Pannarano

Pannarano
comune
Pannarano – Stemma
Pannarano – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Benevento
Amministrazione
SindacoVincenzo Pacca (Scegliamo Pannarano) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate41°00′39″N 14°42′10″E / 41.010833°N 14.702778°E41.010833; 14.702778 (Pannarano)
Altitudine360 m s.l.m.
Superficie11,8 km²
Abitanti1 970[1] (31-7-2023)
Densità166,95 ab./km²
FrazioniBorreca Caputi, Bosco Capitoli, Canate, Cuti, San Nicola, Selvetelle, Campitiello, Cerreto, Fontana Vecchia
Comuni confinantiAvella (AV), Pietrastornina (AV), Roccabascerana (AV), San Martino Valle Caudina (AV), Sperone (AV), Summonte (AV)
Altre informazioni
Cod. postale82017
Prefisso0824
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT062047
Cod. catastaleG311
TargaBN
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 725 GG[3]
Nome abitantipannaranesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pannarano
Pannarano
Pannarano – Mappa
Pannarano – Mappa
Posizione del comune di Pannarano, isolata rispetto al resto della provincia di Benevento
Sito istituzionale

Pannarano è un comune italiano di 1 970 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Situato nell'estrema propaggine meridionale della provincia, il suo territorio è prevalentemente collinare.

Ha un'escursione altimetrica di ben 1377 metri, con un'altitudine che va da 221 m s.l.m. a 1590 m s.l.m.

Pannarano costituisce inoltre un'enclave all'interno della provincia di Avellino. Fa parte della comunità montana Partenio-Vallo di Lauro, alla quale si accede tramite la strada di via Carlangiona situata nel paese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene le origini di Pannarano continuino ad essere avvolte da un'aura di incertezza, non vi dovrebbero essere dubbi circa l'effettività di una sua storia preromana, romana e medioevale.

Infatti, la frequentazione in epoca preromana venne confermata dal ritrovamento di una serie di sepolture ascritte al IV secolo A.C., ricollegabili ai Caudini o agli Hirpini. Allo stesso modo, la presenza romana risulta dai reperti archeologici rinvenuti in zona. I siti archeologici si trovano in località Piedimonte e Canale.

Il vero e proprio borgo sorse successivamente, nel Basso Medioevo. La prima citazione documentale si ritrova in un Cedolario del 9 ottobre 1296, dove si legge del Casale "Pandarano". Un successivo documento del 1279, ci informa che feudatario del tempo era tal Bartolomeo da Montesarchio.

Feudo dei De Cuneo, i Lagonessa (Della Leonessa), verso il XIV secolo, si impossessarono di questa terra, come di altre limitrofe. Il 20 dicembre 1446, Pannarano venne comprato da Troilo Origlia. Successivamente, si registrò un avvicendamento di varie famiglie feudatarie, tra cui i Marziale, i Caracciolo, gli Abate ed i Cocozza Campanile.

Abolita la feudalità nel 1806, Pannarano partecipò agli eventi rivoluzionari precedenti l'Unità d'Italia.

Già parte del Principato Ultra (facente capo a Montefusco fino al 1806, e poi ad Avellino), dopo l'Unità d'Italia Pannarano venne aggregata alla Provincia di Benevento.

Il periodo immediatamente successivo all'unità d'Italia vide l'Irpinia patire il fenomeno del Brigantaggio, che investì anche la Valle Caudina. Infatti, nel 1861, un ex lanciere dell'esercito borbonico, Berardino D'Alessio (di Pannarano), venne arrestato, in quanto nel vicino paese di San Martino Valle Caudina aveva divulgato la falsa notizia del prossimo ritorno di "Franceschiello" (il re Francesco di Borbone), dicendo di aver già assoldato duecento volontari nei paesi limitrofi, offrendo tra i sei ed i dodici carlini ai nuovi aggiunti e dicendo che avrebbe fatto ritorno per porre in collegamento tutti i rivoltosi della Valle Caudina.

Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, Pannarano fu uno dei comuni della Campania destinati dalle autorità fasciste ad accogliere profughi ebrei in internamento civile. Gli internati furono liberati con l'arrivo dell'esercito alleato nel settembre 1943.[4]

La successiva storia del paese è simile a quella dei comuni limitrofi, fatta di difficoltà economiche, emigrazione, disoccupazione, calo demografico.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Giovan Battista di Pannarano
Particolare dell'ingresso della vecchia sede del Municipio
Oasi WWF di Pannarano (Montagna di Sopra)

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Delle sette chiese un tempo esistenti, ne restano solo quattro:

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Castello Cocozza-Campanile in stato di semi-abbandono e degrado;

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

  • Montagna di Sopra è un'oasi WWF. Essa comprende la località "Acqua delle vene", ovvero, un'ampia area di boschi dove si trova un rifugio, attrezzature per colazioni a sacco, fontane di acqua sorgiva, sentieri e percorsi guidati di qualsiasi difficoltà.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio comunale si producono vini di alto livello qualitativo[6].

Tra il settore terziario c'è il turismo, in particolar modo montano, nel territorio è infatti situata la località "Acqua delle vene" dell'oasi WWF di Montagna di Sopra.

Ha una superficie agricola utilizzata in ettari (ha) riferita all'anno 2000 di 197,96[7].

Prodotti tipici[modifica | modifica wikitesto]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Pannarano è servita dalla strada statale 374 che collega la città di Mercogliano al comune di Rotondi. Il comune è servito anche da uno svincolo che lo collega alla strada statale 7 Via Appia.

È servita dalla stazione ferroviaria situata nel comune di San Martino Valle Caudina condivisa anche con il comune di Montesarchio dalla tratta "Napoli - Cancello - Benevento".

I collegamenti per Benevento, Napoli, Caserta, Avellino e Salerno sono inoltre garantiti da bus con cadenza oraria.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1988 1993 Giovanni Abate Partito Comunista Italiano Sindaco
1993 1997 Carmine Borreca Democrazia Cristiana Sindaco
1997 2000 Albino Pagnozzi Partito Popolare Italiano Sindaco
2000 2003 Giuseppe Eremita Partito Popolare Italiano Sindaco
2003 2004 Silvana D'Agostino commissario prefettizio Sindaco
2004 2009 Enzo Pacca Lista civica (Centro-sinistra) Sindaco
2009 2014 Enzo Pacca Lista civica (Centro-sinistra) Sindaco
2014 2019 Fabio D'Alessio Lista civica (Centro-destra) Sindaco
2019 in carica Enzo Pacca Lista civica (Centro-sinistra) Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune fa parte:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Ebrei stranieri internati in Campania.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Cfr. il sito del comune di Pannarano
  7. ^ (Fonte Camera di Commercio di Benevento, dati e cifre, maggio 2007)

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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