Leopoldo di Borbone-Due Sicilie (1790-1851)

Leopoldo di Borbone-Due Sicilie
Leopoldo, principe di Salerno, in un dipinto del 1816
Principe di Salerno
Stemma
Stemma
In carica4 gennaio 1817 –
10 marzo 1851
Predecessoretitolo vacante
Nicola Grimaldi (nel 1590)
Successoretitolo estinto
Nome completoLeopoldo Giovanni Giuseppe Michele di Borbone
NascitaNapoli, 2 luglio 1790
MorteNapoli, 10 marzo 1851 (60 anni)
DinastiaBorbone di Napoli
PadreFerdinando I delle Due Sicilie
MadreMaria Carolina d'Austria
ConsorteMaria Clementina d'Asburgo-Lorena
FigliMaria Carolina Augusta
ReligioneCattolicesimo
Louis Nicolas Lemasle, Ricevimento del principe Leopoldo di Borbone alla reggia di Parigi nel 1820.

Leopoldo di Borbone-Due Sicilie, nome completo Leopoldo Giovanni Giuseppe Michele di Borbone, principe di Salerno[1] (Napoli, 2 luglio 1790Napoli, 10 marzo 1851), membro della casa dei Borbone, principe delle Due Sicilie[1] e principe di Salerno. Fu l'unico figlio del re Ferdinando I che non si legò a nessuna casa reale europea e che condusse una vita tranquilla nella città di Napoli.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Leopoldo era il sedicesimo figlio di Ferdinando I (1751-1825), re del Regno delle Due Sicilie e della sua consorte Maria Carolina d'Asburgo-Lorena (1752-1814)[1], al momento della sua nascita sovrani del Regno di Napoli e del Regno di Sicilia.
I suoi nonni paterni erano Carlo III di Spagna e Maria Amalia di Sassonia, quelli materni l'imperatrice d'Austria Maria Teresa d'Asburgo e Francesco I di Lorena.
Gli venne concesso il titolo di Principe di Salerno (1817)[2], titolo dinastico che ricordava un antico titolo di origini medievali del Regno delle Due Sicilie.

Giovinezza[modifica | modifica wikitesto]

Molto caro alla madre Maria Carolina che lo preferì al principe ereditario Francesco, si distinse sin da giovanissimo non solo per la sua natura bonaria, ma per l'immensa prodigalità e per la straordinaria capacità nel contrarre debiti, che fu la nota dominante di tutta la sua vita e diede sempre non poche preoccupazioni al bilancio privato borbonico. Durante il periodo murattiano, la corte di Napoli, rifugiata in Sicilia, gli affidò funzioni rappresentative, che non furono sempre fortunate. Nel luglio 1808 dal padre Ferdinando, che si considerava reggente presuntivo del trono spagnolo, venne nominato comandante del corpo di spedizione borbonico in Spagna, ma gli Inglesi non gli permisero di uscire da Gibilterra e di mettere piede in territorio spagnolo, da cui l'inglorioso ritorno a Palermo nel novembre dell'anno stesso; nel 1809 egli capeggiò formalmente la sfortunata spedizione anglo-borbonica nel golfo di Napoli. Nel 1813 accompagnò la madre in un avventuroso viaggio a Vienna, che fu raggiunta attraverso Costantinopoli e Odessa soltanto il 2 febbraio 1814 dopo otto mesi di peripezie. Qui Maria Carolina, che intendeva chiedere validi appoggi per la ricostituzione del regno borbonico, morì nel settembre dell'anno 1814.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Il 28 luglio del 1816[1], sposò nel castello di Schönbrunn l'arciduchessa Maria Clementina d'Asburgo-Lorena (1798-1881), figlia dell'imperatore Francesco II d'Asburgo-Lorena (1768-1835) e della sua seconda moglie Maria Teresa di Borbone-Napoli (1772-1807), sorella maggiore dello stesso Leopoldo.

Restaurazione[modifica | modifica wikitesto]

Durante il periodo napoleonico seguì il padre a Palermo, e dal 1808 fu al comando dell'Armata dei volontari siciliani. Durante la Restaurazione, Leopoldo assolse con qualche impegno dei compiti delicati: nel giugno 1815 egli fu il primo dei Principi borbonici a ricomparire nell'antica capitale e, nominato presidente del supremo consiglio di guerra per la ricostruzione dell'esercito e per la fusione degli elementi ex murattiani con quelli borbonici, diede prova di grande equilibrio. Malgrado le voci ricorrenti di congiure, che sarebbero state viste con simpatia dall'Austria, per una sua eventuale sostituzione nel trono al Duca di Calabria, il Principe - che era genero dell'Imperatore per averne sposato il 28 agosto 1816 una figlia, l'arciduchessa Maria Clementina - fu sempre legato al fratello, il cui atteggiamento cercò di difendere nei suoi colloqui con Metternich a Vienna nel 1821.

Fu parimenti sempre lealissimo verso il nipote Ferdinando II, dal quale non solo gli fu confermato il comando generale della guardia reale che già aveva dal 1825, ma gli fu affidata dal 1834 la riorganizzazione e il comando in capo della guardia di interna sicurezza. Dal 1825 abitò a Palazzo Salerno.

Ultimi anni e morte[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1848, poiché questo corpo civico era destinato a trasformarsi nella guardia nazionale, venne esonerato dal comando: e ciò costituì un errore psicologico da parte del governo costituzionale, giacché il vecchio Principe, per la prodiga giovialità, era molto popolare tra i napoletani. Collezionista appassionato di quadri e di oggetti d'arte, legato soprattutto agli ambienti teatrali della città ed in ispecie ai comici del Teatro San Carlino (gli dedicarono versi Giulio Genoino e Filippo Cammarano; Pasquale Altavilla dedicò a lui l'edizione del suo Teatro), morì a Napoli il 10 marzo 1851.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Il principe Leopoldo e l'arciduchessa Maria Clementina d'Asburgo-Lorena ebbero quattro figli:

Leopoldo ebbe anche un figlio illegittimo, Franz, nato dalla sua relazione con la danzatrice austriaca Fanny Elssler e morto suicida.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Filippo V di Spagna Luigi, il Gran Delfino  
 
Maria Anna Vittoria di Baviera  
Carlo III di Spagna  
Elisabetta Farnese Odoardo II Farnese  
 
Dorotea Sofia di Neuburg  
Ferdinando I delle Due Sicilie  
Augusto III di Polonia Augusto II di Polonia  
 
Cristiana Eberardina di Brandeburgo-Bayreuth  
Maria Amalia di Sassonia  
Maria Giuseppa d'Austria Giuseppe I d'Asburgo  
 
Guglielmina Amalia di Brunswick-Lüneburg  
Leopoldo delle Due Sicilie  
Leopoldo di Lorena Carlo V di Lorena  
 
Eleonora Maria Giuseppina d'Austria  
Francesco I di Lorena  
Elisabetta Carlotta di Borbone-Orléans Filippo I di Borbone-Orléans  
 
Elisabetta Carlotta del Palatinato  
Maria Carolina d'Asburgo-Lorena  
Carlo VI d'Asburgo Leopoldo I d'Asburgo  
 
Eleonora del Palatinato-Neuburg  
Maria Teresa d'Austria  
Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel Luigi Rodolfo di Brunswick-Lüneburg  
 
Cristina Luisa di Oettingen-Oettingen  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze delle Due Sicilie[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Darryl Lundy, Genealogia del principe Leopoldo di Borbone-Napoli, su thepeerage.com, thePeerage.com, 12 marzo 2005. URL consultato il 20 novembre 2009.
  2. ^ Collezione delle leggi e de' decreti reali del Regno delle Due Sicilie

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Généalogie des rois et des princes de Jean-Charles Volkmann Edit. Jean-Paul Gisserot (1998) * élément B
  • Tableau généalogique de la Maison de Bourbon de Bernard Mathieu et d'André Devèche Edit de La Tournelle (1984)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN70910907 · ISNI (EN0000 0003 7447 0737 · CERL cnp00647089 · LCCN (ENnb2006002750 · GND (DE13001642X · BNF (FRcb150742522 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nb2006002750