Marco Papa

Marco Papa
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Motociclismo
Carriera
Carriera nel Motomondiale
Esordio 1980 in classe 250
Miglior risultato finale 14º
Gare disputate 104
Punti ottenuti 110
Carriera in Superbike
Esordio 1990
Gare disputate 2
 

Marco Papa (Perugia, 16 marzo 1958Adro, 9 settembre 1999) è stato un pilota motociclistico italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Risultati di maggiore rilievo sono stati ottenuti nelle competizioni nazionali e europee. Nel 1978 ottiene due vittorie nel Campionato Italiano Junior classe 500, a bordo di una Suzuki. Nel 1982 si classifica quinto nel campionato Europeo della classe 500, sempre con la Suzuki. Nella stessa competizione ottiene la sua prima vittoria nel 1984 ed il terzo posto nella classifica finale. Nel 1987 migliore conseguendo il piazzamento d'onore. Nel 1990 corre come wild card con una Yamaha OW01 del team Spadaro Innicheri la prova spagnola del campionato mondiale Superbike sul circuito di Jerez, non ottiene piazzamenti a punti nelle due gare. Torna poi nella classe 500 correndo la sua migliore stagione nel mondiale, ottenendo come miglior risultato un sesto posto a Rijeka.

Vince il titolo italiano, categoria "Open" che comprendeva anche le 500 e si disputava in gara unica sull'autodromo di Vallelunga, nel 1991 e nel 1992, a bordo della Cagiva. Non di rado con le Cagiva corre delle gare del Motomondiale 1991, in appoggio a Eddie Lawson e Alex Barros, alternandola con una Honda privata. Dal 1992 al 1993 partecipa sempre alla classe 500 con una moto artigianale, la Librenti costruita dall'omonimo ingegnere bolognese. Il confronto con le ROC Yamaha e le Harris è impietoso ma Papa non demorde mai. La collaborazione con Giancarlo Librenti dura un anno e mezzo, fino a quando, nel maggio del 1993, il costruttore emiliano muore a soli 56 anni. Marco Papa continua fino a fine stagione grazie all'assistenza di Niggi Schmassmann. Nella classe regina corre fino al 1996, quando partecipa al GP d'Italia e al Città di Imola come wild card.

Perde la vita in un incidente stradale avvenuto il 9 settembre 1999 lungo la A4 all'altezza di Rovato, mentre era alla guida della sua automobile perde il controllo morendo sul colpo.[1]

Risultati in gara[modifica | modifica wikitesto]

Motomondiale[modifica | modifica wikitesto]

1980 Classe Moto Punti Pos.
250 Yamaha 10 - NQ - - 25 - - - - 1 32º
1981 Classe Moto Punti Pos.
500 Suzuki NE 20 NE NE 0
1982 Classe Moto Punti Pos.
500 Suzuki Rit 16 Rit Rit NE NE Rit 0
1983 Classe Moto Punti Pos.
500 Suzuki 16 0
1984 Classe Moto Punti Pos.
500 Honda 20 17 19 29 Rit 0
1985 Classe Moto Punti Pos.
500 Suzuki e Paton 26 20 19 18 25 NQ 19 0
1986 Classe Moto Punti Pos.
500 Honda 10 16 18 NP NE 1 24º
1987 Classe Moto Punti Pos.
500 Honda 18 16 NP 17 0
1988 Classe Moto Punti Pos.
500 Honda Rit 9 24 14 Rit 14 14 Rit 18 NP 12 17 17º
1989 Classe Moto Punti Pos.
500 Paton Rit Rit NQ 17 20 18 Rit 16 Rit 0
1990 Classe Moto Punti Pos.
500 Honda 9 11 13 6 14 Rit 9 13 11 13 12 10 55 14º
1991 Classe Moto Punti Pos.
500 Honda e Cagiva 12 11 12 Rit 13 10 12 13 9 36 16º
1992 Classe Moto Punti Pos.
500 Librenti e Cagiva NQ Rit Rit 24 Rit 22 Rit 18 18 16 17 16 0
1993 Classe Moto Punti Pos.
500 Librenti, ROC Yamaha e Harris Yamaha Rit Rit Rit Rit 25 NQ Rit Rit Rit 21 Rit Rit 0
1994 Classe Moto Punti Pos.
500 ROC Yamaha Rit Rit Rit Rit Rit 19 Rit Rit Rit 0
1995 Classe Moto Punti Pos.
500 Librenti e ROC Yamaha NQ Rit Rit 23 Rit Rit Rit 0
1996 Classe Moto Punti Pos.
500 ROC Yamaha e Paton 19 18 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Campionato mondiale Superbike[modifica | modifica wikitesto]

1990 Moto Punti Pos.
Yamaha 24 17 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class Squalificato '-' Dato non disp.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Asso del motociclismo muore in auto sulla A4, su archiviostorico.corriere.it, RCS MediaGroup S.p.A.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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