Silvio Fauner

Silvio Fauner
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 183 cm
Peso 73 kg
Sci di fondo
Squadra Carabinieri
Termine carriera 2006
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 1 2 2
Mondiali 1 2 4

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Silvio Fauner (San Pietro di Cadore, 1º novembre 1968) è un allenatore di sci nordico ed ex fondista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È padre del biatleta Daniele Fauner.[1] Anche suo fratello Aldo Fauner è stato nazionale di fondo e skiman della nazionale. E' zio della biatleta Eleonora Fauner, figlia di Aldo .[2]

Carriera sciistica[modifica | modifica wikitesto]

Il fondista sappadino ha ottenuto il primo risultato di rilievo in Coppa del Mondo il 15 dicembre 1987 nella 30 km a tecnica libera di Castelrotto (57°), il primo podio il 9 dicembre 1991 nella 25 km a tecnica classica di Silver Star (3°) e la prima vittoria il 1º marzo 1991 nella staffetta di Lahti[3]. In carriera è risultato una volta terzo in classifica generale, nel 1994-1995, e una volta terzo in quella di sprint, nel 1996-1997.

In carriera ha partecipato a quattro edizioni dei Giochi olimpici invernali (Albertville 1992, Lillehammer 1994, Nagano 1998 e Salt Lake City 2002), vincendo cinque medaglie, e a sei dei Campionati mondiali, vincendo sette medaglie. In campo olimpico destò eccezionale interesse la vittoria ottenuta in Norvegia ai XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994, quando come ultimo frazionista della staffetta 4x10 km batté in volata Bjørn Dæhlie, consentendo all'Italia di strappare la medaglia d'oro alla squadra di casa, data da tutti come favorita[4]. Nonostante il risalto che ebbe questa vittoria, Fauner considera come suo più grande successo l'oro vinto nella 50 km ai Mondiali di Thunder Bay del 1995, impresa che gli consentì di uguagliare il suo idolo d'infanzia, Maurilio De Zolt[senza fonte].

Negli ultimi anni della sua carriera agonistica, dopo i Mondiali del 2003 e fino al 2006, partecipò esclusivamente a gare di lunga distanza, per lo più di Marathon Cup.

Carriera da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2006[5] è direttore tecnico della squadra nazionale italiana di fondo, sia maschile sia femminile[6].

Altre attività[modifica | modifica wikitesto]

Nella Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006 è stato uno dei protagonisti dell'ultima parte della staffetta della fiamma olimpica assieme ai compagni del quartetto vincente nella 4x10 km di Lillehammer[7]: Fauner, De Zolt, Marco Albarello e Giorgio Vanzetta ricevettero la torcia da Alberto Tomba per consegnarla poi a Piero Gros[senza fonte], campione olimpico nello slalom speciale ai XII Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1976.

È assessore del turismo e dello sport del suo comune natale, Sappada.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Olimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 3º nel 1995
  • 24 podi (15 individuali, 9 a squadre[9]), oltre a quelli conquistati in sede olimpica o iridata e validi ai fini della Coppa del Mondo:
    • 5 vittorie (2 individuali, 3 a squadre)
    • 8 secondi posti (5 individuali, 3 a squadre)
    • 11 terzi posti (8 individuali, 3 a squadre)

Coppa del Mondo - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Luogo Paese Disciplina
1º marzo 1991 Lahti Bandiera della Finlandia Finlandia 4x10 km
(con Maurilio De Zolt, Giorgio Vanzetta e Alfred Runggaldier)
3 febbraio 1996 Seefeld in Tirol Bandiera dell'Austria Austria Sprint a squadre TL
(con Fulvio Valbusa)
11 gennaio 1997 Hakuba Bandiera del Giappone Giappone 10 km TC
12 gennaio 1997 Hakuba Bandiera del Giappone Giappone 25 km PU

Legenda:
PU = inseguimento
TC = tecnica classica
TL = tecnica libera

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Croce d'oro al merito dell'Esercito - nastrino per uniforme ordinaria
«Atleta della sezione sport invernali del Centro Sportivo Carabinieri, di rinomanza mondiale per i risultati di massimo livello conseguiti in competizioni internazionali di sci di fondo, dando ancora una volta prova di eccezionali qualità sportive ed elevato temperamento agonistico, conquistava la Medaglia d'Oro nella staffetta 4 x 10 km di fondo e quella di Bronzo nella 15 km ai XVII Giochi Olimpici. Concorreva così ad elevare, in Italia ed all'estero, il prestigio dell'Arma dei Carabinieri e dell'Esercito. Lillehammer (Norvegia), 12 - 27 febbraio 1994»
— 10 gennaio 1995[10]
Croce d'argento al merito dell'Esercito - nastrino per uniforme ordinaria
«Atleta della sezione sport invernali del centro sportivo Carabinieri, dando prova di eccezionali qualità sportive ed elevato temperamento agonistico, partecipava ai XVIII giochi olimpici, conquistando la medaglia d'argento nella staffetta 4x10 km e la medaglia di bronzo nello sci di fondo km 30 tecnica classica, concorrendo così ad elevare, in Italia e all'Estero, il prestigio dell'Arma dei Carabinieri e dell'Esercito. Nagano (Giappone), 7-22 febbraio 1998»
— 4 ottobre 1999[10]
Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione mondiale»
— Roma, 1995.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Redazione, Biathlon, il figlio d’arte Daniele Fauner approda in Coppa del Mondo, su Studio Nord News, 6 dicembre 2022. URL consultato il 3 agosto 2023.
  2. ^ Nicolò Persico, Eleonora Fauner dice basta: "Voglio cambiare pagina, ho una nuova passione", su Biathlon Azzurro, 17 maggio 2023. URL consultato il 3 agosto 2023.
  3. ^ Profilo di Alfred Runggaldier su Fondoitalia.it, su fondoitalia.it. URL consultato il 17 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ Scheda Sports-reference sulla gara, su sports-reference.com. URL consultato il 16 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2009).
  5. ^ Gianluca Colletta, Sci di fondo: Fauner, condizioni meteo possono penalizzare gli azzurri, in Nannimagazine.com, 12 gennaio 2010. URL consultato il 16 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2018).
  6. ^ Deliberati i quadri tecnici federali [collegamento interrotto], in Skitime.it, 28 aprile 2011. URL consultato il 16 ottobre 2011.
  7. ^ "L'emozione olimpica della Cerimonia d’Apertura" sul sito ufficiale Torino 2006, su torino2006.it. URL consultato il 16 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2012).
  8. ^ a b c d e f g h i j Gara valida anche ai fini della Coppa del Mondo.
  9. ^ Fino al 2000 dati parziali per le prove a squadre.
  10. ^ a b c "Fauner Sig. Silvio " sul sito ufficiale della Presidenza della Repubblica italiana, su quirinale.it. URL consultato il 16 ottobre 2011.
  11. ^ Benemerenze sportive di Silvio Fauner, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano. URL consultato il 21 marzo 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]