Bianca d'Este

Bianca d'Este
Signora consorte di Mirandola e Contessa consorte di Concordia
Stemma
Stemma
In carica1468[1][2][3]1499
PredecessoreGiulia Boiardo
SuccessoreGiovanna Carafa
Nome completoBianca Maria d'Este[1][2][3]
Nascita18 dicembre 1440[1][2][3]
MorteMirandola[1], 12 gennaio 1506[1][2][3]
Luogo di sepolturaChiesa di San Francesco[1] (Mirandola, Italia)
DinastiaEste
PadreNiccolò III d'Este[1][2][3]
MadreAnna de' Roberti[1]
ConsorteGaleotto I Pico[1][2][3]
FigliGianfrancesco II[1][3]
Federico I[1][3]
Ludovico I[1][3]
Maddalena[3]
Galeotto[3]
Eleonora[3]

Bianca Maria d'Este (18 dicembre 1440[1][2][3]Mirandola, 12 gennaio 1506[1][2][3]) è stata una nobildonna italiana, signora consorte di Mirandola e contessa consorte di Concordia dal 1468 al 1499, come moglie di Galeotto I Pico.[1][2][3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nascita, famiglia e gioventù[modifica | modifica wikitesto]

Bianca Maria d'Este nacque il 18 dicembre 1440 dal marchese Niccolò III d'Este, signore di Ferrara, e da Anna de' Roberti (secondo altre fonti da Caterina de Taddeo[2][3]).[1] Tra i suoi fratelli si ricordano Leonello, Borso e Ercole I.[1]

Fu educata secondo le usanze di corte da un maestro personale, Antonio da Casteldurante, e manifestò una certa inclinazione per lo studio della lingua greca e di quella latina e per la poesia.[1] Se scrisse versi non vi è rimasta alcuna traccia, ma numerose sono le testimonianze dei suoi studi e delle sue letture.[1]

Per l'erudizione e l'eleganza venne lodata da due letterati del tempo: Francesco Filelfo e Tito Vespasiano Strozzi.[1] Il Filelfo le inviò una lettera nel 1462, dove la elogia per i suoi studi e per il suo ingegno.[1] Lo Strozzi le dedicò un elogio in poesia, nel quale vengono espressi sostanzialmente i medesimi concetti della lettera del Filelfo.[1]

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Gian Francesco de' Maineri, Le Ore della Mirandola con gli stemmi di Galeotto I e Bianca d'Este (British Library, Londra)

Federico da Montefeltro, duca di Urbino, aveva inizialmente stabilito il matrimonio di Bianca con suo figlio Buonconte, ma questi morì all'età di quattordici anni e le nozze saltarono.[1] Quindi, intorno al 1466, iniziarono le trattative fra gli Este e i Pico.[1] Lo sposo era Galeotto I Pico, già signore della Mirandola.[1] Le nozze tra i due vennero celebrate nel 1468, con sfarzose cerimonie sia a Ferrara sia a Mirandola.[1] Delle cerimonie ne restano testimonianze nelle cronache coeve ed nell'affresco di Luglio del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia a Ferrara.[1][4] Al momento delle nozze Bianca era intorno ai 28 anni, mentre il marito era più giovane di lei di questi 2 anni.

Le nozze, inoltre, rinsaldarono l'alleanza tra la famiglia Pico e gli Estensi, procurando un periodo di pace per lo Stato della Mirandola, non più minacciato dalle vicine fortezze di Finale Emilia, Massa Finalese e San Felice.[5]

Bianca, dopo il matrimonio, si trasferì a Mirandola, dove il marito era in conflitto con il fratello Antonio Maria;[1] continuò comunque a seguire gli avvenimenti della corte ferrarese, sia quelli politici sia quelli mondani.[1]

Nel 1489 si ammalò gravemente ma, poi, si riprese fortunatamente e si impegnò a seguire le vicende della Mirandola, fino al punto che dal 1491 svolse più volte le funzioni del marito quando questi doveva assentarsi.[1]

Vedovanza[modifica | modifica wikitesto]

Nell'aprile del 1499 il marito Galeotto morì e Bianca, ora vedova, si trovò al centro delle discordie tra i suoi tre figli maschi, Gianfrancesco, Ludovico e Federico.[1]

Gianfrancesco era il figlio primogenito ed era stato designato dal padre Galeotto come suo unico erede, decisione che non fu trovata giusta dagli altri fratelli.[1] Dopo un tentativo di compromesso fra loro, la lotta divenne aperta.[1] Bianca parteggiava apertamente per i figli minori e ne è testimonianza una lettera del 1499 che lei inviò al marchese di Mantova, in cui gli chiedeva di aiutarla a fronteggiare Gianfrancesco e di far valere i propri diritti nei confronti dei fratelli.[1] Ma Gianfrancesco prese il potere con le armi, estromettendo dal governo della Mirandola sia i fratelli sia la madre, che divenne di fatto sua prigioniera: Bianca richiese allora l'aiuto di suo fratello, il duca Ercole di Ferrara.[1] Nel 1502 la situazione venne risolta da un intervento armato di Ludovico e Federico, che liberarono la madre e costrinsero il fratello Gianfrancesco all'esilio.[1]

Negli anni successivi, così come avvenne durante l'epoca del marito, Bianca si occupò spesso del governo.[1]

Morte e sepoltura[modifica | modifica wikitesto]

Disegno della tomba di Galeotto I Pico (fronte), presso la Chiesa di San Francesco a Mirandola.

Bianca morì il 12 gennaio 1506 a Mirandola e fu sepolta accanto al marito nella Chiesa di San Francesco.[1]

Infatti, alla morte del marito Galeotto, Bianca divenne religiosa e fece erigere nella Chiesa di San Francesco un sarcofago di pietra scolpita "all'antica", degno proprio di un soldato, con fregi e simboli militari (un trofeo d'armi, un elmo, un'ascia, un dardo, una spada; al centro lo stemma dei Pico sormontato da un drago nascente, simbolo dei ghibellini; ai lati una fenice che risorge dalle proprie ceneri incendiate dal Sole e la Croce di Cristo sul Golgota) e l'iscrizione scolpita:

(LA)

«Bella, pace, fide clarus Mirandula regnu[m]
Pica domus nomen cui Galeotus erat
hic i(c)acet. Unde igitur nostra illa suberbia si ni[hi]l
arma toga imperium stem[m]a fides[que] iuvent[?]
Blancam habui uxorem gemino q[u]e grata sepulch[ro]
me donat casto pectore et hoc lapide.»

(IT)

«Famoso in guerra, in pace, per lealtà, qui guace colui il cui nome era Galeotto, Pico il Casato, la Mirandola il regno. Da dove quindi quella nostra superbia, se niente contano il valore, la saggezza, il comando, la nobiltà, la rettitudine?
Ebbi per moglie Bianca che, riconoscente, mi regala questo sepolcro, per entrambi, una casta vita e questa memoria.»

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Dal matrimonio di Bianca d'Este con Galeotto I Pico nacquero i seguenti figli:[3]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Marchesato di Ferrara
Este

Alberto V
Figli
Niccolò III
Figli
Leonello
Figli
Borso
Modifica
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Obizzo III d'Este Aldobrandino II d'Este  
 
Alda Rangoni  
Alberto V d'Este  
Lippa Ariosti Jacopo Ariosti  
 
 
Niccolò III d'Este  
Alberto Albaresani  
 
 
Isotta Albaresani  
...  
 
 
Bianca d'Este  
...  
 
 
 
...  
 
 
 
...  
 
 
...  
...  
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an ao Simona Foà, ESTE, Bianca Maria d', in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 2 giugno 2020.
  2. ^ a b c d e f g h i j Miroslav Marek, Pico family - pag. 1, su genealogy.euweb.cz, 16 settembre 2002. URL consultato il 2 giugno 2020.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y Miroslav Marek, Pico family - pag. 2, su genealogy.euweb.cz, 6 novembre 2003. URL consultato il 29 maggio 2020.
  4. ^ Ferrara – Palazzo Schifanoia – Salone dei Mesi – parete nord, mese di luglio, registro superiore e centrale, Trionfo di Giove e Segno zodiacale del Leone, su Catalogi dei beni culturali.
  5. ^ Cappi, p. 10.
  6. ^ a b Memorie storiche della città e dell'antico ducato della Mirandola, Volume 17, 1907, p.123
  7. ^ Franco Bacchelli, Giovanni Pico e Pier Leone da Spoleto: tra filosofia dell'amore e tradizione cabalistica, Olschki, 2001, p.102

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bruno Andreolli, PICO, Galeotto I, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 83, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2015. URL consultato il 3 ottobre 2019.
  • Bratti, Cronaca dei figli di Manfredo, in Memorie mirandolesi, I.
  • Vilmo Cappi, Galeotto I Pico e Bianca Maria d'Este. Un matrimonio politico e d'amore alle corti della Mirandola e di Ferrara nel sec. XV, Banca popolare dell'Emilia Romagna, 1994.
  • Felice Ceretti, Il conte Galeotto I Pico, Modena, coi tipi di G.T. Vincenzi e nipoti, 1883.
  • Pompeo Litta, Famiglie celebri di Italia. Pico della Mirandola, Torino, 1835, p. 3. ISBN non esistente.
Predecessore Signora consorte di Mirandola e contessa consorte di Concordia Successore
Giulia Boiardo 14681499 Giovanna Carafa