Marnate

Marnate
comune
Marnate – Stemma
Marnate – Bandiera
Marnate – Veduta
Marnate – Veduta
Chiesa di S. Ilario
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
Amministrazione
SindacoElisabetta Galli (lista civica Qui per esserci appoggiata da Lega) dal 27/05/2019[1]
Territorio
Coordinate45°37′44″N 8°53′53″E / 45.628889°N 8.898056°E45.628889; 8.898056 (Marnate)
Altitudine227 m s.l.m.
Superficie4,85 km²
Abitanti8 027[2] (31-12-2020)
Densità1 655,05 ab./km²
FrazioniNizzolina
Comuni confinantiCastellanza, Gorla Minore, Olgiate Olona, Rescaldina (MI)
Altre informazioni
Cod. postale21050
Prefisso0331
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT012098
Cod. catastaleE965
TargaVA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 862 GG[4]
Nome abitantimarnatesi
Patronosant'Ilario
Giorno festivo13 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Marnate
Marnate
Marnate – Mappa
Marnate – Mappa
Posizione del comune di Marnate nella provincia di Varese
Sito istituzionale

Marnate è un comune italiano di 8 007 abitanti della provincia di Varese in Lombardia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Marnate è uno dei paesi della Valle Olona; si estende su un territorio pianeggiante che sovrasta la valle del fiume, posto ad ovest, sale leggermente in collina verso est, dove si trova la frazione di Nizzolina, con l'area industriale e la parte boschiva.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Sull'origine del toponimo esistono diverse interpretazioni: c'è chi lo lega ad un personaggio di nome "Marino", uno dei primi abitatori del territorio, da lui detto Marinate e quindi Marnate. Altri invece lo riferiscono a "marna", calcare di origine argillosa usato per correggere i terreni, al fine di renderli più produttivi. Vi è poi chi lo collega a "Marna" come luogo di deposito delle vettovaglie destinate alle legioni romane dislocate nella Gallia Cisalpina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi abitanti della zona di Marnate furono tribù liguri[senza fonte]: ancora oggi si nota, infatti, una certa affinità fra alcuni vocaboli dialettali e la parlata ligure. Sopravvenute nuove migrazioni da nord e da ovest e diffusasi l'agricoltura[senza fonte] il fiume divenne la via più facile per gli scambi con le tribù vicine.

Al tempo dei romani a Marnate sorgeva un porto fluviale militare [senza fonte] l'Olona costituiva un importante tramite di comunicazione con le Gallie. Nel 1972, nella zona ai piedi della collina di Nizzolina alta, si rinvennero interessanti reperti archeologici, che stavano ad indicare la presenza di un piccolo cimitero risalente al 300 a.C.

Il primo documento nel quale compare il nome di Marnate è una lapide del 1072, ora conservata nel Museo Archeologico di Milano. Marnate compare inoltre (con il suo antico nome Marna) in un affresco all'interno del Palazzo Apostolico in Città del Vaticano, affresco che raffigura molto dettagliatamente tutti i centri abitati della penisola italiana del seicento. Nel 1176 l'imperatore Federico Barbarossa, rimasto ferito dopo la battaglia sul Ticino e passato in Valle Olona, si fermò a Marnate a ricevere i primi soccorsi[senza fonte]. Nel 1630 anche questo paese fu colpito dalla peste e per l'occasione venne costruito il lazzaretto, proprio in valle.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma è stato concesso con regio decreto dell'8 aprile 1929[5] e raffigura in campo d'argento, una torre di rosso, merlata alla ghibellina e fondata sulla pianura erbosa caricata di una fascia ondata di azzurro. Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di Sant'Ilario sorse inizialmente come cappella del cimitero. Nel '500 venne allungata ed allargata: pur restando all'interno del cimitero, serviva tutta la comunità. San Carlo, nella sua visita pastorale stabilì che si effettuassero degli interventi, per darle maggiore solidità. Ulteriori lavori furono intrapresi nel 1902 e terminati nel 1914: secondo le necessità, venne di nuovo allungata su disegno dell'architetto locale Camillo Crespi Balbi, che l'arricchì anche di una leggiadra facciata e di uno svettante campanile al centro della facciata stessa, particolare piuttosto raro nella costruzione delle chiese.

Questo elemento richiama alla Francia, terra d'origine di Sant'Ilario.

Degni di menzione sono un affresco raffigurante il protettore S. Ilario, l'altare del 1700 e l'organo dei Carrera del 1770.

La chiesa della Madonna, o S. Maria in Piazza, originariamente faceva parte delle opere di difesa del porto fluviale e della strada per le Gallie; dopo venne trasformata in luogo di culto dedicato a S. Pietro ed alla Madonna.

A Nizzolina, nel lazzaretto, venne ricavata la chiesetta di S. Maria Nascente, detta più comunemente San Sebastiano, la cui facciata è stata realizzata anch'essa dall'architetto Crespi Balbi. Nel 1983 venne aperto al culto un nuovo tempio al centro dell'abitato, opera dell'architetto Glauco Marchegiani, che ha creato pure le strutture parrocchiali. Nel luglio 1986 fu istituita la parrocchia di S. Maria Nascente, con territorio smembrato dalla parrocchia di Sant'Ilario. Nei pressi del fiume Olona, vicino al confine con i comuni di Gorla Minore e Olgiate Olona è ancora visibile un bunker risalente alla seconda guerra mondiale, edificato nel 1944, ora monumento cittadino.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nizzolina[modifica | modifica wikitesto]

La frazione di Nizzolina, annessa nel 1866, dista dal centro di Marnate circa 2 km. Il toponimo, detto in dialetto "Nisciuina", deriva dal nome dell'albero della nocciola, "niscioa". Nel '600 era un piccolo feudo costituito da 11 famiglie, di proprietà di Giovanni Battista Cottica, a cui subentrò in seguito Giovanni Daverio. Sotto Napoleone anche questo feudo cessò di esistere.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

L'ex fabbricato di stazione

La stazione di Marnate-Olgiate Olona, attivata nel 1904, era posto lungo la ferrovia di Valmorea; privata del traffico passeggeri nel 1952, fu soppressa definitivamente nel 1977 assieme all'intera linea.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
7 luglio 1945 marzo 1946 Lojacono Liborio Sindaco
1946 1951 Landini Luigi Sindaco
1951 1956 Frontini Angelo Sindaco I mandato
1956 1960 Frontini Angelo Sindaco II mandato
1960 1964 Frontini Angelo Sindaco III mandato
1964 1970 Galli Gian Mario Sindaco I mandato
1970 1975 Galli Gian Mario Sindaco II mandato
1975 1980 Colombo Genesio Sindaco I mandato
1980 1985 Colombo Genesio Sindaco II mandato
1985 1990 Chierichetti Carlo Sindaco I mandato
1990 1995 Chierichetti Carlo Sindaco II mandato
1995 2000 Chierichetti Carlo Sindaco III mandato
2000 2004 Chierichetti Carlo Sindaco IV mandato
2004 2009 Cerana Celestino Sindaco I mandato
2009 2014 Cerana Celestino Sindaco II mandato
2014 2019 Scazzosi Marco Sindaco I mandato
2019 in corso Galli Maria Elisabetta Sindaco I mandato

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elezioni amministrative ed europee 2019 Live - VareseNews, 27 mag 2019
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 1º gennaio 2022 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Marnate, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 31 luglio 2023.
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]