Galleria elicoidale di Capistrello

Galleria elicoidale di Capistrello
Progetto del sistema dei tunnel
TipoGalleria ferroviaria elicoidale
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalizzazioneCapistrello
Coordinate41°57′44.28″N 13°23′25.08″E / 41.9623°N 13.3903°E41.9623; 13.3903
GestoreRFI
LineaAvezzano-Roccasecca
PortaliCapistrello (nord)
Pescocanale (sud)
Lunghezzacirca 5 km
Altitudine623 m s.l.m.
Nº di binari1
CostruttoreRete Mediterranea
Inizio dei lavori1877
Apertura1902

La galleria elicoidale di Capistrello è un sistema di tunnel ferroviari dell'Abruzzo posto lungo la ferrovia Avezzano-Roccasecca, nel comune di Capistrello (AQ).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Imbocco della galleria in località Cupone
La galleria nei pressi di Pescocanale

La galleria elicoidale è un'opera di ingegneria ferroviaria progettata nella seconda metà del XIX secolo dall'ingegnere Ernesto Mangiarotti per conto della società Rete Mediterranea per superare le problematiche di natura tecnica sorte durante la realizzazione della ferrovia Avezzano-Roccasecca, tra Abruzzo e Lazio. Il progetto si prefissò di consentire alle locomotive dell'epoca il difficile attraversamento di un'area caratterizzata da un notevole dislivello e complessa a livello orografico e altimetrico come quella situata tra il borgo di Pescocanale e Capistrello (AQ), in particolare della stretta gola rovetana, attraversata dal fiume Liri. Al termine dei lavori, effettuati non senza difficoltà ma perfettamente riusciti, si poté collegare la linea ferroviaria dall'imbocco della valle Roveto (623 m s.l.m.) al versante meridionale dei piani Palentini (725 m s.l.m.), di conseguenza alla stazione di Avezzano.

Venne realizzata tra il 1877 e il 20 agosto 1902, data dell'inaugurazione della tratta Balsorano-Avezzano[1][2].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

L'infrastruttura, tuttora in funzione, è situata nel territorio comunale di Capistrello tra la stazione ferroviaria e le località di Cupone e Pescocanale, entrambe dotate di fermate ferroviarie nel corso del XX secolo. Non distante si trova un tratto del tracciato della strada statale 82 della Valle del Liri, lo sbocco dell'emissario di Claudio e i resti della centrale idroelettrica di casa Torlonia.

Il sistema dei sette trafori, nessuno dei quali oltrepassa la lunghezza di 1 chilometro e mezzo, con un andamento elicoidale ad "U" permette di superare un dislivello di 102 metri con una rampa del 30 e con una pendenza media del 20 per mille all'interno dei tunnel. Il raggio minimo di curvatura si attesta sui 300 metri[3]. I nomi delle gallerie del tratto elicoidale sono "del Molino", "La Giorgia", "dell'Emissario" e "Capistrello"[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Proia, La galleria elicoidale di Capistrello, un capolavoro d'ingegneria che resiste da oltre cent'anni, su marsicalive.it, Marsica Live, 4 maggio 2016. URL consultato il 5 aprile 2020.
  2. ^ Omar Cugini, Linee ferroviarie: Avezzano-Sora-Roccasecca, su ilmondodeitreni.it. URL consultato il 5 aprile 2020.
  3. ^ Ferrovia elicoidale, su amicidellemissario.it, Associazione Amici dell'Emissario. URL consultato il 5 aprile 2020.
  4. ^ La galleria elicoidale dei sette trafori lungo la tratta ferroviaria Avezzano Sora, su verdisora.blogspot.com, Il Verdastro, 3 dicembre 2013. URL consultato il 5 aprile 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il treno delle due valli. Cento anni sulla linea Avezzano Roccasecca, Trenitalia, Roma, 2002.
  • Pietro Margiotta, La galleria elicoidale dei sette trafori, Italia civile, 2013.

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