Terremoto dell'Irpinia del 1962

Terremoto dell'Irpinia settentrionale del 1962
Il vecchio centro di Apice, fatto evacuare in seguito al sisma
Data21 agosto 1962
Ora18:30
Magnitudo Richter6,3 ~ 6,4
Distretto sismicoIrpinia
EpicentroSant'Arcangelo Trimonte
41°05′09.24″N 15°03′01.08″E / 41.0859°N 15.0503°E41.0859; 15.0503
Stati colpitiBandiera dell'Italia Italia
Vittime17
Mappa di localizzazione: Italia
Terremoto dell'Irpinia del 1962
Posizione dell'epicentro

Il terremoto dell'Irpinia del 1962 è stato un evento sismico che colpì l'Irpinia e parte del Sannio. L'epicentro fu localizzato nell'Appennino campano presso il comune di Sant'Arcangelo Trimonte, all'epoca situato in provincia di Avellino. Le principali scosse si verificarono il giorno 21 agosto alle ore 16:56, 18:30 e 19:09.

Le scosse[modifica | modifica wikitesto]

La prima scossa, di magnitudo Richter 6,1, fu avvertita alle ore 16:56 di martedì 21 agosto 1962. In effetti tale scossa, risentita soprattutto nel territorio di Ariano Irpino, non provocò danni significativi ma servì a mettere in preallarme la popolazione. La scossa davvero distruttiva, che raggiunse una magnitudo Richter 6,3 o 6,4, avvenne invece alle ore 18:30. Una terza scossa, registrata poco più tardi alle ore 19:09, ebbe una magnitudo Richter 4,9 o 5,0.

Danni e vittime[modifica | modifica wikitesto]

I danni che causò questo sisma furono notevoli, soprattutto nell'area compresa tra le valli del Miscano e del Tammaro e dell'Ufita. I centri più colpiti furono Sant'Arcangelo Trimonte, Melito Irpino, Casalbore, Molinara e Reino ove oltre la metà degli edifici risultò gravemente danneggiata con numerosi crolli parziali. Un altro grave effetto del terremoto fu rappresentato da frane e smottamenti diffusi, tanto che i centri abitati di Apice e Melito Irpino furono addirittura evacuati in modo immediato, totale e definitivo: gli sfollati vennero allora alloggiati in tende o baracche su aree collinari poco distanti ove successivamente vennero fondati i nuovi centri abitati. I terremoti fecero in tutto 17 vittime e 16 000 senzatetto, mentre i comuni danneggiati furono 68.

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