Neive

Neive
comune
Neive – Stemma
Neive – Veduta
Neive – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Amministrazione
SindacoAnnalisa Ghella (lista civica)
Territorio
Coordinate44°43′N 8°07′E / 44.716667°N 8.116667°E44.716667; 8.116667 (Neive)
Altitudine308 m s.l.m.
Superficie21,3 km²
Abitanti3 235[2] (31-12-2023)
Densità151,88 ab./km²
FrazioniAlbesani, Balluri, Bordini, Bricco di Neive, Casasse, Cottà, Gallina, Moretta,Pallareto, Pastura, Serraboella, Serracapelli, Starderi e Serragrilli.
Comuni confinantiBarbaresco, Castagnito, Castagnole delle Lanze (AT), Coazzolo (AT), Magliano Alfieri, Mango, Neviglie, Treiso[1]
Altre informazioni
Cod. postale12052
Prefisso0173
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT004148
Cod. catastaleF863
TargaCN
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 550 GG[4]
Nome abitantineivesi
Patronosan Michele
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Neive
Neive
Neive – Mappa
Neive – Mappa
Posizione di Neive nella provincia di Cuneo
Sito istituzionale

Neive (Nèive in piemontese) è un comune italiano di 3 235 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte.

Il suo centro storico conserva un impianto medievale.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Neive occupa un'area di 21,3 km² nel settore nord-orientale della provincia di Cuneo, al confine con la provincia di Asti, ed è immerso nel paesaggio vitivinicolo delle Langhe. Il capoluogo Neive sorge a 308 m s.l.m.

Dista 10 km da Alba (principale cittadina di riferimento), circa 79 km da Cuneo e 27 km da Asti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Vecchio Palazzo Comunale.

Pare debba il proprio nome alla gens Naevia, nobile famiglia romana della quale fu un possedimento: intorno al 100 a.C. era già un insediamento romano significativo, attraversato dalla via Aemilia Scauri, così chiamata dal nome del suo costruttore, il Console Emilio di Scauro.

Nel Medioevo vi fu eretto un castello fortificato (distrutto nel 1274) e a Borgonuovo venne costruito nel X secolo il monastero di Santa Maria del Piano da parte di monaci benedettini, esso dipendeva dall'abbazia di Santa Croce in Mortara[5]; dell'antico edificio monastico caduto in rovina a partire dal XVII secolo oggi ne resta solo la Torre campanaria di stile romanico e l'adiacente sacrestia, trasformata in cappella[6].

Il feudo neivese, tra i secoli XI e XIII, fu diviso tra alcuni signori locali, in particolare i De Revello. A lungo conteso, nell'età comunale, tra Asti ed Alba; nel 1242 fu però Asti ad assicurarsene il definitivo possesso e ad inserirlo stabilmente nella propria compagine territoriale, della quale seguì tutte le vicende storiche ed i passaggi alle diverse signorie. Alla fine del XIV secolo Luigi di Valois Duca d'Orléans e signore di Asti inserì Neive nel Capitanato d'Astesana, una ripartizione amministrativa di comuni strategicamente importanti posti a difesa della Contea astese. Nell'occasione il villaggio fu completamente cinto di buone e solide mura. All'inizio del XVI secolo, nel quadro dei conflitti tra Francesco I e Carlo V, passò alternativamente sotto il dominio di Francia e di Spagna.

Nel 1531 Neive, assieme a tutta la Contea di Asti fu annessa da Carlo III al Ducato di Savoia. Dopo una nuova parentesi di dominazione francese, nel 1560 tornò stabilmente ai Savoia con il duca Emanuele Filiberto. Solo verso la metà del XVII secolo, a seguito di una generale riforma delle province del Ducato, Neive fu scorporata da quella di Asti ed assegnata a quella di Alba appena istituita. A seguito della campagna napoleonica d'Italia e la costituzione della Repubblica Cisalpina, nel 1800 ottenne il riconoscimento di "Municipalità". Tornò ai Savoia nel 1814 e seguì le vicende storiche della casata sino alla costituzione della Repubblica Italiana.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 14 luglio 1936.[7] Si può blasonare:

«Di rosso, alla croce trifogliata, accantonata da quattro crocette simili, il tutto d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, parrocchiale.

Il centro storico conserva un impianto medievale che si addensa nella parte alta ove rimangono alcune vestigia del ricetto, anche se l'antico castello andò precocemente distrutto nel 1276, nel corso di una delle tante guerre tra i comuni di Asti ed Alba. Dell'antico borgo si è mantenuta l'atmosfera in virtù delle tortuose stradine acciottolate che si dispongono ad anelli attorno alla sommità dell'altura o che salgono verso la Torre dell'Orologio (XIII secolo), simbolo dell'antica municipalità.

Il cuore del borgo è rappresentato da piazza Italia: quasi un salotto settecentesco nel quale si affacciano soprattutto le sedi amministrative del paese.
Si nota subito un palazzo bianco, l'antico Palazzo del Municipio, con archi e lesene slanciate, che reca in alto, sotto l'orologio, un vistoso stemma comunale.

Gli uffici del Comune trovano oggi posto, dall'altro lato della piazza, in un edificio con la facciata in mattoni a vista, Palazzo Borgese (casa natale dell'architetto neivese Giovanni Antonio Borgese la cui qualità artistica è riconoscibile in molte delle settecentesche dimore nobiliari e chiese del borgo)

Altre memorie storiche sono rappresentate dai numerosi palazzi in cotto:

  • La Casaforte dei Conti Cotti di Ceres, fatta costruire nel XIII secolo da una famiglia di banchieri nei pressi della Torre Orologio; in essa Francesco Cotti scrisse (fine XVII secolo) uno dei più antichi testi piemontesi sulla coltivazione della vite;
  • Il Palazzo della contessa Demaria (XVI secolo), posto nei pressi della porta San Rocco, poco discosto dalla quale si trova anche il settecentesco Palazzo Bongioanni Cocito.
  • Il Palazzo dei Conti di Castelborgo (XVIII secolo), dimora signorile che ospita l'azienda agricola Castello di Neive; attigui al palazzo sono i Giardini Conti di Castelborgo (un tempo assai più vasti e curati) ai quali si accede attraverso un ingresso ad archi e colonne binate.

Tra gli edifici religiosi — a parte le chiesette di San Rocco e di San Sebastiano, poste ai margini del borgo, quasi guardiani della salute pubblica — si devono menzionare:

  • La chiesa dell'Arciconfraternita di Michele, realizzata nella seconda metà del Settecento dall'architetto neivese Giovanni Antonio Borgese[8]. Vista dalla piazzetta antistante, la chiesa appare, per motivi di spazio, schiacciata nella parte anteriore rispetto alla parte absidale; essa si caratterizza per la forte spinta ascensionale della facciata in Cotto di gusto barocco, resa più evidente della cupola e del campanile; l'interno, a croce greca, si connota per la sua semplicità neo classica. L'organo è collocato in tribuna, attribuibile all'organaro svizzero Caspar Langenstein (1630).
  • La chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo, edificata nel 1750 su progetto di Francesco Gallo. La facciata neo classica si caratterizza per la ripartizione in lesene che lasciano indovinare la sua struttura a tre navate e per il frontone; all'interno si trova, tra le altre opere, un coro ligneo.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Neive sono 585[10], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[11]:

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Panorama di Neive.

Le strade che conducono a Neive attraversano il paesaggio tipico delle Langhe, fatto da bianche colline coltivate a vite: siamo in una zona di produzione di grandi vini. Neive è infatti anche meta di visite alle proprie aziende vinicole, spesso ospitate in dimore signorili, come il settecentesco Palazzo dei Conti di Castelborgo.

Questo piccolo paese è anche chiamato Terra dei Quattro Vini, per via dei suoi vini prodotti nelle sue colline:

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Neive è gemellato con il comune francese di Paladru, nella regione Alvernia-Rodano-Alpi.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

È stato inserito nel club de I borghi più belli d'Italia e si fregia, inoltre, del marchio di qualità turistico-ambientale della Bandiera arancione conferito dal Touring Club Italiano.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è comodamente raggiungibile grazie al casello di Castagnito sull'autostrada A33, distante solo pochi chilometri. Dall'11 settembre 2023 è stata riaperta la stazione ferroviaria a Neive. La stazione si trova sulla tratta che collega Alessandria a Cavallermaggiore.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 giugno 1985 30 maggio 1990 Carlo Rabellino Democrazia Cristiana Sindaco [12]
30 maggio 1990 14 dicembre 1994 Carlo Rabellino Democrazia Cristiana Sindaco [12]
9 gennaio 1995 24 aprile 1995 Giovanni Giachino Democrazia Cristiana Sindaco [12]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Mauro Gianfranco Versio tendenti partito popolare italiano Sindaco [12]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Mauro Versio lista civica Sindaco [12]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Luigi Ferro lista civica Sindaco [12]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Luigi Ferro lista civica Sindaco [12]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Gilberto Balarello lista civica: progetto in comune Sindaco [12]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Neiva Comuni limitrofi
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2023 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Informazione ricavata dal sito di storia comunale [1] e Benvenuti nel portale di Itinerando per; altre fonti parlano di una dipendenza dall'abbazia di Fruttuaria - Homepage | I Borghi più Belli d'Italia
  6. ^ La Torre del monastero
  7. ^ Neive, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 16 novembre 2022.
  8. ^ La notizia sull'architetto Borgese è tratta dal sito del comune di Neive Neive - Scopri ed Esplora i Comuni di Langhe e Roero; la guida del Touring Club Italiano (volume "Piemonte") afferma invece che fu costruita nel secolo XVII forse da Amedeo di Castellamonte e restaurata nel 1769.
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 23 agosto 2018.
  11. ^ Dati superiori alle 20 unità
  12. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La storia di Neive, Vada, Publigraf, 1984

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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