di Benito Mussolini vennero edificati i primi tre edifici come atto di riconoscenza ad un commilitone nativo di Frattura che nella prima guerra mondiale gli salvò la vita[11].

Nel secondo dopoguerra l'emigrazione negli Stati Uniti d'America, in Europa, a Sulmona e in altre città dell'Italia centrale causò lo spopolamento del borgo che, nel corso degli anni, è stato parzialmente valorizzato per fini turistici[9][12][13].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Nicola
Frattura Vecchia tra i monti Genzana e Rognone
  • Chiesa di San Nicola. È la principale chiesa di Frattura Nuova costruita nel 1920, dato che quella antica di Frattura Vecchia collassò con il terremoto del 1915. L'impianto è rettangolare, neoromanico, con facciata decorata da rosone a raggiera e portale a tutto sesto,con bassorilievo in terracotta della Madonna col Bambino. Il campanile a torre conserva una campana quattrocentesca della vecchia chiesa. L'interno è a navata unica, voltato a botte, con affresco del cielo in blu. Si conserva la statua processionale del santo.
  • Chiesetta di San Nicola, situata nel piazzale di Frattura Vecchia.
  • Chiesetta dell'Immacolata, situata in località La Cona, è stata restaurata nel 2011.
  • Ruderi dell'antica chiesa e del campanile di San Nicola a Frattura Vecchia[4].

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Borgo di Frattura Vecchia[10] risalente al Medioevo, fu in gran parte distrutto dal terremoto di Avezzano del 1915. Abbandonato per la ricostruzione a valle di Frattura Nuova, è stato rivalorizzato a cominciare dal XXI secolo, con il recupero delle case di pietra meglio conservate. All'ingresso del borgo si conservano anche una fontana di pietra e una cappella dedicata alla Madonna. La parte alta è quella più ammalorata, coi ruderi delle case e della torre campanaria dell'antica chiesa di San Nicola[4].

Monumenti[modifica | modifica wikitesto]

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

La festa patronale in onore di San Nicola si svolge annualmente nella prima domenica di settembre[14].

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Fagioli bianchi di Frattura

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Il museo delle arti e tradizioni popolari è un museo etnografico in cui sono esposti tutti gli attrezzi in uso agli inizi del secolo scorso suddivisi in arnesi per la casa, attrezzi da viaggio, per l'agricoltura e per l'allevamento.

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1956 sono state girate a Frattura Vecchia alcune scene del film dal titolo Uomini e lupi con Silvana Mangano ed Yves Montand mentre nel 2002 vi sono state girate alcune scene iniziali del film diretto da Michele Placido Un viaggio chiamato amore[15]. Il 13 dicembre 1965 Frattura appare in uno dei servizi del programma Rai TV7 dal titolo Le donne di Frattura, incentrato sul fenomeno della femminilizzazione della popolazione causato dalla transumanza e dall'emigrazione dei capifamiglia[9][16].

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Coltivato a Frattura, il fagiolo bianco detto anche fagiolo di pane, è una varietà autoctona del legume. Il suo utilizzo in cucina è variegato, può condire la tipica pasta abruzzese delle sagne a pezze (dette anche "Tocconelle") o può essere servito come verdura o con l'insalata[17][18].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Frattura è raggiungibile attraverso la strada provinciale 110 che si dirama dalla strada statale 479 Sannite, in corrispondenza del bivio situato nei pressi del lago di Scanno.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Da Frattura si diramano molti sentieri frequentati dai praticanti del trekking, equiturismo e cicloturismo[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dati su Frattura, su portaleabruzzo.com, Portale Abruzzo. URL consultato il 29 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2021).
  2. ^ a b Servizi aggiuntivi, su comune.scanno.aq.it, Comune di Scanno. URL consultato il 30 agosto 2021.
  3. ^ Angelo Caranfa, 2010, Contributo per una datazione della frana di Monte Genzana e del Lago di Scanno, in Rivista Abruzzese, a. LXIII, n. 2, aprile-giugno, pp. 141-146 e n. 3, luglio-settembre, pp. 250-254. leggi l'articolo. Cfr. Nicoletti P. G., Parise M., Miccadei E., 1993, The Scanno rock avalanche (Abruzzi, south-central Italy), in "Bollettino della Società Geologica Italiana", vol. 112, fasc. 2, pp. 523-535; Bianchi Fasani G., Cercato M., Esposito C, Petitta M., 2005, Il Lago di sbarramento di Scanno: considerazioni riguardo alle condizioni di stabilità, in "Il Giornale di Geologia Applicata", vol. 2, n. 1-6, pp. 45-50.
  4. ^ a b c d Terremoto della Marsica. Il Borgo vecchio di Frattura di Scanno, su camminarenellastoria.it. URL consultato il 30 agosto 2021.
  5. ^ Variante tecnica al PRG, su comune.scanno.aq.it, Comune di Scanno, 3 aprile 2006. URL consultato il 6 settembre 2016.
  6. ^ Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971.
  7. ^ Frattura Vecchia, su sextantio.it. URL consultato il 30 agosto 2021.
  8. ^ Fabrizio Galadini e Giuliano Milana (a cura di), Le Radici Spezzate, Marsica 1915–2015, su ingvterremoti.wordpress.com, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, 16 gennaio 2015. URL consultato il 6 settembre 2016.
  9. ^ a b c Ritorno a Frattura, su rainews.it, Rai, 5 maggio 2017. URL consultato il 18 giugno 2022.
  10. ^ a b c d Alessandra Mastrogiovanni, I luoghi. Scanno, Guida storico-artistica alla città e dintorni, p. 96, Carsa edizioni, Pescara, 2001.
  11. ^ Genny Di Filippo, Frattura di Scanno: il paese fantasma in Abruzzo, su iocisonostata.com. URL consultato il 26 agosto 2019.
  12. ^ Annalisa Civitareale, Scanno, a Frattura arriva l'albergo diffuso, su ricerca.gelocal.it, Il Centro, 22 maggio 2005. URL consultato il 6 settembre 2016.
  13. ^ Marianna Galeota, Santo Stefano di Sessanio riconosciuto primo albergo diffuso in Abruzzo: Kihlgren «modello ripetuto a Frattura di Scanno», su ilmessaggero.it, Il Messaggero, 29 dicembre 2016. URL consultato il 14 giugno 2017.
  14. ^ Le confraternite (PDF), su diocesisulmona-valva.it, Diocesi di Sulmona-Valva. URL consultato il 24 maggio 2016.
  15. ^ Tesori d'Abruzzo: Frattura, su corrierepeligno.it, Corriere Peligno, 10 maggio 2015. URL consultato il 6 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2015).
  16. ^ Valentina Di Cesare, Frattura per sempre: Anna Rizzo nell'Abruzzo che resiste, nonostante tutto, su lavocedinewyork.com, La Voce di New York, 18 settembre 2019. URL consultato il 30 agosto 2021.
  17. ^ Fagiolo bianco di Frattura, su abruzzoturismo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 30 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2021).
  18. ^ Michela Becchi, Riscoprire Frattura attraverso il fagiolo bianco: il borgo d’Abruzzo che rinasce, su gamberorosso.it, Gambero Rosso. URL consultato il 29 agosto 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito istituzionale, su comune.scanno.aq.it, Comune di Scanno. URL consultato il 29 agosto 2021.
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