Mónica Puig

Mónica Puig
Mónica Puig nel 2019
Nazionalità Bandiera di Porto Rico Porto Rico
Altezza 170 cm
Peso 64 kg
Tennis
Termine carriera 13 giugno 2022
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 303 – 215 (58.49%)
Titoli vinti 2 WTA, 6 ITF
Miglior ranking 27ª (11 settembre 2016)
Ranking attuale 1171ª (27 giugno 2022)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 3T (2016)
Bandiera della Francia Roland Garros 3T (2013, 2016, 2019)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 4T (2013)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 2T (2014, 2018)
Altri tornei
 Giochi olimpici Oro (2016)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 18 – 36 (33,33%)
Titoli vinti 0 WTA, 0 ITF
Miglior ranking 210ª (25 maggio 2015)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 2T (2018)
Bandiera della Francia Roland Garros 2T (2019)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 2T (2016)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 1T (2013, 2014, 2016, 2019)
Palmarès
 Giochi Panamericani
Argento Guadalajara 2011 Singolare
Bronzo Toronto 2015 Singolare
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 27 giugno 2022

Mónica Puig Marchán (San Juan, 27 settembre 1993) è un'ex tennista portoricana.

Ha conquistato la medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016, battendo a sorpresa in finale la tedesca Angelique Kerber, al tempo numero due del mondo e favorita per la vittoria finale. Si è trattata della prima medaglia per il Porto Rico ad essere vinta da una donna, nonché del primo storico oro conquistato dal paese in un'Olimpiade.[1]

In carriera si è aggiudicata anche un torneo WTA a Strasburgo ed ha raggiunto la 27ª posizione della classifica mondiale nel settembre 2016, suo best ranking.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ad introdurla al tennis è stata la madre, Astrid; il padre si chiama Jose. Ha un fratello di nome Ricky, ingegnere aeronautico; è allenata da Dorian Descloix.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Junior[modifica | modifica wikitesto]

Ha ottenuto buoni risultati a livello giovanile: nel gennaio 2011 perde la finale degli Australian Open contro la belga An-Sophie Mestach mentre a maggio si arrende in finale a Parigi contro la tunisina Ons Jabeur. Ha raggiunto la seconda posizione in classifica nell'aprile 2010.[2]

Professionista[modifica | modifica wikitesto]

Nel circuito ITF ha vinto sei tornei in singolare mentre nelle competizioni WTA ha raggiunto al massimo i quarti di finale, all'Estoril Open 2013. In Fed Cup ha giocato ventidue match con la squadra portoricana vincendone dodici.[3]

Al Torneo di Wimbledon 2013 è stata eliminata agli ottavi di finale dalla coetanea statunitense Sloane Stephens con il punteggio di 6-4, 5-7, 1-6. Ha conquistato il suo primo titolo WTA a Strasburgo nel maggio 2014 superando in finale Sílvia Soler Espinosa.

2016: l'anno migliore[modifica | modifica wikitesto]

Mónica al Roland Garros 2016

Ad Auckland non supera le qualificazioni, mentre a Sydney perde la finale del torneo WTA Premier contro la russa Svetlana Kuznecova con il punteggio di 0-6 2-6. Arrivata dalle qualificazioni nella corsa alla finale estromette: Magdaléna Rybáriková per 6-2 3-6 6-4; Anna Karolína Schmiedlová per 6-1 6-0; Samantha Stosur per 6-4 6-4 e Belinda Bencic, testa di serie numero otto, a causa del ritiro della svizzera sul 6-0 per la Puig. All'Australian Open estromette senza grandi problemi Magda Linette in due set e rimonta Kristýna Plíšková per 4-6 7-6 9-7; viene poi sconfitta nettamente dalla testa di serie n° 4, Agnieszka Radwańska (4-6 0-6). Ad Acapulco e a Monterrey raggiunge gli ottavi di finale venendo sconfitta rispettivamente da Yanina Wickmayer e Pauline Parmentier. Sul suolo americano, agli Indians Wells, si sbarazza facilmente di Mirjana Lučić-Baroni e di Anna Karolína Schmiedlová, ma viene sconfitta al terzo set da Dar'ja Kasatkina nel terzo turno; mentre a Miami supera in rimonta la giovane Catherine Bellis per 4-6 6-3 6-2, per poi venire estromessa da Viktoryja Azaranka, testa di serie numero tredici, per 2-6 4-6. A Charleston elimina Lucie Hradecká per 6-3 6-2 e la sesta testa di serie, Andrea Petković, per 7-5 6-2; viene poi rimontata nel terzo turno da Irina-Camelia Begu per 6-1 2-6 6-7. A Praga raggiunge i quarti di finale dove incontra nuovamente Svetlana Kuznecova, testa di serie n° 1, che si impone per 6-4 5-7 4-6. Dopo aver vinto le qualificazioni agli Internazionali d'Italia, elimina a sorpresa Elina Svitolina per 6-1 4-6 6-1, ma viene poi defilata con un doppio 1-6 da Jeļena Ostapenko. Agli Internazionali di Strasburgo supera in rimonta la testa di serie numero uno, Sara Errani, per poi ritirarsi contro Virginie Razzano sul punteggio di 6-7 6-2 2-3. Nello Slam parigino estromette Vol'ha Havarcova per 7-5 6-3 e Julia Görges per 7-5 6-7 7-5, perde contro Madison Keys per 6-7 3-6. Raggiunge la semifinale a Nottingham dove viene sconfitta da Karolína Plíšková con un doppio 2-6. In Spagna, a Maiorca, viene fermata nel secondo turno da Kirsten Flipkens 3-6 4-6. Gioca un'altra semifinale ad Eastbourne. Dopo aver superato le qualificazioni, estromette in ordine: Naomi Broady, Ana Konjuh, Caroline Wozniacki e Kristina Mladenovic; viene fermata da Dominika Cibulková per 2-6 1-6. A Wimbledon non va oltre il primo turno dove viene sconfitta da Johanna Konta per 1-6 5-7. A Washington si ferma al secondo turno per mano di Lauren Davis, mentre a Toronto non va oltre il primo turno perdendo contro Naomi Broady. Raggiunge la quarta semifinale della stagione in Brasile dove viene sconfitta da Irina-Camelia Begu con un doppio 3-6.

Storica medaglia d'oro alle Olimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

Rappresenta il Porto Rico alle Olimpiadi di Rio, come la numero trentaquattro del mondo. Inizia il torneo con due comode vittorie su Polona Hercog ed Anastasija Pavljučenkova, superando entrambe con il punteggio di 6-3 6-2. Successivamente, è opposta alla numero quattro del mondo e vincitrice del Roland Garros, Garbiñe Muguruza, contro la quale gioca una partita impeccabile, lasciando appena due games alla spagnola. Nei quarti di finale incontra Laura Siegemund, ma anche a lei rifila un doppio 6-1. Giunta in semifinale, trova Petra Kvitová, bicampionessa di Wimbledon, contro la quale si aggiudica il primo parziale per 6-4, dopo aver recuperato uno svantaggio di 0-3, cedendo malamente nel secondo in poco meno di mezz'ora (1-6); tuttavia, si riprende nell'ultimo set, aggiudicandosi la partita con lo score finale di 6-4 1-6 6-3. In questo modo, assicura al proprio paese una storica medaglia olimpica nel tennis contro ogni pronostico.[4] In finale si scontra con Angelique Kerber, numero due del ranking e favorita alla vittoria, nonché vincitrice degli Australian Open, ma con una performance impeccabile vince e si aggiudica la medaglia d’oro, prima portoricana della storia a riuscirci. [1]

Agli US Open viene subito estromessa da Zheng Saisai per 4-6 2-6. A Tokyo raggiunge i quarti di finale, superando nuovamente Petra Kvitová, dove viene estromessa da Agnieszka Radwańska per 2-6 3-6. A Wuhan esce di scena per mano di Roberta Vinci, che la liquida con un doppio 3-6. A Pechino viene estromessa da Yanina Wickmayer, la quale le lascia solo due games. Invece, a Tanjin raggiunge i quarti di finale dove cede a Danka Kovinić per 4-6 3-6.

2017: quarta finale WTA[modifica | modifica wikitesto]

Mónica nel 2017

Inizia l'anno partecipando al torneo di Brisbane dove viene eliminata con un doppio 3-6 dalla sesta testa di serie, Elina Svitolina. A Sydney perde punti preziosi in quanto non raggiunge la finale come l'anno precedente, ma viene sconfitta in tre set dalla testa di serie n° 10, Caroline Wozniacki. All'Australian Open supera Patricia Maria Tig lasciandole un solo game, per poi venire sconfitta da Mona Barthel per 4-6 4-6. Raggiunge la semifinale in Qatar dove si arrende nuovamente a Caroline Wozniacki con un risultato più netto: 1-6 2-6. La Kerber si rifà sulla portoricana nel quarto turno a Dubai imponendosi per 2-6 3-6. Ad Acaplulco raggiunge i quarti di finale arrendendosi a Christina McHale per 2-6 2-6. Nei tornei americani raggiunge il secondo turno agli Indians Wells e a Charleston perdendo contro Karolína Plíšková e Dar'ja Kasatkina, strappando un set ad entrambe. A Miami, invece, viene sconfitta in due sets al primo turno per mano di Sorana Cîrstea. A Madrid e a Roma non va oltre il primo turno uscendo di scena contro Lauren Davis e Julija Putinceva. A Strasburvo viene sconfitta da Kristýna Plíšková per 2-6 3-6 nel secondo turno. Nel Roland Garros si impone in tre sets su Roberta Vinci, per poi arrendersi alla futura campionessa, Jeļena Ostapenko, per 3-6 2-6. A Wimbledon viene sorpresa da Timea Bacsinszky per 1-6 3-6 6-0. Disuputa il torneo di Washington in preparazione all'US Open, ma viene sconfitta dalla settima testa di serie, Ekaterina Makarova, per 2-6 4-6 nel secondo turno; a Cincinnati supera le qualificazioni, ma esce subito di scena per mano di Taylor Townsend, che si impone per 6-3 3-6 2-6; in New Heaven non supera le qualificazioni. Agli US Open viene sconfitta per 6-7 nel terzo set da Mirjana Lučić-Baroni. Prende parte al torneo di Tokyo dove, dopo aver superato cedendo un set a Hsieh Su-wei, viene eliminata nettamente da Garbiñe Muguruza, testa di serie n° 1. A Wuhan, supera le qualificazioni e raggiunge il terzo turno dove viene fermata da Jeļena Ostapenko per 2-6 6-3 3-6. A Pechino non supera le qualificazioni. Nel torneo di Linz viene subito eliminata da Ajla Tomljanović in rimonta. Arriva qualche soddisfazione nell'ultimo torneo che decide di disputare, a Lussemburgo. Qui estromette Angelique Kerber per 6-3 6-4; Alison Van Uytvanck per 7-6 7-6; Naomi Broady per 6-0 5-7 6-1 ed Elise Mertens per 6-2 7-5. In finale viene sconfitta da Carina Witthöft per 3-6 5-7.

2018-2021: inizio del declino[modifica | modifica wikitesto]

2018[modifica | modifica wikitesto]

Mónica agli US Open 2018

Inizia l'anno malamente venendo sconfitta ad Auckland da Julia Görges, testa di serie numero due, per 4-6 6-4 2-6. Nel torneo di Sydney non va oltre le qualificazioni. Agli Australian Open si sbarazza per 4-6 7-6 6-4 di Samantha Stosur, per poi arrendersi contro Kaia Kanepi per 4-6 3-6. Ad Acapulco usufruisce del ritiro di Dajana Jastrems'ka sul punteggio di 2-6 6-4 5-0 in favore alla Puig; contro Rebecca Peterson perde con lo score di 1-6 4-6. In doppio raggiunge la semifinale. Agli Indians Wells estromette Beatriz Haddad Maia per 6-3 7–6(3), per poi essere fermata da Anastasija Sevastova per 2-6 6-2 1-6. Raggiunge i quarti di finale a Miami dove, dopo aver sconfitto Samantha Stosur, Caroline Wozniacki (n° 2 del mondo) e Maria Sakkarī, si arrende a Danielle Collins per 6-3 4-6 2-6. Ripete i quarti a Monterrey dove viene fermata da Tímea Babos pe 4-6 2-6. Nel masters di Madrid supera Zarina Dijas per 6-4 2-6 6-2, per poi venire sconfitta da Petra Kvitová per 3-6 6(8)–7. Si ritira nelle qualificazioni per gli Internazionali d'Italia.

A Wimbledon non va oltre il primo sconfitta da Julia Görges per 4-6 6(7)–7. Viene estromessa nel primo turno a Toronto da Anastasija Sevastova per 6-4 6(9)–7 1-6, dopo aver avuto l'opportunità di chiudere il match nel tie-break. Non va oltre le qualificazioni a Cincinnati. Dopo un periodo di scarsi risultati, raggiunge la semifinale nel torneo di New Haven. Superate le qualificazioni, estromette: Timea Bacsinszky per 7-5 6-1; Anett Kontaveit per 6-4 6-3 e la n° 6 del mondo, Caroline Garcia per 7-5 1-6 6-2. La semifinale la vede opposta a Carla Suárez Navarro contro la quale si ritirerà (per problemi alla coscia sinistra) sul punteggio di 4-4, interrompendo così la corsa al titolo dopo aver disputato un ottimo torneo. Agli US Open ritorna al secondo turno dopo quattro anni superando Stefanie Vögele senza lasciarle nemmeno un game (6-0 6-0).

2019[modifica | modifica wikitesto]

Apre l'anno con una facile vittoria ad Auckland su Bethanie Mattek-Sands per 6-3 6-2, prima di cedere in due parziali a Hsieh Su-wei, mentre a Sydney esce di scena all'esordio nel tabellone principale per mano di Anett Kontaveit (6-2 5-7 1-6). Prende parte agli Australian Open, dove viene estromessa nel primo turno da Anastasija Pavljučenkova. Ritrova la vittoria ad Acapulco contro Maria Sakkarī, superando per 7-5 4-6 6-0, prima di ritirarsi contro Wang Yafan sul 1-4 in favore alla cinese.

Vola negli Stati Uniti per il Sunshine Double, ma esce nel secondo turno contro Kontaveit a Indian Wells e nel primo a Miami contro Xiyu Wang. Disputa il Premier di Charleston raggiungendo a sorpresa la semifinale, eliminando in ordine: Sara Errani per 6-0 6-1, Sofia Kenin per 6-4 6-4, la terza testa di serie Aryna Sabalenka per 6-2 7-5 e Danielle Collins per 6-3 6-2. Tuttavia, verrà fermata da Madison Keys, la quale le infligge anche un bagel. Non si qualifica per Madrid e Roma, mentre viene sconfitta nei quarti di finale a Strasburgo da Sabalenka, che si vendica in tre sets. Arriva fiduciosa al Roland Garros, ma dopo le vittorie su Kirsten Flipkens e Dar'ja Kasatkina, viene fermata dalla giovane Iga Świątek in rimonta (6-0 3-6 3-6).

Seguono le sconfitte all'esordio a Maiorca e ad Eastbourne, mentre viene sconfitta nel secondo turno a Wimbledon da Karolína Plíšková, numero tre del mondo. La seconda parte della stagione è priva di risultati di rilievo, ad eccezione dei quarti di finale a Lussemburgo, poi persi in rimonta contro Julia Görges.

2020[modifica | modifica wikitesto]

La portoricana subisce un'operazione al gomito che, insieme alla Pandemia di COVID-19 del 2019-2021, la costringe a stare lontana dai campi di tennis fino ad agosto. Nel frattempo, Puig dichiara di aver sofferto di depressione, in seguito alle enormi aspettative che nutrivano le persone nei suoi confronti dopo la vittoria olimpica[5], e di essersi laureata ad Harvard.[6]

Il 20 agosto torna in campo, prende parte alle qualificazioni di Cincinnati: viene sconfitta da Katie Volynets per 6-4 6-7 3-6. Non andrà oltre al primo turno nemmeno agli US Open, eliminata da Margarita Gasparjan (3-6 7-6 0-6), e al Roland Garros, estromessa da Sara Errani (2-6 1-6).

2021[modifica | modifica wikitesto]

A inizio anno, conferma la sua cancellazione dagli Australian Open a causa di un infortunio subito alla spalla. A fine anno decide di assumere come nuovo allenatore Dorian Descloix[7] (che in precedenza aveva allenato Viktoryja Azaranka).

Statistiche WTA[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (2)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
Ori Olimpici (1)
WTA Finals (0)
Premier Mandatory (0)
Premier 5 (0)
Premier (0)
International (1)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 24 maggio 2014 Bandiera della Francia Internationaux de Strasbourg, Strasburgo Terra rossa Bandiera della Spagna Sílvia Soler Espinosa 6-4, 6-3
2. 13 agosto 2016 Bandiera del Brasile Giochi Olimpici, Rio de Janeiro Cemento Bandiera della Germania Angelique Kerber 6-4, 4-6, 6-1

Sconfitte (2)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
Argenti Olimpici (0)
WTA Finals (0)
Premier Mandatory (0)
Premier 5 (0)
Premier (1)
International (1)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 15 gennaio 2016 Bandiera dell'Australia Apia International Sydney, Sydney Cemento Bandiera della Russia Svetlana Kuznecova 0-6, 2-6
2. 21 ottobre 2017 Bandiera del Lussemburgo BGL-BNP Paribas Open Luxembourg, Lussemburgo Cemento (i) Bandiera della Germania Carina Witthöft 3-6, 5-7

Statistiche ITF[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (6)[modifica | modifica wikitesto]

Torneo $100.000 (1)
Torneo $80.000 (0)
Torneo $75.000 (0)
Torneo $60.000 (0)
Torneo $50.000 (1)
Torneo $25.000 (2)
Torneo $15.000 (0)
Torneo $10.000 (2)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 19 aprile 2010 Bandiera della Spagna Torneo Internacional Ciutat de Torrent, Valencia Terra rossa Bandiera della Russia Nanuli Pipija 3-6, 6-1, 6-2
2. 20 febbraio 2011 Bandiera degli Stati Uniti City Of Surprise Women's Open, Surprise Cemento Bandiera della Slovacchia Lenka Wienerová 6-4, 6-0
3. 1º maggio 2011 Bandiera della Svizzera ITF Women's Circuit Chiasso, Chiasso Terra rossa Bandiera della Rep. Ceca Andrea Hlaváčková 7-6(4), 7-5
4. 22 agosto 2011 Bandiera del Messico ITF Femenil San Luis Potosí, San Luis Potosí Cemento Bandiera della Russia Nika Kucharčuk 6-3, 6-0
5. 8 ottobre 2012 Bandiera della Francia Open GDF Suez de Touraine, Joué-lès-Tours Cemento (i) Bandiera del Portogallo Maria João Koehler 3-6, 6-4, 6-1
6. 22 ottobre 2012 Bandiera della Francia Internationaux Féminins de la Vienne, Poitiers Cemento (i) Bandiera della Russia Elena Vesnina 7-5, 1-6, 7-5

Sconfitte (4)[modifica | modifica wikitesto]

Torneo $100.000 (0)
Torneo $80.000 (0)
Torneo $75.000 (0)
Torneo $60.000 (0)
Torneo $50.000 (1)
Torneo $25.000 (3)
Torneo $15.000 (0)
Torneo $10.000 (0)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 30 ottobre 2011 Bandiera del Paraguay Puerto Rico Women's Challenger, Bayamón Cemento Bandiera del Portogallo Michelle Larcher de Brito 3-6, 2-6
2. 18 marzo 2012 Bandiera del Messico Internacional Femenil Poza Rica, Poza Rica Cemento Bandiera del Kazakistan Jaroslava Švedova 1-6, 2-6
3. 30 giugno 2012 Bandiera della Francia Open GDF SUEZ du Périgord, Périgueux Terra rossa Bandiera della Russia Irina Chromačëva 3-6, 2-6
4. 23 dicembre 2012 Bandiera della Turchia Ankara Cup, Ankara Cemento (i) Bandiera della Croazia Ankara Cup 7-5, 3-6, 4-6

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Sconfitte (1)[modifica | modifica wikitesto]

Torneo $100.000 (1)
Torneo $80.000 (0)
Torneo $75.000 (0)
Torneo $60.000 (0)
Torneo $50.000 (0)
Torneo $25.000 (0)
Torneo $15.000 (0)
Torneo $10.000 (0)
N. Data Torneo Superficie Partner Avversario in finale Punteggio
1. 15 luglio 2012 Bandiera della Francia Open GDF SUEZ de Biarritz, Biarritz Terra rossa Bandiera della Spagna Lara Arruabarrena Bandiera della Francia Séverine Beltrame
Bandiera della Francia Laura Thorpe
2-6, 3-6

Grand Slam Junior[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Sconfitte (2)[modifica | modifica wikitesto]

Tornei del Grande Slam
Australian Open (1)
Open di Francia (1)
Torneo di Wimbledon (0)
US Open (0)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 29 gennaio 2011 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne Cemento Bandiera del Belgio An-Sophie Mestach 4-6, 2-6
2. 4 giugno 2011 Bandiera della Francia Open di Francia, Parigi Terra rossa Bandiera della Tunisia Ons Jabeur 6(8)-7, 1-6

Risultati in progressione[modifica | modifica wikitesto]

Sigla Risultato
V Vincitore
F Finalista
SF Semifinalista
O Oro olimpico
A Argento olimpico
SF Bronzo olimpico
QF Quarti di Finale
4T Quarto turno
3T Terzo turno
2T Secondo turno
1T Primo turno
RR Round Robin
LQ Turno di qualificazione
A Assente
ND Non disputato
Legenda superfici
Cemento
Terra battuta
Erba
Superficie variabile

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Torneo 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Titoli V–S
Bandiera dell'Australia Australian Open Q2 Q1 2T 2T 3T 2T 2T 1T A A 0 / 6 6–6
Bandiera della Francia Open di Francia Q3 3T 1T 1T 3T 2T A 3T 1T 0 / 6 7–6
Bandiera del Regno Unito Wimbledon A 4T 1T 1T 1T 1T 1T 2T ND 0 / 7 4–7
Bandiera degli Stati Uniti US Open Q1 1T 2T 1T 1T 1T 2T 1T 1T 0 / 7 2–7
Totale 0–0 5–3 2–4 1–4 4–4 2–4 2–3 3–4 0–2 0–0 0 / 26 19–26
Giochi olimpici
Giochi olimpici A Non disputati Non disputati 1 / 1 6–0
Carriera
Tornei giocati 2 15 19 23 25 21 14 19 2 0 138
Titoli 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 2
Finali 0 0 1 0 2 1 0 0 0 0 4
Totale V–S 0–2 13–15 16–18 15–23 41–24 20–21 18–14 17–19 0–2 0–0 140–138
Vittorie % 0% 46% 47% 39% 63% 49% 56% 47% 0%  –  50%
Ranking di fine anno 127 55 60 92 32 58 53 80 105 $3.542.293

Vittorie contro giocatrici Top 10[modifica | modifica wikitesto]

Stagione 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Totale
Vittorie 1 0 0 2 0 3 1 7
# Giocatrice Ranking Evento Superficie Turno Punteggio Rank.
MPR
2013
1. Bandiera dell'Italia Sara Errani 5 Bandiera del Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra Cemento 1T 6-3, 6-2 65
2016
2. Bandiera della Spagna Garbiñe Muguruza 4 Bandiera del Brasile Giochi Olimpici, Rio de Janeiro Cemento 3T 6-1, 6-1 34
3. Bandiera della Germania Angelique Kerber 2 Bandiera del Brasile Giochi Olimpici, Rio de Janeiro Cemento F 6-4, 4-6, 6-1 34
2018
4. Bandiera della Danimarca Caroline Wozniacki (1) 2 Bandiera degli Stati Uniti Miami Open, Miami Cemento 2T 0-6, 6-4, 6-4 82
5. Bandiera della Francia Caroline Garcia 6 Bandiera degli Stati Uniti Connecticut Open, New Haven Cemento QF 7-5, 1-6, 6-2 72
6. Bandiera della Danimarca Caroline Wozniacki (2) 2 Bandiera della Cina Dongfeng Motor Wuhan Open, Wuhan Cemento 3T 7-6(10), 7-5 51
2019
7. Bandiera della Bielorussia Aryna Sabalenka 10 Bandiera degli Stati Uniti Volvo Car Open, Charleston Terra verde 3T 6-2, 7-5 63

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Rio 2016: Monica Puig nella storia! Kerber cede alla distanza, su ubitennis.com, 14 agosto 2016.
  2. ^ itftennis.com, Monica Puig - Junior Profile, su itftennis.com. URL consultato il 25 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2012).
  3. ^ fedcup.com, Monica Puig - FedCup Profile, su fedcup.com. URL consultato il 25 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2016).
  4. ^ Rio 2016, donne: la finale è Puig-Kerber. Storica medaglia per Portorico, su ubitennis.com, 12 agosto 2016.
  5. ^ Monica Puig, l’anno della rinascita: la portoricana a cuore aperto, su tenniscircus.com, 4 marzo 2020.
  6. ^ Monica Puig si è laureata a Harvard, su ubitennis.com, 25 aprile 2020.
  7. ^ Monica Puig, with a new coach thinking about the return to the circuit, su archysport.com, 21 dicembre 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]