National Socialist Movement

National Socialist Movement
LeaderBurt Colucci
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
SedeDetroit, Michigan
AbbreviazioneNSM
Fondazione1974
IdeologiaNeonazismo
Nazionalismo bianco
Neofascismo
Nazionalismo statunitense
Suprematismo bianco
CollocazioneEstrema destra
Affiliazione internazionaleWorld Union of National Socialists
Seggi Camera
0 / 435
(2016)
Seggi Senato
0 / 100
(2016)
TestataNSM Magazine
Organizzazione giovanileViking Youth Corp[1]
Colori     Nero
     Bianco
     Rosso
     Blu
Sito webwww.nsm88.org
Bandiera del partito

Il National Socialist Movement ("Movimento Nazionale Socialista" o "Movimento Nazionalsocialista"), anche noto con l'acronimo NSM, è un partito politico neonazista statunitense fondato nel 1974 da Robert Brannen e Cliff Herrington. Ha sede a Detroit, in Michigan.

Dal 2017 è parte del Nationalist Front.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1959 venne fondato da George Lincoln Rockwell il Partito Nazista Americano, primo partito statunitense a rivendicare l'eredità del nazionalsocialismo dopo la Seconda guerra mondiale, ma dopo la morte di Rockwell, avvenuta nel 1967, il partito entrò in crisi e vi furono numerose scissioni.

Nel 1974 venne fondato da Robert Brannen e Gliff Herrington, ex membri del Partito Nazista Americano, l'attuale National Socialist Movement. Inizialmente il movimento politico era comunemente noto come "National Socialist American Workers Freedom Movement" e contava solo poche decine di aderenti. Con il passare del tempo, e soprattutto in seguito all'avvento alla leadership di Jeff Schoep, il movimento è cresciuto ed ha attirato a sé numerosi nuovi militanti, per lo più nazionalisti bianchi e fuoriusciti dal Partito Nazista Americano. Il Movimento Nazionale Socialista è attivo grazie ad una incessante azione di propaganda, la quale include cortei, presìdi nelle piazze e nelle strade, volantinaggi e raduni. Nel 2019 James Stern ha preso il controllo del partito raggirando Schoep, il quale, spaventato da una causa legale, chiese aiuto a Stern per uscirne; quest'ultimo gli consigliò di cedergli il partito così da evitare le conseguenze. Stern, diventato legalmente leader del partito, ha chiesto ad un giudice di riconoscere i reati compiuti dall'NSM ed ha intenzione di trasformare il sito in un memoriale della storia dell'olocausto. N.B. Schoep è stato comunque coinvolto nella causa, poiché già presente nell'elenco degli imputati.

Programma[modifica | modifica wikitesto]

  • Salvaguardia del popolo bianco degli Stati Uniti d'America sulla base delle teorie politiche del regime di Adolf Hitler;
  • Blocco totale dell'immigrazione e una lotta serrata alla "dirty economy", ovvero l'economia basata sullo spaccio di sostanze stupefacenti o prodotti introdotti in maniera illegale negli U.S.A.;
  • Difesa dei diritti del popolo bianco americano, attraverso la garanzia da parte dello Stato di posti di lavoro sicuri e di abitazioni per tutti i cittadini americani;
  • Fine di "inutili conflitti" all'estero combattuti dai soldati americani, da impiegare invece alle frontiere del Messico e del Canada con lo scopo di arginare il fenomeno dell'immigrazione;
  • Nascita di uno Stato con saldi "princìpi bianchi" e l'introduzione nel tessuto sociale di ideali patriottici (Dio, Patria e Famiglia);
  • Lotta alla massoneria e ai poteri occulti, nonché alle religioni considerate pericolose in quanto non facenti parte della storia americana "originaria", quali l'Islam o l'Ebraismo;
  • Lotta al comunismo e ai suoi derivati pseudodemocratici, dannosi per lo stato sociale americano in quanto favorevoli all'immigrazione, al multiculturalismo e al liberalismo;
  • Nazionalizzazione delle banche e controllo diretto dello Stato di tutte le risorse naturali presenti sul territorio statunitense, al fine di creare una forte economia nazionale centralizzata;
  • Snellimento dell'apparato burocratico ed immediata interruzione di sussidi ai nuclei familiari extracomunitari, finanziamenti pubblici destinati a sole imprese commerciali e a famiglie bianche statunitensi;
  • Abrogazione di trattati di collaborazione politica e/o economica con altri Paesi le cui relazioni internazionali sono ritenute futili o comunque poco proficue.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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