Valtopina

Valtopina
comune
Valtopina – Stemma
Valtopina – Bandiera
Valtopina – Veduta
Valtopina – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Umbria
Provincia Perugia
Amministrazione
SindacoGabriele Coccia (lista civica) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate43°04′N 12°45′E / 43.066667°N 12.75°E43.066667; 12.75 (Valtopina)
Altitudine360 m s.l.m.
Superficie40,57 km²
Abitanti1 276[1] (30-6-2022)
Densità31,45 ab./km²
FrazioniBalciano, Capranica, Casatommaso, Collebudino, Franchillo, Fondia, Gallano, Giove, Pasano, Poggio, Ponte Rio, Santa Cristina, Sasso, Vallemare, Collesilvo, Marcofrate, Casa Fabbri
Comuni confinantiAssisi, Foligno, Nocera Umbra, Spello
Altre informazioni
Cod. postale06030
Prefisso0742
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT054059
Cod. catastaleL653
TargaPG
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 162 GG[3]
Nome abitantivaltopinesi
Patronosan Bernardino
Giorno festivo20 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Valtopina
Valtopina
Valtopina – Mappa
Valtopina – Mappa
Posizione del comune di Valtopina all'interno della provincia di Perugia
Sito istituzionale

Valtopina è un comune italiano di 1 276 abitanti[1] della provincia di Perugia situato a ridosso del Monte Subasio lungo la valle del fiume Topino.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Valtopina, per la sua collocazione geografica, è da millenni un naturale luogo di transito e le sue colline hanno offerto, già in epoca protostorica, sicurezza e benessere ai suoi abitanti. Sebbene sia stata individuata una significativa presenza di insediamenti preromani sulle alture che circondano il capoluogo, la storia della Valle del Topino può dirsi iniziata con la costruzione della via Flaminia (III sec. a. C.), di cui restano ancora interessanti reperti. La presenza dell’importante nodo di comunicazione a fondovalle ha infatti favorito l’insediamento sulle zone collinari circostanti, come è testimoniato dal ritrovamento dei resti di una villa rustica romana e dalla diffusione di toponimi con suffisso in –ano, come Gallano, Pasano, Caparrano, Balciano, Largnano, con cui i proprietari romani erano soliti denominare i loro poderi.

Tra X e XI secolo nel territorio sorsero vari castelli, i quali, insieme ai villaggi che gravitavano intorno ad essi, formarono una federazione detta Universitas Vallis Topini et Villae Balciani, costituita dai terzieri di Poggio, Santa Cristina, Gallano, Pasano, Serra e Balciano.

Il territorio della Valle del Topino, che secondo una ricognizione del 1235 risultava il doppio dell’attuale estensione comunale, era una viscontea del Ducato di Spoleto e godeva quindi di un’amministrazione autonoma. Il visconte, la cui carica era temporanea, risiedeva nel castello del Poggio, dove si riuniva anche il consiglio generale dei capifamiglia. Nel corso del 1200, alterne vicende politiche privarono la Universitas di gran parte dei territori di sua pertinenza, finché nel 1282 i rappresentanti della Comunità decisero di sottomettersi ad Assisi per sfuggire alle mire espansionistiche di Foligno; il territorio riacquistò la sua autonomia nel 1300 per volere di papa Bonifacio VIII. Dal 1383 al 1439 la carica di visconte della Valle del Topino fu esercitata dai Trinci, signori di Foligno: durante il vicariato di Corrado Trinci, nel 1434, furono emanati gli Statuti che, con successivi aggiornamenti, rimasero in vigore fino al 1816.

Durante tutto il medioevo la popolazione rimase prevalentemente stanziata nella zona collinare e l’insediamento a valle era riservato soprattutto a coloro che traevano profitto dal transito sulla via Flaminia, come albergatori e riparatori di carri. Dalla seconda metà del 1400, con il probabile scopo di garantire un’autonomia economica ai valligiani, venne istituita la fiera di San Bernardino, che si svolgeva alla confluenza del fiume Topino con il Fosso dell’Anna, nelle cui vicinanze era stata edificata anche la chiesa di San Pietro de Cerqua. Cerqua divenne il nome del villaggio sorto a cavallo della via Flaminia, corrispondente all’attuale Borgo di Valtopina, ed il toponimo, presente fino al secolo scorso nella cartografia ufficiale, è tuttora usato dai suoi abitanti.

Fino al 1800 la maggior parte della popolazione risiedeva negli antichi borghi collinari ed il castello del Poggio manteneva ancora la sua funzione di sede amministrativa, ma con la costruzione della linea ferroviaria Roma-Ancona ed il progressivo spostamento delle attività economiche a fondovalle anche la sede municipale nel 1867 fu trasferita alla Villa della Cerqua, in seguito chiamata Valtopina. Dal 1927 al 1947, durante il regime fascista, Valtopina fu aggregata al Comune di Foligno, ma nel 1948, grazie all'interessamento dei rappresentanti della comunità, riconquistò la sua antica autonomia. [1] Archiviato il 30 gennaio 2021 in Internet Archive.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

La stazione meteorologica di Valtopina è la stazione meteorologica di riferimento per la città di Valtopina. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +3,6 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +23,1 °C. Le precipitazioni medie annue si aggirano attorno ai 900 mm, mediamente distribuite in 99 giorni, con un minimo relativo in estate ed un picco in autunno. La neve fa la sua apparizione circa cinque volte l'anno in paese, alcune volte anche con accumuli molto significativi. In media ci sono 53 giorni di gelo all'anno.[4]

VALTOPINA Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 7,49,713,617,021,625,930,130,225,518,811,98,38,517,428,718,718,3
T. min. media (°C) −1,00,33,26,410,113,616,116,012,79,04,61,10,16,615,28,87,7
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) 1714700000004124370454
Precipitazioni (mm) 7173698079593659788210084228228154260870
Giorni di pioggia 8989107468911102727172899

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
13 gennaio 1989 22 novembre 1993 Giancarlo Picchiarelli Partito Comunista Italiano
Partito Democratico della Sinistra
Sindaco [6]
12 dicembre 1993 16 novembre 1997 Giancarlo Picchiarelli Partito Democratico della Sinistra Sindaco [6]
17 novembre 1997 27 maggio 2002 Giancarlo Picchiarelli Partito Democratico della Sinistra Sindaco [6]
28 maggio 2002 28 maggio 2007 Giuseppe Mariucci Centro-sinistra Sindaco [6]
29 maggio 2007 6 maggio 2012 Giuseppe Mariucci Lista civica Sindaco [6]
7 maggio 2012 11 giugno 2017 Danilo Cosimetti Lavoro, Sicurezza e Solidarietà Sindaco [6]
12 giugno 2017 18 novembre 2021 Lodovico Baldini Noi per Valtopina Sindaco [6]
18 novembre 2021 12 giugno 2022 Marco Migliosi Comm. pref. [6]
13 giugno 2022 in carica Gabriele Coccia Valtopina progetto comune Sindaco [6]

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio di Valtopina, tra il paese e la località di Capodacqua, sorge l'antico castello medioevale di Gallano, la cui esistenza è attestata fin dall'XI secolo. Il castello prosperò durante la dominazione dei Trinci, signori di Foligno, di cui fu un'importante roccaforte, ed iniziò a decadere dopo la fine della stessa. Recentemente ristrutturato, ospita una struttura ricettiva.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Tabella climatica[collegamento interrotto]
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN240147217
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