Campionato mondiale di calcio 2018

Coppa del Mondo FIFA Russia 2018
Чемпионат мира по футболу 2018
Logo della competizione
Competizione Campionato mondiale di calcio
Sport Calcio
Edizione 21ª
Organizzatore FIFA
Date 14 giugno - 15 luglio 2018
Luogo Bandiera della Russia Russia
(11 città)
Partecipanti 32 (208 alle qualificazioni)
Impianto/i 12 stadi
Risultati
Vincitore Bandiera della Francia Francia
(2º titolo)
Secondo Bandiera della Croazia Croazia
Terzo Bandiera del Belgio Belgio
Quarto Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Statistiche
Miglior giocatore Bandiera della Croazia Luka Modrić
Miglior marcatore Bandiera dell'Inghilterra Harry Kane (6)
Miglior portiere Bandiera del Belgio Thibaut Courtois
Incontri disputati 64
Gol segnati 169 (2,64 per incontro)
Pubblico 3 045 376
(47 584 per incontro)
La Francia celebra la vittoria del trofeo allo stadio Lužniki di Mosca
Cronologia della competizione
2014 2022

Il campionato mondiale di calcio 2018 o Coppa del Mondo FIFA Russia 2018 (in russo Чемпионат мира по футболу 2018?, Čempionat mira po futbolu FIFA 2018, in inglese FIFA World Cup Russia 2018), noto anche come Russia 2018, è stato la ventunesima edizione della massima competizione per le rappresentative di calcio (squadre comunemente chiamate "nazionali") maschili maggiori delle federazioni sportive affiliate alla FIFA.

Si è svolta in Russia da giovedì 14 giugno a domenica 15 luglio 2018[1] e come palloni ufficiali sono stati utilizzati Telstar 18 per la fase a gironi e Telstar Mechta (Mechta significa "sogno, ambizione" in russo) per la fase a eliminazione diretta.

È la prima edizione della Coppa del Mondo che si è disputata nell'Europa Orientale[2] e, in generale, l'undicesima svoltasi in Europa ed al contempo la seconda in Asia (considerando Asiatico, pur facente parte della UEFA, lo stadio di Ekaterinburg), essendo così la prima svoltasi in due continenti. Con un costo stimato di oltre 14,2 miliardi di dollari, è stata l'edizione più costosa della Coppa del Mondo.[3] È stata inoltre anche la prima Coppa del Mondo ad utilizzare il sistema VAR (Video Assistant Referee).[4][5]

La nazionale campione in carica, la Germania, è stata eliminata al primo turno, dopo aver perso le partite giocate contro il Messico (1-0) e contro la Corea del Sud (2-0) ed aver vinto solo quella contro la Svezia (2-1). Per la quarta volta nelle ultime cinque edizioni, e la terza consecutiva, la squadra detentrice del trofeo non ha superato il girone eliminatorio, così come accade infatti per la Francia nel 2002, per l'Italia nel 2010 e per la Spagna nel 2014.

Nell'atto conclusivo, svoltosi il 15 luglio allo stadio Lužniki di Mosca, si sono affrontate le nazionali di Francia e Croazia, quest'ultima alla sua prima finale nella competizione. La sfida ha visto i Bleus prevalere per 4-2 e vincere così la Coppa del Mondo per la seconda volta, a vent'anni dal primo trionfo.[6] Il terzo posto è stato ottenuto dal Belgio, vincitore della finalina contro l'Inghilterra.

Assegnazione[modifica | modifica wikitesto]

Il 2 dicembre 2010, nella sede principale della FIFA a Zurigo, è stato deciso che l'edizione del 2018 della Coppa del Mondo FIFA si sarebbe giocata in Russia e che l'edizione del 2022 sarebbe stata ospitata dal Qatar.

La sequenza di scrutini ha avuto il seguente esito:

Risultati
Nazione Voto
1 2
Bandiera della Russia Russia 9 13
Bandiera della Spagna Spagna e Bandiera del Portogallo Portogallo 7 7
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi e Bandiera del Belgio Belgio 4 2
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 2 -
Voti totali 22 22

Formula[modifica | modifica wikitesto]

La formula confermava quella in vigore da quando, in occasione dell'edizione francese del 1998, la fase finale del campionato mondiale di calcio fu portata a 32 squadre e prevedeva, dunque, la formazione di otto gironi all'italiana (chiamati "gruppi") con partite di sola andata, ciascuno composto da quattro squadre.

Per determinare la posizione in classifica delle squadre in ogni gruppo furono presi in considerazione, nell'ordine, i seguenti criteri:[7]

  1. maggiore numero di punti;
  2. migliore differenza reti;
  3. maggiore numero di reti segnate.

Nel caso in cui, dopo aver applicato quanto sopra, due o più nazionali si trovassero ancora in parità, verranno utilizzati, sempre nell'ordine, gli ulteriori parametri qui di seguito:

  1. maggiore numero di punti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  2. migliore differenza reti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  3. maggiore numero di reti segnate negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  4. maggiore numero di punti fair play, secondo quanto segue:
    • cartellino giallo: - 1 punto;
    • cartellino rosso indiretto (doppio cartellino giallo): - 3 punti;
    • cartellino rosso diretto: - 4 punti;
    • cartellino giallo + cartellino rosso diretto: - 5 punti.
  5. sorteggio effettuato dal comitato FIFA.

Le prime due nazionali classificate di ogni raggruppamento accedevano alla fase a eliminazione diretta, che consisteva in un tabellone di quattro turni (ottavi di finale, quarti di finale, semifinali e finali) ad accoppiamenti interamente prestabiliti e con incontri basati su partite uniche ed eventuali tempi supplementari e tiri di rigore, in caso di persistenza della parità tra le due contendenti.

Mascotte[modifica | modifica wikitesto]

Mascotte ufficiale della manifestazione è Zabivaka.

Stadi[modifica | modifica wikitesto]

La Russia propose, originariamente, un elenco provvisorio di sedici stadi da impiegare per il torneo, situati nelle città di Ekaterinburg, Jaroslavl', Kaliningrad, Kazan', Krasnodar, Mosca, Nižnij Novgorod, Podol'sk, Rostov sul Don, San Pietroburgo, Samara, Saransk, Soči e Volgograd,[8] le quali, tranne Ekaterinburg, si trovano nella Russia europea.

La decisione finale sulle città ospitanti fu annunciata il 29 settembre 2012. Il numero di città fu ridotto a undici e il numero di stadi a dodici.[9]

La finale del torneo si tenne il 15 luglio 2018 allo Stadio Lužniki di Mosca, la capitale russa, come annunciato dalla stessa FIFA.

Mosca San Pietroburgo Kaliningrad
Stadio Lužniki Otkrytie Arena[10] Zenit Arena[10] Arena Baltika
Coordinate geografiche:

55°42′57″N 37°33′14″E / 55.715833°N 37.553889°E55.715833; 37.553889 (Stadio Lužniki)

Coordinate geografiche:

55°49′03″N 37°26′08″E / 55.8175°N 37.435556°E55.8175; 37.435556 (Otkrytie Arena)

Coordinate geografiche:

59°58′22.63″N 30°13′13.92″E / 59.972953°N 30.220533°E59.972953; 30.220533 (Zenit Arena)

Coordinate geografiche:

54°43′00″N 20°30′00″E / 54.716667°N 20.5°E54.716667; 20.5 (Arena Baltika)

Capienza: 78 011 Capienza: 44 190 Capienza: 64 468 Capienza: 33 973
Kazan' Nižnij Novgorod
Kazan Arena[10] Stadio Nižnij Novgorod
Coordinate geografiche:

55°49′07.81″N 49°09′30.59″E / 55.818836°N 49.158497°E55.818836; 49.158497 (Kazan Arena)

Coordinate geografiche:

56°19′18″N 44°04′29″E / 56.321667°N 44.074722°E56.321667; 44.074722 (Stadio Nižnij Novgorod)

Capienza: 42 873 Capienza: 43 319
Samara Volgograd
Futbol'nyj stadion v Samare Volgograd Arena
Coordinate geografiche:

53°11′00″N 50°07′00″E / 53.183333°N 50.116667°E53.183333; 50.116667 (Stadio Spheroid)

Coordinate geografiche:

48°44′04″N 44°32′54″E / 48.734444°N 44.548333°E48.734444; 44.548333 (Stadio Centrale)

Capienza: 41 970 Capienza: 43 713
Saransk Rostov sul Don Soči Ekaterinburg
Mordovija Arena Rostov Arena Stadio Olimpico Fišt[10] Stadio Centrale
Coordinate geografiche:

54°10′58″N 45°12′05″E / 54.182778°N 45.201389°E54.182778; 45.201389 (Stadio Yubileyniy)

Coordinate geografiche:

47°12′30″N 39°44′30″E / 47.208333°N 39.741667°E47.208333; 39.741667 (Levberdon Arena)

Coordinate geografiche:

43°24′08.16″N 39°57′22″E / 43.402267°N 39.956111°E43.402267; 39.956111 (Stadio Olimpico Fišt)

Coordinate geografiche:

56°49′57″N 60°34′25″E / 56.8325°N 60.573611°E56.8325; 60.573611 (Stadio Centrale)

Capienza: 41 685 Capienza: 43 472 Capienza: 44 287 Capienza: 33 061

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Pr. Squadra Data di qualificazione certa Confederazione Partecipante in quanto Partecipazioni precedenti al torneo
1 Bandiera della Russia Russia 2 dicembre 2010 UEFA Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale 10 (1958, 1962, 1966, 1970, 1982, 1986, 1990, 1994, 2002, 2014)[11]
2 Bandiera del Brasile Brasile 28 marzo 2017 CONMEBOL 1ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 20 (1930, 1934, 1938, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014)
3 Bandiera dell'Iran Iran 12 giugno 2017 AFC 1ª classificata nel gruppo A della fase finale di qualificazione 4 (1978, 1998, 2006, 2014)
4 Bandiera del Giappone Giappone 31 agosto 2017 AFC 1ª classificata nel gruppo B della fase finale di qualificazione 5 (1998, 2002, 2006, 2010, 2014)
5 Bandiera del Messico Messico 1º settembre 2017 CONCACAF 1ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione 15 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1978, 1986, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014)
6 Bandiera del Belgio Belgio 3 settembre 2017 UEFA 1ª classificata nel gruppo H della fase finale di qualificazione 12 (1930, 1934, 1938, 1954, 1970, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2014)
7 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 5 settembre 2017 AFC 2ª classificata nel gruppo A della fase finale di qualificazione 9 (1954, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014)
8 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita 5 settembre 2017 AFC 2ª classificata nel gruppo B della fase finale di qualificazione 4 (1994, 1998, 2002, 2006)
9 Bandiera della Germania Germania 5 ottobre 2017 UEFA 1ª classificata nel gruppo C della fase finale di qualificazione 18 (1934, 1938, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014)[12]
10 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 5 ottobre 2017 UEFA 1ª classificata nel gruppo F della fase finale di qualificazione 14 (1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1982, 1986, 1990, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014)
11 Bandiera della Spagna Spagna 6 ottobre 2017 UEFA 1ª classificata nel gruppo G della fase finale di qualificazione 14 (1934, 1950, 1962, 1966, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014)
12 Bandiera della Nigeria Nigeria 7 ottobre 2017 CAF 1ª classificata nel gruppo B della fase finale di qualificazione 5 (1994, 1998, 2002, 2010, 2014)
13 Bandiera della Costa Rica Costa Rica 7 ottobre 2017 CONCACAF 2ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione 4 (1990, 2002, 2006, 2014)
14 Bandiera della Polonia Polonia 8 ottobre 2017 UEFA 1ª classificata nel gruppo E della fase finale di qualificazione 7 (1938, 1974, 1978, 1982, 1986, 2002, 2006)
15 Bandiera dell'Egitto Egitto 8 ottobre 2017 CAF 1ª classificata nel gruppo E della fase finale di qualificazione 2 (1934, 1990)
16 Bandiera della Serbia Serbia 9 ottobre 2017 UEFA 1ª classificata nel gruppo D della fase finale di qualificazione 3 (1998, 2006, 2010)[13]
17 Bandiera dell'Islanda Islanda 9 ottobre 2017 UEFA 1ª classificata nel gruppo I della fase finale di qualificazione
18 Bandiera della Francia Francia 10 ottobre 2017 UEFA 1ª classificata nel gruppo A della fase finale di qualificazione 14 (1930, 1934, 1938, 1954, 1958, 1966, 1978, 1982, 1986, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014)
19 Bandiera del Portogallo Portogallo 10 ottobre 2017 UEFA 1ª classificata nel gruppo B della fase finale di qualificazione 6 (1966, 1986, 2002, 2006, 2010, 2014)
20 Bandiera dell'Uruguay Uruguay 11 ottobre 2017 CONMEBOL 2ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 12 (1930, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974, 1986, 1990, 2002, 2010, 2014)
21 Bandiera dell'Argentina Argentina 11 ottobre 2017 CONMEBOL 3ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 16 (1930, 1934, 1958, 1962, 1966, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014)
22 Bandiera della Colombia Colombia 11 ottobre 2017 CONMEBOL 4ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 5 (1962, 1990, 1994, 1998, 2014)
23 Bandiera di Panama Panama 11 ottobre 2017 CONCACAF 3ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione
24 Bandiera del Senegal Senegal 10 novembre 2017 CAF 1ª classificata nel Gruppo D della fase finale di qualificazione 1 (2002)
25 Bandiera del Marocco Marocco 11 novembre 2017 CAF 1ª classificata nel Gruppo C della fase finale di qualificazione 4 (1970, 1986, 1994, 1998)
26 Bandiera della Tunisia Tunisia 11 novembre 2017 CAF 1ª classificata nel Gruppo A della fase finale di qualificazione 4 (1978, 1998, 2002, 2006)
27 Bandiera della Svizzera Svizzera 12 novembre 2017 UEFA Vincitrice dello spareggio UEFA 10 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966, 1994, 2006, 2010, 2014)
28 Bandiera della Croazia Croazia 12 novembre 2017 UEFA Vincitrice dello spareggio UEFA 4 (1998, 2002, 2006, 2014)
29 Bandiera della Svezia Svezia 13 novembre 2017 UEFA Vincitrice dello spareggio UEFA 11 (1934, 1938, 1950, 1958, 1970, 1974, 1978, 1990, 1994, 2002, 2006)
30 Bandiera della Danimarca Danimarca 14 novembre 2017 UEFA Vincitrice dello spareggio UEFA 4 (1986, 1998, 2002, 2010)
31 Bandiera dell'Australia Australia 15 novembre 2017 AFC Vincitrice dello spareggio CONCACAF-AFC 4 (1974, 2006, 2010, 2014)
32 Bandiera del Perù Perù 15 novembre 2017 CONMEBOL Vincitrice dello spareggio CONMEBOL-OFC 4 (1930, 1970, 1978, 1982)

Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante.

Qualificazioni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2018.
Banconota da 100 Rubli emessa nel 2018 dalla Banca di Russia per commemorare la Coppa del Mondo

Il torneo metteva a disposizione 32 posti per altrettante compagini nazionali, compresa quella del Paese organizzatore, qualificato di diritto. Le altre 31 squadre che avrebbero avuto accesso alla fase finale del torneo sarebbero state selezionate tramite eliminatorie su base confederale e con due spareggi intercontinentali.

Degne di nota furono le partecipazioni di entrambe le esordienti della competizione, ossia l'Islanda (che conferma l'ottimo momento che viveva il calcio nordico dopo la prima storica qualificazione al campionato d'Europa 2016)[14][15][16] e il Panama,[17], e i ritorni di Senegal (assente da Corea del Sud-Giappone 2002), Marocco (mancante da Francia 1998), Egitto (assente da Italia 1990) e Perù (assente da Spagna 1982).

Vi furono anche alcune grandi nazionali escluse, giacché diverse selezioni blasonate fallirono la qualificazione al Mondiale: mancarono infatti Italia[18] (campione nel 1934, 1938, 1982 e 2006), Paesi Bassi[19] (finalista nel 1974, 1978 e 2010), Cile[20] (detentore della Copa América), Camerun (detentore della Coppa d'Africa), Stati Uniti[21] (detentori della Gold Cup) e Nuova Zelanda (detentrice della Coppa d'Oceania). Dal punto di vista statistico, va segnalato che 20 delle 32 partecipanti erano presenti al Mondiale precedente, giocato nel 2014 in Brasile.

Convocazioni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 2018.

Ufficiali di gara[modifica | modifica wikitesto]

Al termine di un lungo processo di preselezione iniziato poco dopo la fine dell'edizione precedente di Brasile 2014, il 29 marzo 2018, a pochi mesi dal mondiale stesso, la FIFA ha reso nota la lista definitiva di arbitri selezionati. Essa è composta da 36 arbitri e 63 assistenti, ma differentemente dalle precedenti edizioni, non è stato specificato quali arbitri fungeranno da titolari e quali invece da riserve, così come non sono stati resi noti gli abbinamenti tra arbitro ed assistenti in una stessa terna, i quali dunque potrebbero anche variare a seconda delle esigenze.[22] In aggiunta, la competizione prevede l'utilizzo della tecnologia VAR, per la prima volta nella fase finale di un campionato del mondo. La lista aggiuntiva di ufficiali di gara, con mansioni esclusivamente VAR, è stata resa nota alla fine di aprile 2018, al termine di un seminario in Italia a Coverciano che ha funto da selezione finale per i candidati a questo ruolo.[23]

Tra gli arbitri dell'AFC era stato scelto anche il saudita Fahad Al-Mirdasi, ma l'arbitro è stato escluso dalla lista ed in seguito radiato dalla FIFA, per uno scandalo di corruzione in cui è stato coinvolto in prima persona in occasione della finale della Coppa del Re saudita. Pochi giorni prima dell'inizio della manifestazione, viene escluso anche un altro ufficiale di gara precedentemente selezionato, e cioè l'assistente keniota Aden Marwa Range, a seguito di uno scandalo che lo coinvolgeva in prima persona, avendo ricevuto del denaro prima di una partita.

Confederazione Arbitri Nazione Assistenti Arbitri VAR
AFC Ravshan Irmatov Bandiera dell'Uzbekistan Uzbekistan Abduxamidullo Rasulov / Jakhongir Saidov Abdulrahman Al-Jassim Bandiera del Qatar Qatar
Alireza Faghani Bandiera dell'Iran Iran Mohammadreza Mansouri / Reza Sokhandan
Mohammed Abdulla Hassan Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti Taleb Al Marri Bandiera del Qatar Qatar
Yaser Khalil Abdulla Tulefat Bandiera del Bahrein Bahrein
Mohamed Alhammadi / Hasan Almahri Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti
Toru Sagara / Hiroshi Yamauchi Bandiera del Giappone Giappone
Ryuji Sato Bandiera del Giappone Giappone
Nawaf Shukralla Bandiera del Bahrein Bahrein
CAF Malang Diedhiou Bandiera del Senegal Senegal Djibril Camara / El Hadji Malick Samba Nessuno
Mehdi Abid Charef Bandiera dell'Algeria Algeria Redouane Achik Bandiera del Marocco Marocco
Waleed Ahmed Bandiera del Sudan Sudan
Jean Claude Birumushahu Bandiera del Burundi Burundi
Jerson Emiliano Dos Santos Bandiera dell'Angola Angola
Abdelhak Etchiali Bandiera dell'Algeria Algeria
Anouar Hmila Bandiera della Tunisia Tunisia
Zakhele Thusi Siwela Bandiera del Sudafrica Sudafrica
Bakary Gassama Bandiera del Gambia Gambia
Gehad Grisha Bandiera dell'Egitto Egitto
Janny Sikazwe Bandiera dello Zambia Zambia
Bamlak Tessema Weyesa Bandiera dell'Etiopia Etiopia
CONCACAF Mark Geiger Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Frank Anderson / Corey Rockwell Nessuno
Jair Marrufo
César Ramos Palazuelos Bandiera del Messico Messico Miguel Angel Hernandez Paredes / Marvin Torrentera
John Pitti Bandiera di Panama Panama Gabriel Victoria Bandiera di Panama Panama
Juan Zumba Bandiera di El Salvador El Salvador
Juan Carlos Mora Araya Bandiera della Costa Rica Costa Rica
Joe Fletcher Bandiera del Canada Canada
Joel Aguilar Bandiera di El Salvador El Salvador
Ricardo Montero Bandiera della Costa Rica Costa Rica
CONMEBOL Julio Bascuñán Bandiera del Cile Cile Carlos Astroza / Christian Schiemann Wilton Sampaio Bandiera del Brasile Brasile
Gery Vargas Bandiera della Bolivia Bolivia
Mauro Vigliano Bandiera dell'Argentina Argentina
Enrique Cáceres Bandiera del Paraguay Paraguay Eduardo Cardozo / Juan Zorilla
Andrés Cunha Bandiera dell'Uruguay Uruguay Mauricio Espinosa / Nicolas Taran
Néstor Pitana Bandiera dell'Argentina Argentina Juan Pablo Belatti / Hernan Maidana
Sandro Ricci Bandiera del Brasile Brasile Marcelo Van Gasse / Emerson De Carvalho
Wilmar Roldán Bandiera della Colombia Colombia Alexander Guzman / Cristian De La Cruz
OFC Matthew Conger Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda Bertrand Brial Bandiera della Nuova Caledonia Nuova Caledonia
Simon Lount Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Tevita Makasini Bandiera delle Tonga Tonga
Nessuno
Norbert Hauata Bandiera della Polinesia francese Polinesia francese
UEFA Felix Brych Bandiera della Germania Germania Mark Borsch / Stefan Lupp Daniele Orsato / Paolo Valeri / Massimiliano Irrati Bandiera dell'Italia Italia
Bastian Dankert / Felix Zwayer Bandiera della Germania Germania
Artur Soares Dias / Tiago Martins Bandiera del Portogallo Portogallo
Paweł Gil Bandiera della Polonia Polonia
Danny Makkelie Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Cuneyt Cakir Bandiera della Turchia Turchia Bahattin Duran / Tarik Ongun
Sergej Karasëv Bandiera della Russia Russia Anton Averjanov / Tichon Kalugin
Björn Kuipers Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Sander van Roekel / Erwin Zeinstra
Szymon Marciniak Bandiera della Polonia Polonia Tomasz Listkiewicz / Pawel Sokolnicki
Antonio Mateu Lahoz Bandiera della Spagna Spagna Pau Cebrian Devis / Roberto Diaz Perez
Milorad Mažić Bandiera della Serbia Serbia Dalibor Djurdjevic / Milovan Ristic
Gianluca Rocchi Bandiera dell'Italia Italia Mauro Tonolini / Elenito Di Liberatore
Damir Skomina Bandiera della Slovenia Slovenia Robert Vukan / Jure Praprotnik
Clément Turpin Bandiera della Francia Francia Nicolas Danos / Cyril Gringore

Riassunto del torneo[modifica | modifica wikitesto]

Fase a gironi[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo A[modifica | modifica wikitesto]

La cerimonia d'apertura allo Stadio Lužniki di Mosca il 14 giugno 2018.

La Russia debutta al Mondiale di casa vincendo con ampio margine sull'Arabia Saudita (5-0),[24] poi supera nettamente l'Egitto (3-1)[25] e cede in inferiorità numerica (3-0) all'Uruguay, vincitore di tutte le partite del girone.[26][27][28] L'Arabia Saudita esce dalla manifestazione superando in rimonta l'Egitto di Salah col punteggio di 2-1:[29] nel corso del match, il portiere quarantacinquenne El-Hadary para il rigore del possibile pareggio, neutralizzando il tiro di Al-Muwallad sul finire del primo tempo. El-Hadary, giocando da titolare nella terza sfida della fase a gironi, diviene il giocatore più anziano ad aver partecipato a un Mondiale.[30]

Gruppo B[modifica | modifica wikitesto]

Mehdi Taremi esulta dopo l'autogol del marocchino Aziz Bouhaddouz (steso a terra con le mani al volto) che consegna la vittoria all'Iran al 90' nella partita d'esordio del Gruppo B.

Nella partita inaugurale del Gruppo B, l'Iran sconfigge il Marocco al 95' grazie a un'autorete di testa del centravanti Aziz Bouhaddouz,[31] mentre l'incontro fra la Spagna e il Portogallo campione d'Europa in carica si conclude sul punteggio di 3-3, con il lusitano Cristiano Ronaldo che realizza tre reti e lo spagnolo Diego Costa due.[32] Nella seconda giornata del girone, Portogallo e Spagna vincono di misura rispettivamente contro Marocco e Iran, con le reti di Cristiano Ronaldo e Diego Costa:[33] in particolare, la quarta rete del portoghese elimina la nazionale nordafricana dal torneo.[34] All'ultima giornata, tre nazionali si contendono i due posti che valgono il passaggio alla fase successiva. Da una parte, l'Iran raggiunge l'1-1 contro il Portogallo nei minuti di recupero del secondo tempo, su calcio di rigore con Ansarifard, dopo aver subito la rete di Quaresma, a segno con la sua tipica trivela, e dopo che, all'inizio del secondo tempo, Cristiano Ronaldo aveva fallito un calcio di rigore.[35] Dall'altra parte, la Spagna va sorprendentemente in svantaggio, per due volte, contro il Marocco, e ottiene il primo posto nel girone solo grazie a un gol siglato al 91', di tacco, da Iago Aspas.[36] Il Portogallo termina la fase a gironi al secondo posto, un punto sopra l'Iran.

Gruppo C[modifica | modifica wikitesto]

Nel terzo gruppo la Francia, reduce dalla finale al campionato d'Europa 2016, parte da favorita e rispetta i pronostici, vincendo di misura contro Australia (2-1)[37] e Perù (1-0)[38] e pareggiando a reti bianche con la Danimarca,[39] in una sfida che consente a entrambe le nazionali europee di passare alla fase a eliminazione diretta. Tra i Bleus si fanno notare positivamente Antoine Griezmann, Kylian Mbappé e Paul Pogba. Gli scandinavi superano di misura il Perù e si fermano sul pari con l'Australia, tenuta in vita dalle reti dagli undici metri di Mile Jedinak.[40] Il Perù, inserito in un girone piuttosto agevole, spreca un possibile vantaggio nel match iniziale con la Danimarca per opera di Cueva, che sbaglia un rigore sul punteggio di 0-0.[41] L'Australia potrebbe coltivare qualche speranza di passare vincendo l'ultimo incontro proprio col Perù e sperando che la Danimarca perda con la capolista del gruppo, tuttavia i Socceroos cedono per due reti a zero contro la selezione sudamericana, finendo all'ultimo posto del raggruppamento.[42]

Gruppo D[modifica | modifica wikitesto]

Il capitano dell'Argentina Lionel Messi si appresta a battere il rigore che gli sarà parato da Halldórsson, portiere dell'Islanda

L'Argentina, finalista uscente, parte da favorita in un girone comprendente anche Croazia, Nigeria e Islanda, tuttavia, nella partita inaugurale con la nazionale scandinava (esordiente a un campionato del mondo), la Selección stecca e porta a casa un solo punto (1-1). Nella ripresa, il portiere Halldórsson neutralizza il possibile rigore del 2-1 calciato da Lionel Messi: l'islandese, protagonista di diverse prodezze durante la partita, si guadagna il titolo di man of the match dalla FIFA,[43] mentre il campione del Barcellona è fortemente criticato.[44] La Croazia vince 2-0 contro la Nigeria nel segno di Mandžukić, che prima causa l'autorete dell'1-0 e poi si procura il calcio di rigore del raddoppio realizzato da Modrić.[45] Nella seconda giornata, l'Argentina affronta la Croazia: dal confronto, la selezione europea esce nettamente vincitrice, imponendosi per 3-0 sugli avversari, nuovamente criticati dalla stampa; in particolare un errore del portiere argentino Caballero – che regala la rete dell'1-0 a Rebić – consente ai croati di passare inaspettatamente in vantaggio.[46]

A Volgograd una doppietta di Musa consente alla Nigeria di battere l'Islanda (2-0), tenendo viva la qualificazione per l'Argentina.[47] Potendosi permettere il turnover contro l'Islanda,[48] la Croazia fa riposare i propri titolari, ma vince ugualmente per 2-1 grazie a un gol siglato negli ultimi minuti di gioco.[49] L'Argentina fatica più del dovuto anche con la Nigeria: nonostante Messi sia riuscito a sbloccarsi andando in gol, al 51' Moses è l'artefice della nuova parità su rigore e i sudamericani restano fuori dal Mondiale fino a quattro minuti dal termine, quando Rojo anticipa il proprio marcatore e con un tiro al volo in area di rigore batte l'estremo difensore avversario.[50] Il CT Sampaoli accede agli ottavi classificandosi come secondo e superando il turno con 4 punti.

Gruppo E[modifica | modifica wikitesto]

Nel quinto raggruppamento, la Serbia vince di misura contro la Costa Rica con il punteggio di 1-0 grazie a una rete del difensore Kolarov su calcio di punizione.[51] Nel match successivo, la Svizzera ottiene un pareggio contro il Brasile di Neymar: Coutinho sblocca l'incontro al 20', Zuber riporta in equilibrio la sfida con un colpo di testa.[52] Nella seconda sfida dei Verdeoro, la Costa Rica resiste per novanta minuti, poi cade sotto i colpi di Coutinho e di Neymar, che eliminano la nazionale dalla competizione.[53] A Kaliningrad va in scena una partita sentita[54] tra la Serbia e la Svizzera, quest'ultima selezione composta anche da giocatori di origine kosovara:[54] nei primi minuti, la Serbia firma il vantaggio con un colpo di testa messo a segno da Mitrović, tuttavia gli svizzeri ribaltano il punteggio con il gol di Xhaka da fuori area e il contropiede finalizzato da Shaqiri al 90'.[55] A causa dell'esultanza dei due marcatori, che fa riferimento all'aquila a due teste simbolo della Nazione albanese, la FIFA apre un procedimento contro di loro[56] e in seguito multa entrambi.[57] Nel terzo e ultimo turno del gruppo, la Svizzera approfitta del successo brasiliano sulla Serbia (0-2)[58] e riesce ad accedere al turno successivo rimediando un 2-2 con la Costa Rica.[59]

Gruppo F[modifica | modifica wikitesto]

La Germania scesa in campo nella sconfitta per 0-1 contro il Messico il 17 giugno 2018. I tedeschi, campioni in carica, saranno eliminati ai gironi.

Le prime quattro partite del girone, vedono successi di misura: il Messico batte a sorpresa[60] 1-0 la Germania campione del mondo in carica, la Svezia regola la Corea del Sud con lo stesso risultato,[61] poi il Messico batte anche la Corea del Sud (2-1)[62] e la Svezia cede 2-1 in rimonta contro i tedeschi, su calcio di punizione di Toni Kroos al minuto 95.[63]

A Kazan' la Corea del Sud sconfigge i campioni del mondo in carica nei minuti di recupero: Kim risolve una mischia in area e batte Neuer da distanza ravvicinata, quindi al 96' lo stesso Neuer perde palla sulla trequarti avversaria e innesca il contropiede sudcoreano, Son s'invola da solo a porta vuota e deposita il 2-0 finale.[64] Con questo punteggio, entrambe le nazionali escono dal Mondiale (prima volta assoluta per la Nationalmannschaft in una fase a gironi). A questo punto manca l'incontro tra la Svezia e il Messico, entrambe già qualificate, finito 3-0 a favore dei primi.[65]

Gruppo G[modifica | modifica wikitesto]

Belgio e Inghilterra sono le selezioni di maggior livello nel girone G, comprendente anche Tunisia e Panama, altra esordiente a un Mondiale. Belgio e Inghilterra battono Tunisia e Panama spesso con risultati altisonanti[66][67][68] e in questi turni si fanno notare per le proprie abilità realizzative gli attaccanti di maggior talento delle rispettive formazioni, da una parte Lukaku,[66][67] dall'altra Kane.[68][69] Inoltre, con due successi a testa, Inghilterra e Belgio si assicurano l'accesso agli ottavi di finale.[68] Nell'ultimo turno, la Tunisia supera in rimonta Panama per 2-1;[70] il match clou del raggruppamento tra le due maggiori formazioni è deciso da una rete di Adnan Januzaj.[71]

Gruppo H[modifica | modifica wikitesto]

L'ultimo raggruppamento della fase a gironi si rivela uno dei più equilibrati. A contendersi i due posti per gli ottavi Colombia, Polonia, Giappone e Senegal. Dopo aver perso il primo match con il Giappone (1-2),[72] la Colombia batte prima la Polonia (0-3) poi il Senegal (0-1) – in particolare si fanno notare il difensore centrale in forza al Barcellona Mina[73] e il trequartista Quintero.[74] Il Senegal vince 2-1 con la Polonia[75] e pareggia col Giappone, dopo esser passato in vantaggio due volte,[76] uscendo dal torneo assieme alla Polonia che vince solo al terzo tentativo, nella sfida col Giappone (decide Bednarek).[77] Passano alla fase a eliminazione diretta la Colombia a quota 6 punti e il Giappone, che ha avuto ragione del Senegal in virtù dei punti fair play (l'aver preso meno cartellini).[77]

Fase a eliminazione diretta[modifica | modifica wikitesto]

Ottavi di finale[modifica | modifica wikitesto]

La Russia passa il turno ai calci di rigore, eliminando la Spagna

Gli ottavi abbinano Uruguay-Portogallo, Francia-Argentina, Brasile-Messico, Belgio-Giappone, Spagna-Russia, Croazia-Danimarca, Svezia-Svizzera, Colombia-Inghilterra.

Le partite dei primi due ottavi vedono l'esclusione di Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, vincitori degli ultimi 10 Palloni d'oro:[78] una doppietta di Edinson Cavani (infortunato nel corso della partita) consente all'Uruguay di vincere la partita contro il Portogallo per 2-1,[79] mentre l'Argentina cade sotto i colpi del francese Kylian Mbappé, dopo l'ennesima prestazione pigra del capitano argentino, che comunque ha realizzato 2 passaggi da goal durante la partita.[80]

Il terzo e il quarto ottavo di finale finiscono ai calci di rigore. La Spagna domina la partita con i padroni di casa della Russia – a fine partita la FIFA certifica 1.031 passaggi riusciti – passa in vantaggio con l'autorete di Ignaševič ed è raggiunta nel primo tempo dal rigore di Dzjuba, tuttavia la sfida si protrae oltre i supplementari e dagli undici metri Akinfeev respinge le conclusioni degli spagnoli Koke e Aspas.[81] Ai calci di rigore passa il turno la Russia.

La Danimarca passa subito avanti contro la Croazia grazie a Mathias Jørgensen che porta rocambolescamente in vantaggio i danesi; la reazione croata è immediata, Mandžukić mette a segno l'1-1 dopo aver sfruttato un rimpallo fortunoso in area di rigore. Il punteggio non cambia più, nonostante la Croazia abbia l'opportunità a 5 minuti al termine dei supplementari con un calcio di rigore, ma Modrić si fa respingere il tentativo dal portiere danese Schmeichel[82] e la partita finisce ai calci di rigore, dove le qualità dei portieri sono esaltate: la spunta la Croazia, Rakitić firma il tiro dagli undici metri che porta la selezione balcanica ai quarti di finale.[83]

Il Brasile supera il Messico per 2-0 con le reti di Neymar e di Roberto Firmino, dopo vari tentativi di andare a segno respinti dal numero uno avversario Ochoa.[84] Nei primi minuti del secondo tempo del sesto ottavo di finale, il Belgio si ritrova sotto di due gol contro il Giappone, in una partita che ha sovvertito i pronostici iniziali.[85] Il CT belga Martinez trova i cambi giusti (fuori Mertens e Carrasco, dentro Fellaini e Chadli) e la nazionale belga inizia la rimonta:[85] Vertonghen sigla il 2-1 e Fellaini marca il 2-2 a un quarto d'ora dal termine.[85] All'ultima azione della partita, su contropiede portato avanti da un De Bruyne, fino ad allora in sottotono,[85] il centrocampista serve Meunier, che calcia in mezzo all'area di prima intenzione, trovando il velo di Lukaku e la prontezza di Chadli, che completa l'opera, marcando il gol del definitivo 3-2.[85] La nazionale nipponica viene eliminata dal torneo con onore, essendosi per altro segnalata anche per fair play e civiltà[86] e avendo guadagnato la stima e gli elogi delle istituzioni imperiali.[86]

La Svezia regola di misura la Svizzera e si assicura i quarti di finale con una rete di Forsberg a metà ripresa.[87] Nell'ultimo ottavo di finale, l'Inghilterra affronta la Colombia: Kane porta in vantaggio la selezione europea su calcio di rigore a mezz'ora dal termine e il match pare avviarsi alla naturale conclusione, ma Mina segna la rete dell'1-1 di testa e porta la sfida ai supplementari. La Colombia resiste fino ai tiri di rigore, dove sono fatali gli errori consecutivi di Uribe e Bacca.[88]

Quarti di finale[modifica | modifica wikitesto]

La formazione del Belgio, che vince a sorpresa contro il Brasile

I quarti abbinano Uruguay-Francia, Brasile-Belgio, Russia-Croazia, Svezia-Inghilterra.

Nel primo quarto di finale, l'Uruguay, privo dell'infortunato Edinson Cavani, perde per 2-0 contro la Francia, a segno con Varane e Griezmann: sulla seconda rete Bleus, è decisivo l'errore di Muslera, che apre ai francesi le porte della semifinale.[89] Il Brasile cade (2-1) contro il Belgio: un'autorete di Fernandinho e un grande gol di De Bruyne spianano la strada ai belgi; è inutile il gol del 2-1 messo a segno di testa da Renato Augusto a quindici minuti dallo scadere.[90] Nel terzo quarto di finale, l'Inghilterra vince agevolmente contro la Svezia (reti di Maguire e Alli), e torna in semifinale dopo 28 anni.[91] L'ultimo quarto di finale vede opposte Russia e Croazia. I padroni di casa passano in vantaggio con un pregevole gol di Čeryšev alla mezz'ora, ma la Croazia replica immediatamente con la rete di Kramarić, che finalizza di testa un suggerimento di Mandžukić. Nei supplementari il difensore croato Vida sigla il gol del 2-1, ma al 115' il difensore russo Mario Fernandes ristabilisce la parità. La Croazia si ritrova nuovamente ai rigori e vince anche questa volta: Rakitić trasforma in gol il quinto tiro e porta i croati a una semifinale di un Mondiale dopo vent'anni di attesa.[92]

Semifinali[modifica | modifica wikitesto]

Per la quinta volta nella storia del torneo, le semifinaliste sono solo nazionali europee: era già successo nel 1934, nel 1966, nel 1982 e nel 2006.

La prima semifinale, giocatasi a San Pietroburgo, vede affrontarsi Francia e Belgio; ai transalpini basta un gol di testa di Umtiti all'inizio del secondo tempo per tornare a giocare la finale del Mondiale, a distanza di dodici anni dall'ultima apparizione.[93]

Il giorno seguente, a Mosca, si sfidano Inghilterra e Croazia; dopo cinque minuti di gioco, gli inglesi si portano in vantaggio con un calcio di punizione di Trippier, ma la rete croata siglata da Perišić nel secondo tempo porta l'incontro ai tempi supplementari, dove il gol realizzato da Mandžukić risulterà decisivo per la prima qualificazione dei balcanici ad una finale di un Mondiale.[94]

Finale per il terzo posto[modifica | modifica wikitesto]

A San Pietroburgo, Belgio e Inghilterra si contendono la medaglia di bronzo in una riedizione della sfida del gruppo G; a prevalere sono ancora i belgi, che, grazie alle reti realizzate da Meunier e Hazard, si aggiudicano per la prima volta il terzo posto ad un Mondiale, migliorando così la quarta posizione ottenuta in Messico nel 1986.[95]

Finale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato mondiale di calcio 2018.
I festeggiamenti della Francia, vincitrice del suo secondo titolo mondiale

A Mosca Francia e Croazia si contendono il trofeo: ad inizio partita è la Croazia a dominare, ma, nonostante ciò, il punteggio si sblocca in favore della Francia con un autogol di Mandžukić al 18'. Dieci minuti dopo, Perišić trova il gol dell'1-1, ma al 38', grazie all'intervento del VAR, viene concesso un calcio di rigore per un tocco con la mano dello stesso autore del pareggio. Dal dischetto, Griezmann segna il suo quarto gol al Mondiale, riportando in vantaggio i Bleus. Nel secondo tempo la Francia, dopo un avvio in difficoltà, riesce a emergere grazie a due gol in pochi minuti di Pogba e Mbappé; infine, su un clamoroso errore del portiere francese Hugo Lloris, Mandžukić segna la rete del definitivo 4-2. Al fischio finale la Francia può festeggiare il suo secondo titolo mondiale, a vent'anni dal primo trionfo, ottenuto in casa.[96]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Fase a gironi[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo A[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera dell'Uruguay Uruguay 9 3 3 0 0 5 0 +5
2. Bandiera della Russia Russia 6 3 2 0 1 8 4 +4
3. Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita 3 3 1 0 2 2 7 -5
4. Bandiera dell'Egitto Egitto 0 3 0 0 3 2 6 -4
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Mosca
14 giugno 2018, ore 18:00 UTC+3
Incontro 1
Russia Bandiera della Russia5 – 0
referto
Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia SauditaStadio Lužniki (78 011 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Argentina Pitana

Ekaterinburg
15 giugno 2018, ore 17:00 UTC+5
Incontro 2
Egitto Bandiera dell'Egitto0 – 1
referto
Bandiera dell'Uruguay UruguayStadio Centrale (27 015 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Kuipers

San Pietroburgo
19 giugno 2018, ore 21:00 UTC+3
Incontro 17
Russia Bandiera della Russia3 – 1
referto
Bandiera dell'Egitto EgittoStadio San Pietroburgo (64 468 spett.)
Arbitro: Bandiera del Paraguay Cáceres

Rostov sul Don
20 giugno 2018, ore 18:00 UTC+3
Incontro 18
Uruguay Bandiera dell'Uruguay1 – 0
referto
Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia SauditaRostov Arena (42 678 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Turpin

Volgograd
25 giugno 2018, ore 17:00 UTC+3
Incontro 34
Arabia Saudita Bandiera dell'Arabia Saudita2 – 1
referto
Bandiera dell'Egitto EgittoVolgograd Arena (36 823 spett.)
Arbitro: Bandiera della Colombia Roldán

Samara
25 giugno 2018, ore 18:00 UTC+4
Incontro 33
Uruguay Bandiera dell'Uruguay3 – 0
referto
Bandiera della Russia RussiaCosmos Arena (41 970 spett.)
Arbitro: Bandiera del Senegal Diedhiou

Gruppo B[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera della Spagna Spagna 5 3 1 2 0 6 5 +1
2. Bandiera del Portogallo Portogallo 5 3 1 2 0 5 4 +1
3. Bandiera dell'Iran Iran 4 3 1 1 1 2 2 0
4. Bandiera del Marocco Marocco 1 3 0 1 2 2 4 -2
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
San Pietroburgo
15 giugno 2018, ore 18:00 UTC+3
Incontro 3
Marocco Bandiera del Marocco0 – 1
referto
Bandiera dell'Iran IranStadio San Pietroburgo (62 548 spett.)
Arbitro: Bandiera della Turchia Çakır

Soči
15 giugno 2018, ore 21:00 UTC+3
Incontro 4
Portogallo Bandiera del Portogallo3 – 3
referto
Bandiera della Spagna SpagnaStadio Olimpico Fišt (43 866 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Rocchi

Mosca
20 giugno 2018, ore 15:00 UTC+3
Incontro 19
Portogallo Bandiera del Portogallo1 – 0
referto
Bandiera del Marocco MaroccoStadio Lužniki (78 011 spett.)
Arbitro: Bandiera degli Stati Uniti Geiger

Kazan'
20 giugno 2018, ore 21:00 UTC+3
Incontro 20
Iran Bandiera dell'Iran0 – 1
referto
Bandiera della Spagna SpagnaKazan Arena (42 718 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Uruguay Cunha

Kaliningrad
25 giugno 2018, ore 20:00 UTC+2
Incontro 36
Spagna Bandiera della Spagna2 – 2
referto
Bandiera del Marocco MaroccoArena Baltika (33 973 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Uzbekistan Irmatov

Saransk
25 giugno 2018, ore 21:00 UTC+3
Incontro 35
Iran Bandiera dell'Iran1 – 1
referto
Bandiera del Portogallo PortogalloMordovia Arena (41 875 spett.)
Arbitro: Bandiera del Paraguay Cáceres

Gruppo C[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera della Francia Francia 7 3 2 1 0 3 1 +2
2. Bandiera della Danimarca Danimarca 5 3 1 2 0 2 1 +1
3. Bandiera del Perù Perù 3 3 1 0 2 2 2 0
4. Bandiera dell'Australia Australia 1 3 0 1 2 2 5 -3
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Kazan'
16 giugno 2018, ore 13:00 UTC+3
Incontro 5
Francia Bandiera della Francia2 – 1
referto
Bandiera dell'Australia AustraliaKazan Arena (41 279 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Uruguay Cunha

Saransk
16 giugno 2018, ore 19:00 UTC+3
Incontro 6
Perù Bandiera del Perù0 – 1
referto
Bandiera della Danimarca DanimarcaMordovia Arena (40 502 spett.)
Arbitro: Bandiera del Gambia Gassama

Samara
21 giugno 2018, ore 16:00 UTC+4
Incontro 22
Danimarca Bandiera della Danimarca1 – 1
referto
Bandiera dell'Australia AustraliaCosmos Arena (40 727 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Mateu Lahoz

Ekaterinburg
21 giugno 2018, ore 20:00 UTC+5
Incontro 21
Francia Bandiera della Francia1 – 0
referto
Bandiera del Perù PerùStadio Centrale (32 789 spett.)
Arbitro: Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Abdulla Hassan

Mosca
26 giugno 2018, ore 17:00 UTC+3
Incontro 37
Danimarca Bandiera della Danimarca0 – 0
referto
Bandiera della Francia FranciaStadio Lužniki (78 011 spett.)
Arbitro: Bandiera del Brasile Ricci

Soči
26 giugno 2018, ore 17:00 UTC+3
Incontro 38
Australia Bandiera dell'Australia0 – 2
referto
Bandiera del Perù PerùStadio Olimpico Fišt (44 073 spett.)
Arbitro: Bandiera della Russia Karasëv

Gruppo D[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera della Croazia Croazia 9 3 3 0 0 7 1 +6
2. Bandiera dell'Argentina Argentina 4 3 1 1 1 3 5 -2
3. Bandiera della Nigeria Nigeria 3 3 1 0 2 3 4 -1
4. Bandiera dell'Islanda Islanda 1 3 0 1 2 2 5 -3
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Mosca
16 giugno 2018, ore 16:00 UTC+3
Incontro 7
Argentina Bandiera dell'Argentina1 – 1
referto
Bandiera dell'Islanda IslandaOtkrytie Arena (44 190 spett.)
Arbitro: Bandiera della Polonia Marciniak

Kaliningrad
16 giugno 2018, ore 21:00 UTC+2
Incontro 8
Croazia Bandiera della Croazia2 – 0
referto
Bandiera della Nigeria NigeriaArena Baltika (31 136 spett.)
Arbitro: Bandiera del Brasile Ricci

Nižnij Novgorod
21 giugno 2018, ore 21:00 UTC+3
Incontro 23
Argentina Bandiera dell'Argentina0 – 3
referto
Bandiera della Croazia CroaziaStadio Nižnij Novgorod (43 319 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Uzbekistan Irmatov

Volgograd
22 giugno 2018, ore 18:00 UTC+3
Incontro 24
Nigeria Bandiera della Nigeria2 – 0
referto
Bandiera dell'Islanda IslandaVolgograd Arena (40 904 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Conger

San Pietroburgo
26 giugno 2018, ore 21:00 UTC+3
Incontro 39
Nigeria Bandiera della Nigeria1 – 2
referto
Bandiera dell'Argentina ArgentinaStadio San Pietroburgo (64 468 spett.)
Arbitro: Bandiera della Turchia Çakır

Rostov sul Don
26 giugno 2018, ore 21:00 UTC+3
Incontro 40
Islanda Bandiera dell'Islanda1 – 2
referto
Bandiera della Croazia CroaziaRostov Arena (43 472 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Mateu Lahoz

Gruppo E[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera del Brasile Brasile 7 3 2 1 0 5 1 +4
2. Bandiera della Svizzera Svizzera 5 3 1 2 0 5 4 +1
3. Bandiera della Serbia Serbia 3 3 1 0 2 2 4 -2
4. Bandiera della Costa Rica Costa Rica 1 3 0 1 2 2 5 -3
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Samara
17 giugno 2018, ore 16:00 UTC+4
Incontro 9
Costa Rica Bandiera della Costa Rica0 – 1
referto
Bandiera della Serbia SerbiaCosmos Arena (41 432 spett.)
Arbitro: Bandiera del Senegal Diedhiou

Rostov sul Don
17 giugno 2018, ore 21:00 UTC+3
Incontro 10
Brasile Bandiera del Brasile1 – 1
referto
Bandiera della Svizzera SvizzeraRostov Arena (43 109 spett.)
Arbitro: Bandiera del Messico Ramos

San Pietroburgo
22 giugno 2018, ore 15:00 UTC+3
Incontro 25
Brasile Bandiera del Brasile2 – 0
referto
Bandiera della Costa Rica Costa RicaStadio San Pietroburgo (64 468 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Kuipers

Kaliningrad
22 giugno 2018, ore 20:00 UTC+2
Incontro 26
Serbia Bandiera della Serbia1 – 2
referto
Bandiera della Svizzera SvizzeraArena Baltika (33 167 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Brych

Mosca
27 giugno 2018, ore 21:00 UTC+3
Incontro 41
Serbia Bandiera della Serbia0 – 2
referto
Bandiera del Brasile BrasileOtkrytie Arena (44 190 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Iran Faghani

Nižnij Novgorod
27 giugno 2018, ore 21:00 UTC+3
Incontro 42
Svizzera Bandiera della Svizzera2 – 2
referto
Bandiera della Costa Rica Costa RicaStadio Nižnij Novgorod (43 319 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Turpin

Gruppo F[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera della Svezia Svezia 6 3 2 0 1 5 2 +3
2. Bandiera del Messico Messico 6 3 2 0 1 3 4 -1
3. Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 3 3 1 0 2 3 3 0
4. Bandiera della Germania Germania 3 3 1 0 2 2 4 -2
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Mosca
17 giugno 2018, ore 18:00 UTC+3
Incontro 11
Germania Bandiera della Germania0 – 1
referto
Bandiera del Messico MessicoStadio Lužniki (78 011 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Iran Faghani

Nižnij Novgorod
18 giugno 2018, ore 15:00 UTC+3
Incontro 12
Svezia Bandiera della Svezia1 – 0
referto
Bandiera della Corea del Sud Corea del SudStadio Nižnij Novgorod (42 300 spett.)
Arbitro: Bandiera di El Salvador Aguilar

Rostov sul Don
23 giugno 2018, ore 18:00 UTC+3
Incontro 28
Corea del Sud Bandiera della Corea del Sud1 – 2
referto
Bandiera del Messico MessicoRostov Arena (43 472 spett.)
Arbitro: Bandiera della Serbia Mažić

Soči
23 giugno 2018, ore 21:00 UTC+3
Incontro 27
Germania Bandiera della Germania2 – 1
referto
Bandiera della Svezia SveziaStadio Olimpico Fišt (44 287 spett.)
Arbitro: Bandiera della Polonia Marciniak

Kazan'
27 giugno 2018, ore 17:00 UTC+3
Incontro 43
Corea del Sud Bandiera della Corea del Sud2 – 0
referto
Bandiera della Germania GermaniaKazan Arena (41 835 spett.)
Arbitro: Bandiera degli Stati Uniti Geiger

Ekaterinburg
27 giugno 2018, ore 19:00 UTC+5
Incontro 44
Messico Bandiera del Messico0 – 3
referto
Bandiera della Svezia SveziaStadio Centrale (33 061 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Argentina Pitana

Gruppo G[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera del Belgio Belgio 9 3 3 0 0 9 2 +7
2. Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 6 3 2 0 1 8 3 +5
3. Bandiera della Tunisia Tunisia 3 3 1 0 2 5 8 -3
4. Bandiera di Panama Panama 0 3 0 0 3 2 11 -9
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Soči
18 giugno 2018, ore 18:00 UTC+3
Incontro 13
Belgio Bandiera del Belgio3 – 0
referto
Bandiera di Panama PanamaStadio Olimpico Fišt (43 257 spett.)
Arbitro: Bandiera dello Zambia Sikazwe

Volgograd
18 giugno 2018, ore 21:00 UTC+3
Incontro 14
Tunisia Bandiera della Tunisia1 – 2
referto
Bandiera dell'Inghilterra InghilterraVolgograd Arena (41 064 spett.)
Arbitro: Bandiera della Colombia Roldán

Mosca
23 giugno 2018, ore 15:00 UTC+3
Incontro 29
Belgio Bandiera del Belgio5 – 2
referto
Bandiera della Tunisia TunisiaOtkrytie Arena (44 190 spett.)
Arbitro: Bandiera degli Stati Uniti Marrufo

Nižnij Novgorod
24 giugno 2018, ore 15:00 UTC+3
Incontro 30
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra6 – 1
referto
Bandiera di Panama PanamaStadio Nižnij Novgorod (43 319 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Egitto Grisha

Kaliningrad
28 giugno 2018, ore 20:00 UTC+2
Incontro 45
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra0 – 1
referto
Bandiera del Belgio BelgioArena Baltika (33 973 spett.)
Arbitro: Bandiera della Slovenia Skomina

Saransk
28 giugno 2018, ore 21:00 UTC+3
Incontro 46
Panama Bandiera di Panama1 – 2
referto
Bandiera della Tunisia TunisiaMordovia Arena (37 168 spett.)
Arbitro: Bandiera del Bahrein Shukralla

Gruppo H[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR FP
1. Bandiera della Colombia Colombia 6 3 2 0 1 5 2 +3
2. Bandiera del Giappone Giappone 4 3 1 1 1 4 4 0 -4
3. Bandiera del Senegal Senegal 4 3 1 1 1 4 4 0 -6
4. Bandiera della Polonia Polonia 3 3 1 0 2 2 5 -3
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Saransk
19 giugno 2018, ore 15:00 UTC+3
Incontro 16
Colombia Bandiera della Colombia1 – 2
referto
Bandiera del Giappone GiapponeMordovia Arena (40 842 spett.)
Arbitro: Bandiera della Slovenia Skomina

Mosca
19 giugno 2018, ore 18:00 UTC+3
Incontro 15
Polonia Bandiera della Polonia1 – 2
referto
Bandiera del Senegal SenegalOtkrytie Arena (44 190 spett.)
Arbitro: Bandiera del Bahrein Shukralla

Ekaterinburg
24 giugno 2018, ore 20:00 UTC+5
Incontro 32
Giappone Bandiera del Giappone2 – 2
referto
Bandiera del Senegal SenegalStadio Centrale (32 572 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Rocchi

Kazan'
24 giugno 2018, ore 21:00 UTC+3
Incontro 31
Polonia Bandiera della Polonia0 – 3
referto
Bandiera della Colombia ColombiaKazan Arena (42 873 spett.)
Arbitro: Bandiera del Messico Ramos

Volgograd
28 giugno 2018, ore 17:00 UTC+3
Incontro 47
Giappone Bandiera del Giappone0 – 1
referto
Bandiera della Polonia PoloniaVolgograd Arena (42 189 spett.)
Arbitro: Bandiera dello Zambia Sikazwe

Samara
28 giugno 2018, ore 18:00 UTC+4
Incontro 48
Senegal Bandiera del Senegal0 – 1
referto
Bandiera della Colombia ColombiaCosmos Arena (41 970 spett.)
Arbitro: Bandiera della Serbia Mažić

Fase a eliminazione diretta[modifica | modifica wikitesto]

Tabellone[modifica | modifica wikitesto]

Ottavi di finale Quarti di finale Semifinali Finale
1A Bandiera dell'Uruguay Uruguay 2
2B Bandiera del Portogallo Portogallo 1 Bandiera dell'Uruguay Uruguay 0
1C Bandiera della Francia Francia 4 Bandiera della Francia Francia 2
2D Bandiera dell'Argentina Argentina 3 Bandiera della Francia Francia 1
1E Bandiera del Brasile Brasile 2 Bandiera del Belgio Belgio 0
2F Bandiera del Messico Messico 0 Bandiera del Brasile Brasile 1
1G Bandiera del Belgio Belgio 3 Bandiera del Belgio Belgio 2
2H Bandiera del Giappone Giappone 2 Bandiera della Francia Francia 4
1B Bandiera della Spagna Spagna 1 (3) Bandiera della Croazia Croazia 2
2A Bandiera della Russia Russia (dtr) 1 (4) Bandiera della Russia Russia 2 (3)
1D Bandiera della Croazia Croazia (dtr) 1 (3) Bandiera della Croazia Croazia (dtr) 2 (4)
2C Bandiera della Danimarca Danimarca 1 (2) Bandiera della Croazia Croazia (dts) 2 Finale 3º posto
1F Bandiera della Svezia Svezia 1 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 1
2E Bandiera della Svizzera Svizzera 0 Bandiera della Svezia Svezia 0 Bandiera del Belgio Belgio 2
1H Bandiera della Colombia Colombia 1 (3) Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 2 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 0
2G Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra (dtr) 1 (4)

Ottavi di finale[modifica | modifica wikitesto]

Kazan'
30 giugno 2018, ore 17:00 UTC+3
Incontro 50
Francia Bandiera della Francia4 – 3
referto
Bandiera dell'Argentina ArgentinaKazan Arena (42 873 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Iran Faghani