Calascio

Calascio
comune
Calascio – Stemma
Calascio – Bandiera
Calascio – Veduta
Calascio – Veduta
Veduta del centro, della Rocca superiore e del castello
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoPaolo Baldi (lista civica Calascio domani) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate42°19′39″N 13°41′53″E / 42.3275°N 13.698056°E42.3275; 13.698056 (Calascio)
Altitudine1 210 m s.l.m.
Superficie39,44 km²
Abitanti125[1] (31-12-2022)
Densità3,17 ab./km²
FrazioniRocca Calascio
Comuni confinantiCarapelle Calvisio, Castel del Monte, Castelli (TE), Castelvecchio Calvisio, Isola del Gran Sasso d'Italia (TE), Ofena, Santo Stefano di Sessanio
Altre informazioni
Cod. postale67020
Prefisso0862
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066014
Cod. catastaleB382
TargaAQ
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona F, 3 454 GG[3]
Nome abitanticalascini
Patronosan Nicola
Giorno festivo9 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Calascio
Calascio
Calascio – Mappa
Calascio – Mappa
Posizione del comune di Calascio all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

Calascio è un comune italiano di 125 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Faceva parte, fino al 2008, della comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli.

Il territorio del comune rientra nel territorio del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte meridionale.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Calascio e Rocca Calascio in alto

Il borgo è situato nell'entroterra abruzzese, nel parte meridionale del massiccio del Gran Sasso d'Italia, al di sotto della vasta piana di Campo Imperatore, in posizione panoramica sulla valle del Tirino[4], ad un'altitudine di poco superiore ai 1200 m s.l.m.; al di sopra del paese vi è la frazione di Rocca Calascio, ora riscoperta e ristrutturata, con il suo castello, arroccato in cima ad un monte, a 1460 m.

Raggiungibile dalla strada statale 17 svoltando in prossimità di Barisciano o, in alternativa, di San Pio delle Camere, oppure da Ofena-Capestrano, da nord è inoltre possibile arrivare al paese attraversando Campo Imperatore e superando il valico di Capo di Serre oppure da Vado di Sole (passando poi per Capo di Serre) provenendo da Castelli o Farindola. Transita qui un tratto della grande ippovia del Gran Sasso.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo Calaso figura già nell'816 in un documento dell'imperatore Ludovico I che elencava i possedimenti dei monaci volturnensi[5] e riflette la base prelatina cala, cioè "fianco scosceso del monte, scoscendimento".

Vie del centro storico di Calascio

Successivamente, con ogni probabilità dopo la conquista normanna dell'anno 1140, venne costruito per volontà di Re Ruggero d'Altavilla il castello sul monte sovrastante per controllare meglio il territorio, ma non si esclude l'esistenza di una più antica torre d'avvistamento.

Documentata nel 1239 e nel 1380, passò ai Piccolomini Todeschini nel 1463. Antonio Piccolomini Todeschini fece realizzare le quattro torri circolari ed una merlatura ghibellina sul modello del castello di Celano e della nuova chiesa parrocchiale di Castelvecchio Calvisio. Attorno alla struttura militare si formò un borgo, Rocca Calascio

Nel 1703 il paese venne danneggiato dal terremoto dell'Aquila del 1703, in seguito al quale il borgo di Rocca Calascio, fortemente provato, venne quasi completamente abbandonato e buona parte della popolazione si trasferì nella sottostante Calascio. Calascio e la sua Rocca fecero parte dal XIII secolo della baronia di Carapelle, che comprendeva anche Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio e Santo Stefano di Sessanio[6] fino al 1806, anno dell'abolizione della feudalità. I due centri abitati erano stati feudo, come gli altri centri della baronia, delle famiglie Pagliara, Colonna, Celano, Caldora, Accrocciamuro, Piccolomini Todeschini, Del Pezzo, Cattaneo, Medici e Borbone.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Santa Maria della Pietà
Uno scorcio del centro storico di Calascio
Ingresso alla chiesa della Madonna delle Grazie, ex convento francescano

Il paese è caratterizzato da un nucleo compatto d'origine altomedievale, posto sulla strada che da Santo Stefano di Sessanio va verso Castel del Monte, contornato da alcune strutture moderne, soprattutto del XIX e XX secolo. Sul monte sovrastante è invece il borgo di Rocca Calascio ed i ruderi del castello. L'architettura residenziale è dominata dalla tipologia di casa-torre, con struttura simile ad una torre in muratura, a base molto piccola e notevole sviluppo in altezza (cinque o sei piani)[7].

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Particolare del centro storico di Calascio
  • Chiesa di Sant'Antonio abate del XVII secolo
  • Chiesa di San Leonardo del XIII secolo con interessante ciclo di affreschi, presso la Chiesa di San Francesco
  • Chiesa di San Carlo Borromeo, edificata dalla famiglia Di Marco.

Architteture civili[modifica | modifica wikitesto]

Numerosi e splendidi palazzi nobiliari tra cui i più importanti:Palazzo Taranta XVII secolo sede del municipio, Casa Piccolomini XV secolo, Palazzo Frasca XVII secolo, Casa torre la Palmara XV-XIX secolo

Architteture militari[modifica | modifica wikitesto]

Castello di Rocca Calascio; piccola rocca posta sulla cima del monte sovrastante l'abitato di Calascio in posizione predominante su Campo Imperatore e sulle vallate circostanti con vista panoramica del Gran Sasso, formata da una torre quadra centrale in pietra bianca a conci squadrati e quattro torrioni circolari. Estremamente pittoresco il sottostante borgo di Rocca Calascio. Restaurata e consolidata sul finire del XX secolo, è stata più volte set cinematografico per pellicole nazionali ed internazionali ed è oggi importante meta turistica.

Aree archeologiche[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Case antiche di Calascio

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Particolare del centro storico

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Turismo in Abruzzo.

Il settore economico principale è il turismo, incentrato principalmente sul borgo vecchio medievale di Rocca Calascio e sul castello. Centinaia di visitatori alla settimana esplorano il castello e la valle sottostante di Navelli e Castelvecchio Calvisio, altro borgo medievale di notevole interesse storico.

L'ambiente scenografico è scelto dagli amanti della montagna e della fotografia in quanto sono visibili dalla rocca i borghi di Santo Stefano di Sessanio e Castel del Monte. Prodotti locali sono anche il vino e la carne di ovini. Vicino a Santo Stefano è possibile raggiungere la piana di Campo Imperatore.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
21 novembre 1993 16 novembre 1997 Giuseppe Di Stefano Lista civica di Centro Sindaco [12]
17 novembre 1997 26 maggio 2002 Mario Antonacci Lista civica di Centro-sinistra Sindaco [13]
27 maggio 2002 27 maggio 2007 Corrado Mongelli Lista civica di Centro-sinistra Sindaco [14]
28 maggio 2007 3 settembre 2010 Giampaolo Gentile Lista civica Sindaco [15]
3 settembre 2010 16 maggio 2011 Natalino Benedetti Commissario straordinario [16]
16 maggio 2011 5 giugno 2016 Antonio Vincenzo Matarelli Lista civica Verità democrazia Sindaco [17]
6 giugno 2016 29 giugno 2021 Ludovico Marinacci Lista civica Calascio nel Cuore Sindaco [18]
29 giugno 2021 4 ottobre 2021 Federico Izzi Commissario prefettizio [19]
4 ottobre 2021 in carica Paolo Baldi Lista civica Calascio domani Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b c Touring, 2005, p. 141.
  5. ^ Provincia, 1999, p. 246.
  6. ^ Walter Morico, Palear la dinastia dei maestri di Federico II, Roma, Streetlib, 2016, pp. 368-382.
  7. ^ Vincenzo Battista, 1994, p. 14.
  8. ^ Provincia, 1999, p. 247.
  9. ^ Come ho incontrato un uomo di Neanderthal in Abruzzo, su puntodincontro.mx. URL consultato il 26 agosto 2023.
  10. ^ Ai Grottoni di Calascio, su youtube.com. URL consultato il 26 agosto 2023.
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 21 novembre 1993, su elezionistorico.interno.gov.it.
  13. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 16 novembre 1997, su elezionistorico.interno.gov.it.
  14. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 26 maggio 2002, su elezionistorico.interno.gov.it.
  15. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 27 maggio 2007, su elezionistorico.interno.gov.it.
  16. ^ Gazzetta Ufficiale, Sere n. 223 del 23 settembre 2010, Decreto presidente della Repubblica 3 settembre 2010, su gazzettaufficiale.biz.
  17. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 15 maggio 2011, su elezionistorico.interno.gov.it.
  18. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni amministrative del 5 giugno 2016, su elezionistorico.interno.gov.it.
  19. ^ Calascio: si dimettono sindaco e altri 7 consiglieri, comune commissariato, su news-town.it, 29 giugno 2021. URL consultato il 29 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Calascio, in Borghi e paesi d'Abruzzo, vol. 8, Pescara, Carsa Edizioni, 2008, pp. 19-34.
  • Provincia dell'Aquila, Guida turistica della Provincia dell'Aquila, L'Aquila, Provincia dell'Aquila, 1999.
  • Touring Club Italiano, L'Italia. Abruzzo e Molise, Milano, Touring Editore, 2005.
  • Vincenzo Battista, La civiltà del territorio, Pescara, Carsa Edizioni, 1994.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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