Villa Ferri (San Felice sul Panaro)

Villa Ferri
L'ex casino del Duca nel 2018
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàSan Felice sul Panaro
Indirizzovia Martiri della Libertà , 7
Coordinate44°50′16.65″N 11°08′34.64″E / 44.837958°N 11.142955°E44.837958; 11.142955
Informazioni generali
Condizioniinagibile
CostruzioneXVI secolo
Distruzionemaggio 2012
Ricostruzione1839-1847
Stileneoclassico
Piani4
Realizzazione
ArchitettoGiacomo Parisi
CommittenteFrancesco IV d'Asburgo-Este

Villa Ferri, nota anche come Casino di caccia del Duca o Real casino estense, è un edificio storico situato a San Felice sul Panaro, in provincia di Modena.

Edificio cinquecentesco rifatto nel XIX secolo in fogge neoclassiche, l'edificio è appartenuto agli Estensi e utilizzato quale dimora per le bandite di caccia nel Bosco della Saliceta.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il giardino di Villa Ferri

Notizie dell'edificio si hanno già a partire dal 1669.

Francesco IV d'Asburgo-Este, penultimo duca di Modena, acquistò il palazzo nel 1821 e fece ricostruire ed ampliare dal 1838 al 1847 dall'ingegnere Giacomo Parisi l'antica palazzina cinquecentesca per donarla al figlio (futuro Francesco V) in occasione del suo matrimonio.[2]

All'inizio del XX secolo la proprietà passò all'imprenditore Alessandro Martini, mentre nel 1909 la villa venne acquistata dal senatore socialista Giacomo Ferri, già sindaco del paese.[3]

Fino alla metà degli anni 1980 erano presenti appartamenti dati in affitto.

Nel 1993 la villa venne acquistata dall'azienda Reggiani Costruzioni, con l'intento di ricavare nuovi appartamenti da destinare a edilizia residenziale. L'allora Soprintendenza dell'Emilia negò l'autorizzazione, per non aumentare il numero delle unità già esistenti all'interno dell'immobile e auspicando una visione unitaria del progetto.

Dopo decenni di abbandono e degrado, Villa Ferri è stata ulteriormente danneggiata dal violento terremoto dell'Emilia del 2012.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Il complesso architettonico, arricchito da un timpano a mezzogiorno e da un accesso balconato, rappresenta un esempio di architettura delle dinastie dell'Ancien Régime dell'Emilia. Si sviluppa su quattro piani, per un totale di 45 stanze e circa 2000 metri quadrati.

All'interno le stanze sono decorate con stucchi e apparati a carta; nella Sala ovale, ambiente di rappresentanza, il soffitto è monocromo a grisaille su fondo ocra e verdino con medaglioni, fregi e volute.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Modena e provincia: le regge del ducato estense, Carpi, Vignola, Nonantola, Touring club italiano, 1999, p. 67, ISBN 9788836513550.
  2. ^ a b Casino del duca, su Modena è, Provincia di Modena. URL consultato il 28 dicembre 2018.
  3. ^ Michele Fuoco, San Felice, degrado del "Real Casino": I progetti naufragati, in Gazzetta di Modena, 22 gennaio 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Davide Calanca, La nuova estate del Real casino estense di San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Baraldini editore, 2004, SBN IT\ICCU\LO1\1007683.
  • Davide Calanca, Indagini storiche e architettoniche per un progetto di restauro del Real Casino Estense di San Felice sul Panaro, in Quaderni della Bassa Modenese, n. 47, 2005, pp. 31-40.

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