Samarate

Samarate
comune
Samarate – Stemma
Samarate – Bandiera
Samarate – Veduta
Samarate – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
Amministrazione
SindacoEnrico Puricelli (lista civica di centro-destra) dal 27-5-2019[1]
Territorio
Coordinate45°37′N 8°47′E / 45.616667°N 8.783333°E45.616667; 8.783333 (Samarate)
Altitudine221 m s.l.m.
Superficie16,01 km²
Abitanti16 027[2] (31-12-2020)
Densità1 001,06 ab./km²
FrazioniCascina Costa, Cascina Tangitt, Cascina Elisa, San Macario, Verghera, Lottizzazione-Barlocco
Comuni confinantiBusto Arsizio, Cardano al Campo, Ferno, Gallarate, Lonate Pozzolo, Magnago (MI), Somma Lombardo, Vanzaghello (MI)
Altre informazioni
Cod. postale21017
Prefisso0331
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT012118
Cod. catastaleH736
TargaVA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 854 GG[4]
Nome abitantisamaratesi
Patronosan Rocco
Giorno festivo16 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Samarate
Samarate
Samarate – Mappa
Samarate – Mappa
Posizione del comune di Samarate nella provincia di Varese
Sito istituzionale

Samarate (Samaràa in dialetto varesotto) è un comune italiano di 16 027 abitanti della provincia di Varese in Lombardia, il cui nome deriverebbe da un nome antico di persona (Samerius o simili), oppure dal sistema di denominazione dei villaggi celti, spesso terminanti con -ate.

Il 2 febbraio 2009 Samarate è stata insignita del titolo di città. Dal 2001 è gemellata con Yeovil (Inghilterra).

La frazione di Cascina Costa è il "quartier generale" di Leonardo Helicopters (ex AgustaWestland, confluita nel gruppo a partire dal 2016), uno dei più grandi produttori mondiali di elicotteri.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Geologia e idrografia[modifica | modifica wikitesto]

Morfologicamente, il territorio di Samarate è caratterizzato dall'ambiente pianeggiante tipico della pianura padana, prevalentemente adatto a boschi o coltivazioni. L'altitudine si aggira attorno ai 221 m s.m.l..

Punto focale dell'idrografia locale è costituito dal torrente Arno, un tempo, e ancora oggi, pericoloso portatore di inondazioni dannose al paese ed ai campi circostanti, arginate quasi definitivamente da fine Ottocento.

Sismologia[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista sismico Samarate presenta un rischio molto basso ed è stata classificata come il comune zona 4[5] (bassa sismicità) dalla protezione civile nazionale.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima di Samarate è quello caratteristico delle pianure settentrionali italiane con inverni freddi e abbastanza rigidi ed estati che risentono di elevate temperature; la piovosità si concentra principalmente in autunno e in primavera. Il paese appartiene alla zona climatica E.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

L'area di Samarate venne abitata sin dai tempi più antichi e le prime testimonianze archeologiche risalgono all'Età del Ferro.

A partire dal VII secolo a.C. avvennero i primi contatti con la civiltà etrusca, periodo a cui risale la patera in terracotta ritrovata sul territorio samaratese che riporta nella parte esterna nomi propri di persone del luogo in alfabeto celtico-ligure, una commistione tra l'idioma locale e la lingua etrusca.

Dopo il periodo gallo-celtico, tra il III ed il II secolo a.C. l'area di Samarate venne conquistata dai Romani che lasciarono nel paese diverse tombe oltre a piccoli aggregati abitativi.

Il periodo medievale[modifica | modifica wikitesto]

Il primo documento scritto del territorio di Samarate risale al 973 d.C. e consiste in una pergamena (conservata oggi presso l'archivio della chiesa di Santa Maria di Novara) che documenta la permuta di alcuni beni posti tra Samarate e Lonate Pozzolo, fra Aupaldo, vescovo di Novara, e tale Celso o Celsone di Lonate. In tale documento, inoltre, appare per la prima volta il nome di Samarate. L'etimologia del nome sembrerebbe da ricondursi al culto dei santi milanesi Gervasio e Protasio introdotto a Samarate con la costruzione della chiesa parrocchiale, ascrivibile al XIII secolo. La definizione latina appunto dei due santi come sancti martyri ("santi martiri") sarebbe appunto da ricondurre all'etimologia del nome di Samarate, ma l’altra ipotesi è da ricondurre alle denominazioni dei villaggi celti che spesso, come in questo caso, terminavano con -ate.

L'influenza di Milano dal XII secolo si fece sempre più evidente con la conquista del territorio samaratese ad opera dei Visconti. Nel neonato Stato milanese, molti furono i samaratesi ad eccellere in posti di rilievo a evidenziare il ruolo importante ricoperto dal borgo. Nel 1226 Bochino de Samarate era console a Milano, e nel 1233 Engilfredo de Samarate viene indicato come console di giustizia.

Nel 1455 l'arcivescovo milanese Gabriele Sforza si recò in visita pastorale a Samarate, riportando per la prima volta l'esistenza di ben due chiese, la parrocchiale dei Santi Gervaso e Protaso e la chiesa minore di San Salvatore.

Dagli albori dell'epoca moderna alla fine del Seicento[modifica | modifica wikitesto]

La Chiesa di San Macario, che ospita le reliquie del santo.

Nel 1500 il paese è colpito dalla peste, mentre nel 1503 i mercenari svizzeri chiamati da Ludovico il Moro a difendere il ducato, dopo la sconfitta degli Sforza, si danno al saccheggio dell'area di Samarate, seguite poi dalle devastazioni compiute da francesi e spagnoli.

Sul finire del Cinquecento, a Samarate si insedia un monastero maschile ed uno femminile diretti dall'ordine degli Umiliati. San Carlo Borromeo onora la borgata con la visita in due occasioni, una nel 1570 ed una nel 1576 ove in entrambi i casi si ravvisa il fatto che la chiesa parrocchiale è stata spostata nella più adeguata e moderna sede di San Salvatore. Oltre all'antica chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, si sono aggiunte le cappelle minori di San Rocco, di Santa Maria e di San Bernardo, oltre all'antica chiesa di Santa Maria di Verghera.

Nel 1610 sarà la volta della visita pastorale del cardinale Federico Borromeo che, durante la sua sosta in paese, consentirà l'erezione di una parrocchia autonoma presso la Cascina del Manzo.

Nel 1630 anche Samarate viene colpita dalla grande ondata di pestilenza che mette in ginocchio il milanese ed il paese riesce a riprendersi solo a partire dalla seconda metà del Seicento a causa di un evento di carattere religioso. Nel 1673, infatti, alla parrocchia di Samarate giungono le reliquie di San Macario ritrovate nelle catacombe di Roma. L'urna contenente il corpo del santo viene a trovarsi dapprima nella chiesa di Cascina del Manzo, mutando il nome della frazione in San Macario come ancora oggi è nota.

Dal Settecento all'Ottocento[modifica | modifica wikitesto]

Nel Settecento, Samarate ricade sotto il Ducato di Milano austriaco ed inaugura la storia del nuovo secolo all'insegna di una serie di opere pubbliche realizzate in loco. Il torrente Arno, che da circa due secoli devastava le aree del samaratese con le continue piene e straripamenti, subisce dei lavori di consolidamento degli argini. Per far ciò tra il 1766 ed il 1767 vengono demolite alcune chiuse di epoca rinascimentale costruite a sud di Gallarate ed il letto del fiume venne abbassato di circa due metri.

Nel fervore delle ricostruzioni, nel 1760 viene anche restaurata la chiesa parrocchiale di San Salvatore che però, per la struttura antica e danneggiata in più parti, viene ritenuta inadeguata per supportare nuovi lavori e la crescente massa di fedeli in città. Pertanto si dà inizio alla demolizione della struttura e viene costruita una nuova chiesa inaugurata nel 1779 e dedicata alla Santissima Trinità nel 1780. Il progetto della nuova chiesa, in forme tardo-barocche, venne affidato a Giulio Galliori, già architetto della fabbrica del Duomo di Milano.

Il torrente Arno, che attraversa la città.

L'Ottocento[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1822 viene aperta a Samarate la prima scuola maschile statale e nel 1843 ne viene aperta una seconda, femminile. Contemporaneamente, avviene la creazione di nuove industrie in campo manifatturiero, tessile e cotoniero grazie soprattutto alle floride coltivazioni di alberi di gelso per l'allevamento di bachi da seta e lo sviluppo di centri industriali vicini come Busto Arsizio.

Samarate contribuì alla storia d'Italia di quegli anni inviando nel 1848 un piccolo contingente di volontari alle Cinque giornate di Milano, guidati dall'ingegner Masera. L'impegno si rinnoverà nel 1859, quando il paese si doterà anche di una propria guardia nazionale di 130 militi volontari capitanati dal dottor Ercole Ferrario.

Il 7 marzo 1869 la vicina frazione di Verghera viene accorpata al comune di Samarate e la stessa città viene inserita nel mandamento di Gallarate, nella provincia di Milano. Nel 1887 la chiesa parrocchiale viene dotata di un monumentale campanile in stile.

Il Novecento[modifica | modifica wikitesto]

Elicottero Agusta A109 prodotto negli anni '80 negli stabilimenti di Cascina Costa ed oggi conservato al parco e museo di Volandia.

Nel 1927 Samarate entra a far parte della neonata provincia di Varese anche in virtù del suo sviluppo economico e sociale che dai primi anni del nuovo secolo ha investito l'abitato, ovvero la diffusione dell'industria meccanica locale.

Nel corso della prima guerra mondiale Samarate sacrifica 86 caduti alla causa nazionale, oltre a contare 29 mutilati ed invalidi di guerra e un totale di 8 decorati al valore. Nel dicembre 1917 a Cascina Costa oltre al Campo scuola piloti da caccia (sui Nieuport) vi era una locale Sezione Difesa con 3 Sergenti piloti che nel mese di gennaio 1918 passano nella 16ª Squadriglia.

Col ventennio fascista riprende il fervore delle opere pubbliche, tra cui la costruzione del palazzo municipale nel 1936, della colonia elioterapica locale, della palestra, della palazzina dell'Opera Balilla e dell'apertura di nuove strade.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 2 settembre 1938.[6] Lo stemma è partito: nel primo d'argento, alla croce di rosso; nel secondo di nero, al biscione d'argento, ingollante un bambino. Il gonfalone è un drappo di bianco.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica»
— 2 febbraio 2009

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa parrocchiale della Santissima Trinità[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa della Santissima Trinità.

La chiesa parrocchiale della Santissima Trinità venne ricostruita tra il 1760 ed il 1779 ad opera dell'architetto Giulio Galliori sui resti di un precedente edificio dedicato a San Salvatore e ormai ridotto in rovina all'epoca della ricostruzione. L'esterno della chiesa è di stile barocco ed è realizzato in laterizio. L'interno della chiesa è decorato invece in stile rococò con stucchi d'epoca e diverse opere d'arte pittoriche realizzate tra i secoli XVI e XX tra cui alcuni dipinti di Melchiorre Gherardini, Biagio Bellotti e Mario Chiodo Grandi. L'altare maggiore venne realizzato nel Settecento in occasione della consacrazione della chiesa nel 1780 mentre il campanile venne aggiunto solo successivamente, a fine Ottocento.

Chiesa di San Macario o della Purificazione della Vergine Maria[modifica | modifica wikitesto]

L'antica chiesa della Purificazione di Maria Vergine venne realizzata nel XIV secolo, ma a partire dal XVI secolo cambiò denominazione nell'attuale di San Macario dopo aver accolto le spoglie del santo martire romano. L'antica chiesa venne pertanto demolita e ricostruita a partire dal 19 maggio 1610 assumendo forme barocche e poi nuovamente venendo ritoccata tra fine Ottocento e inizio Novecento. Sempre nel Settecento la chiesa venne dotata di un piccolo campanile ancora oggi visibile.

Oratorio di San Rocco[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Rocco di Samarate venne eretta in concomitanza al crescere della potenza dell'ordine degli Umiliati nel territorio. La struttura è datata sul finire del XV secolo quando la diffusione del culto del santo coincise con le epidemie di peste di fine secolo (nei pressi dell'oratorio vi era infatti il lazzaretto locale). La chiesa venne ricostruita completamente tra il 1680 ed il 1720 per volere del conte Giovanni Castiglioni, che però diede ordine di conservare un affresco cinquecentesco pur aggiungendovi stucchi e opere del XVIII secolo.

Chiesa della Natività di Maria Vergine (Verghera)[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa della Natività di Maria Vergine

La chiesa fu costruita alla fine del 1300. L'erezione a parrocchia risale al 30 aprile 1394.[7] Fu poi restaurata durante il periodo barocco e demolita nel 1960. All'interno della nuova chiesa si trovano alcune opere pittoriche provenienti dalla chiesa precedente, oltre all'organo Mascioni opus 1100.[8]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Villa Archinto-Sommaruga[modifica | modifica wikitesto]

Eretta sul finire del XVIII secolo, la villa presenta uno stile tipicamente neoclassico e prima della costruzione dell'attuale palazzo municipale di epoca fascista, essa ospitò la sede dell'amministrazione locale.

Villa Ricci al Montevecchio[modifica | modifica wikitesto]

La Villa Montevecchio dal giardino antistante.

Realizzata sul colle detto "Montevecchio",[9] la villa venne commissionata sul finire dell'Ottocento dal possidente Carlo Ricci all'ingegner Cecilio Arpesani[9]. L'edificazione della villa terminò negli anni 1897[9]-1898. In stile eclettico neomedievale, dal 1982 la villa è proprietà del comune di Samarate, che l'ha messa a disposizione di associazioni culturali per eventi e ritrovi. Fino al 2008 è stata la sede storica della Biblioteca Comunale (oggi situata del padiglione delle scuole Medie) e da allora la gestione è della villa è stata trasferita alla Fondazione Villa Montevecchio, istituita appositamente su iniziativa del comune[10]. Nel 2009, la dimora è stata location della serie televisiva La villa Di Lato per la regia di Maccio Capatonda[11].

Circondata da un grande parco, la villa è impostata su un corpo di fabbrica a pianta quadrata, dal quale sporge una torretta. Ognuna delle due facciate principali della villa presenta una loggia. Internamente, la villa conserva afferschi provenienti da Bergamo.[9]

Villa Guicciardi-Castelli[modifica | modifica wikitesto]

Costruita nel 1907, villa Guicciardi-Castelli è una struttura residenziale posta in posizione isolata rispetto all'agglomerato urbano. Essa venne costruita in pieno stile liberty e rappresenta ancora oggi uno dei più begli esempi di questo stile nell'area del Samarate.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Risiedono a Samarate 1 131 cittadini stranieri.[13] Le comunità maggiormente rappresentate sono:

Provenienza della popolazione straniera residente
(dati ISTAT al 31 dicembre 2010[14])
Bandiera della Romania Romania 247
Bandiera dell'Albania Albania 204
Bandiera del Marocco Marocco 181
Bandiera della Cina Cina 68
Bandiera del Pakistan Pakistan 63
Bandiera dell'Ecuador Ecuador 45
Bandiera della Macedonia del Nord Macedonia 25
Bandiera dell'Ucraina Ucraina 24
Bandiera dell'Egitto Egitto 19
Bandiera della Tunisia Tunisia 19
Bandiera del Senegal Senegal 18
Bandiera della Serbia Serbia 16
Costa d'Avorio 16
Ghana 16
Sri Lanka 13
Brasile 12
Nigeria 11
Cuba 9
Siria 8
Repubblica Dominicana 7
Regno Unito 6
El Salvador 6
Bulgaria 5
Francia 5
Ungheria 5
Moldavia 5
Kosovo 5
Perù 5
Germania 4
Spagna 4
Bandiera della Turchia Turchia 4
Repubblica di San Marino 4
Ciad 4
Bangladesh 4
Argentina 4
Polonia 3
Eritrea 3
India 3
Thailandia 3
Stati Uniti 3
Irlanda 2
Russia 2
Bielorussia 2
Algeria 2
Libano 2
Venezuela 2
Belgio 1
Danimarca 1
Malta 1
Paesi Bassi 1
Lettonia 1
Repubblica Ceca 1
Norvegia 1
Svizzera 1
Sudan 1
Benin 1
Iraq 1
Colombia 1
Uruguay 1

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Detti popolari[modifica | modifica wikitesto]

  • A Samarà a fan ben, ghe da fà. (A Samarate per farne bene, c'è da darsi da fare)
  • A Verghéa a fan ben, non ghe manéa. (A Verghera per farne bene, non c'è maniera)

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

  • Ha sede a Samarate (zona Piazza d'Italia) Radio Lupo Solitario, un'emittente radio locale rock.
  • Nella chiesa di San Macario si trovano le reliquie di San Macario, santo martire Romano. In quella di Samarate, invece, i resti di San Leone.
  • A Verghera si trova il Caffè Teatro, locale storico del cabaret italiano.
L'entrata del Caffè Teatro

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • Dal 2008 al 2011 a San Macario si svolgeva il "Palio delle Contrade", caratterizzato da una serie di giochi di gruppo divisi per età. Ci sono 4 contrade, quella della Piazza, la Via Ferrini (la via principale di San Macario), i 7 Cantoni, nella zona sotto l'amministrazione comunale di Ferno, e la Cascina Sopra. Tuttavia, da alcuni anni si organizza una rievocazione in costumi storici di vecchi mestieri ed abitazioni, durante il giorno della festa della parrocchia, in aprile.
  • Nello stadio di San Macario si svolge ogni anno anche la manifestazione musicale SamaRock, che ospita numerosi artisti locali.
  • Nel 2010 la parrocchia di San Macario ha festeggiato i 400 anni di esistenza.
  • Nel 2010 la Polisportiva Sanmacarese, squadra di calcio dell'oratorio di San Macario, ha vinto il campionato nazionale CSI (Centro Sportivo Italiano).

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Cascina Costa
  • Cascina Elisa
  • Cascina Tangitt
  • San Macario
  • Verghera

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2005 2010 Vittorio Solanti centro-sinistra Sindaco
2010 2019 Leonardo Tarantino centro-destra Sindaco
2019 In carica Enrico Puricelli centro-destra Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 1904 e il 1906 Samarate fu capolinea di una filovia per Gallarate[15].

Fra il 1931[16] e il 1951[17] il comune era servito da una diramazione proveniente da Gallarate della tranvia Milano-Gallarate, gestita dalla STIE[18].

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Nella città è presente una società calcistica sportiva, l'A.S.D. Samarate, le società pallavolistiche Astra e P.G.S. Excelsior, la A.S.D. Nuova Atletica Samverga con una sezione dedicata al triathlon.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elezioni Samarate 2019 - VareseNews.it
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2023 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Rischio sismico per provincia su protezionecivile.it Archiviato il 18 aprile 2009 in Internet Archive..
  6. ^ Samarate, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 17 febbraio 2023.
  7. ^ Parrocchia della Natività di Maria Vergine, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 12 agosto 2016.
  8. ^ Una serata per scoprire l’Organo Mascioni della chiesa di Verghera, su varesenews.it. URL consultato il 21 agosto 2016.
  9. ^ a b c d Langè, p. 311.
  10. ^ http://www.fondazionemontevecchio.org/fondazione_mission.html
  11. ^ https://www.filmtv.it/post/36825/dizionario-del-turismo-cinematografico-villa-ricci-al-montev/?anteprima=1544031429#rfr:none
    Il parco della Villa Montevecchio
  12. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  13. ^ dati Istat Archiviato il 1º luglio 2013 in Internet Archive.
  14. ^ DEMO ISTAT
  15. ^ Francesco Ogliari, Una stupenda gita in tram, Macchione Editore, Azzate (VA), pagg. 157-158
  16. ^ Giovanni Cornolò, Fuori porta in tram. Le Tranvie extraurbane milanesi 1876-1980, Ermanno Albertelli Editore, Parma, 1980, p. 107
  17. ^ Giovanni Cornolò, Fuori porta in tram. Le Tranvie extraurbane milanesi 1876-1980, Ermanno Albertelli Editore, Parma, 1980, pp. 240-241
  18. ^ Alessandro Albè, Guido Boreani, Giampietro Dall'Olio, La tramvia Milano - Gallarate, Calosci, Cortona, 1993. ISBN 9788877850867

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Santino Langè, Ville delle province di Como, Sondrio e Varese, a cura di Pier Fausto Bagatti Valsecchi, vol. Lombardia 2, Milano, Edizioni SISAR, 1968.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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